capitolo 14

242 10 0
                                    

Mi sveglio.
Buongiorno, anche se non è proprio una bella giornata.
Sta piovendo, o meglio diluviando, penso che le prof non abbiano fatto i calcoli giusti, visto che hanno detto che per tutta la settimana ci sarebbe stato "un sole che spacca le pietre".

Mi alzo dal letto imprecando il signore che possa spuntare il sole e che non dovremmo restare il albergo, dato che oggi dovevamo andare a visitare il Colosseo.
"Buongiorno" dice Eys uscendo dal bagno con un turbante in testa.
"Ma a che ora ti sei alzata per essere riuscita a lavarti quel cespuglio che hai in testa?" le sorrido stropicciandomi gli occhi.
"Oh non insultare i miei ricci! comunque, mi sono svegliata circa mezz'ora fa, per lavarli non ci vuole nulla, più è per asciugarli che ci vogliono 50 minuti" dice voltandosi per poi tornare in bagno.

Accendo il telefono: 8.43.
Poi noto che ho un messaggio:

Marcus:
buongiorno 💓

wow, è da ieri sera, dopo il bacio che non mi molla più!
Forse dovrei parlarne con Eys di questa cos... no, troppo rischioso e poi, tra me e Marcus non c'è nulla, o per lo meno, per ora.
Anche se sinceramente, vorrei davvero tanto stare con lui, è il mio prototipo di ragazzo perfetto, alto, dolce, educato, gentile, simpatico, intelligente, affascinante, elegante.
Quindi se succederà o ricapiterà di nuovo una situazione come quella di ieri sera, proverò a farmi coraggio ed esprimere i miei sentimenti per lui, che ancora non ho fatto.

Magari sarà pericoloso, e penso proprio di sì, le relazioni professore e alunna non sono il "massimo" ma se succederà, ci proveremo, insieme.
Tornando a noi, mi alzo dal letto ancora mezza addormentata, con la testa che mi scoppia per i mille pensieri, mi vado a lavarmi la faccia nel piccolo bagno, mentre Eys, cerca di asciugarsi i capelli.
Indosso, visto che caldo non fa oggi, solo una felpona di lana e dei pantaloncini corti.
Mi faccio una coda alta, mi sistemo un po truccandomi e voilà sono pronta.

Scendo in mensa, dove alcuni stanno già facendo colazione.
Marcus non c'è...
Faccio colazione, una fetta biscottata con sopra la marmellata e un cappuccino.
Scendono quasi tutti i professori, ma Marcus non scende ancora, mi sto preoccupando.
Senza essere notata, o almeno, cercando di non farmi notare, esco dalla mensa e mi precipito al corridoio numero 2, dove dovrebbe esserci la camera di Marcus.

Il numero lo so già, quando hanno dato le chiavi ho sentito che il prof di matematica avrebbe avuto la numero 27 e quindi eccoci qui, davanti alla sua stanza.
sto facendo una cazzata? probabile.
Busso.
Ma che cazzo busso a fare, magari Marcus è lì, morto sul pavimento e io busso?
Aspetto qualche secondo, ma nessuna risposta.
Mi sta prendendo il panico.
Apro di scatto la porta senza pensare a quello che sto facendo, magari Marcus sta male, è svenuto o robe del genere.
Tutti i miei dubbi spariscono quando vedo Marcus, sullo stipite della porta, nudo, completamente nudo come mamma lo ha fatto, con un asciugamano sulle spalle, che spalanca gli occhi.

Divento rossa in volto, quasi bordeaux per la vergogna, esco e chiudo di scatto la porta.
"No Mady-!" lo sento dire, mi striscio contro la porta per la vergogna.
CHE IDEA DEL CAZZO ENTRARE!
Dopo pochi istanti, la porta alle mie spalle si apre.
"Mady" sento dire il mio nome.
"Scusa, scusa, non volevo!!" dico ancora seduta sul pavimento con le mani sul viso.
"Ehi, tranquilla, davvero" dice con una voce divertita.
Mi aiuta ad alzarmi e mi volto verso di lui.

"Avevi bisogno?" mi dice.
Lo squadro, nel mentre ero impegnata a sprofondare, lui si è messo l'asciugamano attorno ai fianchi, tanto per coprire il suo... il suo coso.
"Si, cioe, no, cioe in relata si, volevo solo...ehm... sapere ecco, sapere se...".
mady che cazzo stai dicendo? riesci a formulare una frase di senso compiuto?
"Volevi sapere cosa?" dice confuso, alzando un sopracciglio.
"Ehm... avevo intenzioni, si ecco, di venire da te, in camera tua, ma anche fuori da camera tua, per chiederti se tu, ecco, cioe il motivo..."
niente da fare Mady Norman ha smesso di funzionare.

"Mady ce la puoi fare" dice per poi partire in una risata contagiosa.
"Si ce la faccio, scusa ma sono ancora i-imbarazzata. Ehm... perché non eri sceso a fare colazione?" FINALMENTE riesco a dire qualcosa.
"Oh, stavo facendo una doccia, solamente che mi sono svegliato più tardi del previsto quindi c'ho messo un po".
"Ah ok...".
"Vuoi...entrare?" mi chiede, abbastanza imbarazzato.
Panico.
Che faccio? Accetto?

il mio prof di matematica | SEQUEL DE "IL MIO PROF DI NUOTO"Where stories live. Discover now