Capitolo 3

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Madison

«Chi ti ha detto che voglio starti attorno?» scatto subito. Neanche da morta vorrei stare attorno a questo idiota pieno di sé.

«Tutte vogliono starmi attorno.» risponde come se la cosa fosse ovvia e scontata.

«Ah, sì? Hai una grande faccia tosta. E mi dispiace, quelle ragazze devono avere proprio uno standard basso.» dico e mi volto ma prima ancora di riuscire ad andarmene, lui mi afferra per il polso provocandomi un sussulto.

Si china verso di me affinché si ritrovi a pochi centimetri dal mio viso e, senza lasciare ancora la presa, i suoi occhi si inchiodano nei miei.
Il suo sguardo è così intenso che sento quasi una scarica elettrica e, a dire la verità, mi intimidisce parecchio.

«Tesoro, che hai appena detto?» mi domanda.

Come mi ha chiamata? Questo è fuori di testa.

«Hai sentito benissimo, idiota.» rispondo e lui si mette a ridere.

Avrei anche considerato la sua risata piuttosto carina ma proprio non riesco quando so che il suo carattere è così e che ride solo per prendere in giro chi ha davanti.

«Sai, nessuno mi aveva ancora detto una cosa del genere. Oltre ad avere un bel faccino hai anche un bel caratterino, huh? Interessante.»

Mi scanso dalla sua presa, infastidita.
«Abituatici allora.» rispondo, con ancora una smorfia in faccia.

Lui inarca un sopracciglio sorpreso, ma poi sulle sue labbra compare il suo solito e odioso sorrisetto. «Non sei di queste parti, vero?» mi domanda lui.

«Non sono affari tuoi.» replico.

«Direi proprio di sì, dato che non hai nemmeno l'idea di chi io sia.» si risponde da solo mentre si passa il pollice sul suo labbro inferiore e io inarco un sopracciglio. Ha davvero una grande faccia tosta.

«Aspetta, dovrei chiederti un autografo?» chiedo sarcastica.

Lui ride, ma per sfottermi. «Beh, sarà un anno davvero divertente. Non vedo l'ora.»

«Fottiti.» gli dico solamente.

«Sono anch'io felice di riaverti rivista!» sghignazza mentre io prendo la mia valigia e finalmente, riesco ad allontanarmi da lui.

Non lo conosco neanche ma già non lo riesco a sopportare.

Non avrei mai voluto rivolgermi così a nessuna persona ma al momento, non voglio apparire come una smidollata già al primo giorno di fronte a questo Idiota che magari poi, se ne sarebbe approfittato per prendermi in giro per il resto dell'anno.

Essendo finalmente al college e soprattutto in una città del tutto nuova, voglio ricominciare tutto da capo e cambiare vita, me compresa.

Dopo pochi metri, trovo l'appartamento 525.
Non mi sono rigirata a guardarlo ma so che se n'è andato siccome ho sentito i suoi passi allontanarsi. Infilo le chiavi che ho ricevuto prima nella toppa, parecchio nervosa.

Sapere che c'è anche quel ragazzo in questa università non mi esalta tanto. Spero solo che, siccome questo posto è enorme, di non incontrarlo mai.

Endless LoveWhere stories live. Discover now