Non poteva esserci un inizio migliore per la mia nuova rubrica! RadixFox, in questo romanzo breve, trasporta il lettore nei panni di Noah, un bambino di nove anni abbandonato dai genitori, adottato e poi venduto a un malavitoso che si fa chiamare Sorridente, un individuo instabile, violento e incapace di manifestare pietà umana. Egli possiede e sfrutta una decina di fanciulli, costringendoli a rubare in giro per la città e a subire punizioni corporali se non gli corrispondono ogni giorno la cifra richiesta. Noah si dimostra subito insofferente alla nuova realtà e, attraverso varie vicissitudini, sofferenze e prove, cerca di sottrarsene per raggiungere ciò che la vita gli ha sempre negato: amore, calore umano e una famiglia.
Per quanto uno scenario del genere possa apparire fuori dal tempo nell'Italia contemporanea, la realtà di certi quartieri rionali non si discosta molto da quella del narrato, che è a tutti gli effetti un'attualizzazione di Oliver Twist, come ha fatto notare un altro utente nei commenti. Ci vuole una certa dose di sospensione dell'incredulità per godere appieno dell'atmosfera generata dalla premessa, ma non così tanta da far apparire il tutto inverosimile. Del resto, essa è in linea con i richiami fiabeschi e coerente con il punto di vista del bambino.
Gli elementi che davvero distinguono questo racconto, tuttavia, sono il livello di dettaglio e l'impatto emotivo delle varie scene: crudi passaggi di disperazione e toccanti momenti di tenerezza si alternano in giuste dosi, donando una ritmica avvincente che valorizza appieno le dicotomie freddezza/calore, devianza/innocenza e sogno fantastico/dura realtà.
I personaggi sono sviluppati a tutto tondo, così come i loro rapporti, e non vi è un singolo dialogo o passaggio che non doni loro sviluppo e plasticità. Vale lo stesso per le varie scene: nulla accade per caso o è inserito per allungare il brodo. Inoltre, degno di nota è anche l'approccio alla cinetica durante le scene d'azione, dettagliato e coerente.
Da un punto di vista tecnico si rinvengono alcune incertezze qua e là, specialmente nei primi capitoli, ma una cosa è rilevare qualche sparuta sbavatura di consecutio temporum o qualche ripetizione di termini, risolvibili con una rilettura attenta e con l'ausilio di un dizionario dei sinonimi e dei contrari in mezzo pomeriggio, un'altra è trovarsi di fronte a buchi concettuali, incongruenze, scene che non funzionano o che rompono completamente la struttura, qui solidissima, contraddicendo il messaggio di fondo del racconto. Dove c'è sostanza, la forma è una conseguenza.
Merita assolutamente di essere letto, a mio modesto parere!

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Wattpad in Rete
Short StoryStorie che colpiscono, penne che catturano. Non si tratta delle solite recensioni. In realtà, nemmeno di recensioni si tratta. Ormai da un anno, "Storie in Rete" scova, segnala e interpella in prima persona i talenti nascosti della piattaforma, cerc...