Cap.8

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Sentí le gambe cedermi e mi ritrovai a terra..dovevo aspettarmelo da un mafioso ma non pensavo che si potessero spingere a tanto.

Vidi una ragazza che lavorava in quel nightclub chiamare qualcuno e dopo ciò non ricordo più niente.

POV'S JAVIER.

Appena seppi l'accaduto ordinai di portarla in camera, qui in Russia c'era il Signor Popov che era una specie di medico di tutte le famiglie mafiose avrei chiamato lui per aiutare Calithea.

Appena la stesero vidi che aveva una ferita al fianco..per fortuna non era tanto profonda.

«Mi senti?» sussurrai lasciandole una carezza sul braccio.

Non ebbi risposta..dovevo immaginarlo.

«Sono qui» sentí la voce del medico.

«Signor Popov prego accomodatevi» mi alzai dal letto e li strinsi la mano.

«Come sempre nei guai eh» disse avvicinandosi a Calithea.

«Non è colpa sua» sospirai mentre guardavo il suo visino da principessa..era bella pure così.

«La ferita non è grave, toglierò il proiettile e dopo dovrà stare tranquilla e riposare» mi guardò.

«Va bene» andai verso la finestra e mi misi a guardare il panorama mentre il Signor Popov faceva il suo lavoro.

«Finito» sentí dopo qualche minuto.

«Grazie ancora» dissi dandogli i soldi.

«Per voi è sempre un piacere» si mise i soldi nel portafoglio e lasciò la stanza.

Mi stesi accanto a lei e l'osservai mentre iniziava a muovere il viso.

«Ben svegliata» sussurrai sorridendo.

«Che è successo?» mi guardò con i suoi occhi da cerbiatto.

«Sei stata sparata da un puttaniere del cazzo..e già immagino il motivo» dissi serio.

«Mi dispiace tanto Javier..n..on vo..levo» mi continuò a guardare è una lacrima fece spazio sul suo viso.

«Hey no non piangere è tutto ok» presi la lacrima sul mio pollice.

Con lei non riuscivo proprio a fare il cattivo.

«Promettimi che da oggi mi avvisi dove vai o che se vuoi andare in posti del genere io devo venire con te» continuai.

«Te lo prometto» sforzò un sorriso.

«Ora riposa però hai bisogno di una dormita» li lasciai un bacio sulla guancia e mi alzai.

«Notte Javier..e grazie» disse girandosi dall'altro lato.

«Notte» andai in bagno e mi diedi una sciacquata.

Appena uscì sentì il telefono squillarmi..mia madre..ci mancava solo lei.

«Mamma» risposi mentre mi mettevo i boxer.

«Amore di mamma come stai?» sentì la sua voce.

«Sono un po' stanco».

«Oh..capisco comunque ti ho chiamato per dirti che devi sposarti».

«CHE COSA?» cercai di non urlare per non svegliare Calithea.

«Puoi ovviamente scegliere tu la tua futura moglie».

«Ma che cavolo mamma..perché cazzo devo sposarmi lo sai bene che io non voglio mettere su famiglia».

«Tu lo sai che tutti i mafiosi hanno una donna accanto e ricorda che devi sposarti perché devi espandere il tuo impero».

«Posso farlo anche senza una moglie!».

«No signorino molti mafiosi che non hanno figli lasciano i loro imperi solo a ragazzi sposati..tu già sei potente che ti costa trovare una moglie, così puoi espanderti».

«Si mamma lo so come funziona ma devo pensarci..non me l'aspettavo così all'improvviso».

«Lo so Javier ma pensaci bene e un'ottima occasione per te».

«Ci penserò, ora devo andare..notte mamma».

«Notte amore».

Chiusi la chiamata e andai sul letto, mia madre non aveva tutti i torti, i miei genitori avevano un amico Antonio che aveva alcuni nightclub in Italia è un vasto impero in Spagna, non aveva nessuno e sarebbero passati a me, ma per averli dovevo sposarmi un assurdità lo so ma li volevo almeno così sarei diventato ancora più potente.

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