Wrong Number [H.S.]

24. What a great idea!

LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE PER FAVORE! VI SUPPLICO! ♥

30 Dicembre.

CAMILLE'S POV.

Buongiorno! 

Eh si, perché sono sicura che sia un buon giorno, sono ancora abbracciata ad Harry da stanotte, ed è la sensazione più bella che si possa provare.

Domani è l'ultimo giorno dell'anno ed è bello poterlo finire insieme a lui e agli altri per poi cominciarne uno nuovo insieme.

Nel piccolo corridoio fuori dalla porta si sente un gran trambusto, è Louis che continua a correre avanti e indietro bussando alle porte di tutti per svegliarci, mentre gli altri gli urlano dietro per dirgli di piantarla.

Harry non sembra neanche accorgersene, ma dopo un po' sente anche lui, cosi fa una piccola smorfia ed un mugolio e poi mi stringe ancora di più a sé.

Penso però che sia davvero l'ora di svegliarsi, dobbiamo ancora decidere cosa fare domani, quindi cerco di svegliarlo delicatamente.

«Harry... È ora di alzarsi» sussurro.

«MMh...»un suono di disapprovazione esce dalla sua bocca.

«Ancora 5 minuti...» aggiunge poi.

«Allora lascia scendere almeno  me, per favore» dico cercando di staccarmi, ma non funziona, lui si attacca ancora di più.

«No, stai qui»

«Dai piccolo Koala, lasciami che almeno vado a tranquillizzare un po' Louis che non smette di rompere le scatole agli altri»

«Non sono un koala...» apre gli occhi per guardarmi, ma è ancora assonnato.

«Si hai ragione, forse i koala hanno una stretta meno forte» rido.

Lui mi sorride e mi lascia andare.

«Bene, ora vai a dire a Lou di stare calmo che se esco io va a finire che lo butto giù dalle scale, dovrebbe dormire un po' di più quel ragazzo»

«Okay» rido ancora.

Levo il pigiama e metto qualcosa di comodo.

Esco dalla stanza, Louis sta ancora bussando alla porta di Niall quando mi vede.

«Lou, so che ti senti solo dato che sei l'unico ad essere sveglio ma lasciali in pace dai!»

«Oh grazie Camille! Almeno tu ti sei svegliata! Mi serve una mano per preparare la colazione» viene verso di me.

«Okay andiamo, perché mi ha detto Harry che se si alza lui ti butta giù dalle scale» cerco di non ridere.

«Si quello parla parla, ma non fa mai niente!» alza un po' la voce avvicinandosi alla nostra porta e poi corre giù per le scale.

«Dai andiamo!» mi richiama poi.

«Arrivo!»

Finalmente finiamo di preparare la colazione, e anche gli altri si alzano e scendono per mangiare.

Mentre siamo a tavola parliamo un po', poi mi viene in mente di chiedere una cosa ai ragazzi.

«Voi avete passato il capodanno a New York vero?»

«Oh si!» risponde Harry.

«E com'è stato?» chiedo.

«Meraviglioso!» risponde Liam.

«Wow, chissà magari un giorno lo passerò anche io lì» sorrido prima di prendere un boccone del mio pancake.

«Perché non questo?» chiede Harry.