A meter to victory but a thousand miles from your heart - 4

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Louis

Dire che sarà dura e un eufuismo. Sarà durissima!

Già mettermi gli abiti da corsa, prima dell'allenamento, è stata durissima. Or entrare dentro la pista di nuovo da allievo, sarà ancora più dura.

Ma lo devo fare. Per Harry e per nessun'altro. Ce la posso fare. Sono stata una cometa caduta per troppo tempo, è ora di tornare su nel cielo.

Harry, amico mio, so che non mi puoi sentire telepaticamente, ma tutto questo lo sto facendo per te, tengo duro per te. Così sarai fiero di me, fiero che il tuo migliore amico sia riuscito a scavalcare questo muro. Lo scavalcherò per te, lo giuro. 

"Louis Tomlinson, l'unico ragazzo che sia un piacere allenare" mi elogia Paul appena arrivo al campo.

"Ciao anche a te vecchio mio, ti sono mancato?" chiedo, scherzandoci un po' su. A me lui è mancato moltissimo. Ma non ce la facevo psicologicamente a tornare. E devo ammettere che secondo me, pure lui se n'è accorto, in questo momento sto tremando dall'ansia.

"Ehi, calmati campione. Oggi inizieremo con calma, forza sali in macchina" esclama, dandomi una "delicatissima" pacca sulla spalla. Se non mi rompe qualcuno in pista mi romperà lui con le sue pacche. E poi perché in macchina!? Dove dobbiamo andare? Inoltre il uso concetto di calma è identico al suo concetto di delicatissima, quindi sono autorizzato a temere il peggio.

Qualsiasi Dio sulla faccia della terra, per favore mandatemela bene.

Saliamo sulla sua macchina e iniziamo il viaggio per chissà dove.

"Non faremo molto oggi Lou" da quanto tempo non mi chiamava Lou "Faremo una corsettina, insieme, ad un ritmo non tanto alto, su in montagna e nel caso qualche allungo. Giusto da riprendere su un po' il fiato" alla faccia dell'allenamento leggero, primo giorno e già mi porta in  montagna. Secondo giorno una maratona come riscaldamento.

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*Many Hours Later*

Dopo che eravamo arrivati avevamo iniziato a correre. Non è stato così male come mi aspettavo. Mi è sempre piaciuto correre in montagna, mi faceva sentire libero, e a quanto pare l'effetto non è cambiato. 

Lo ammetto ho sentito di più la fatica, di come la sentivo un'anno fa, ma nonostante tutto siamo riusciti a correre fino alla vetta. Sono entusiasta, non me l'aspettavo, pensavo di morire prima.

Quindi direi che come primo giorno posso essere soddisfatto.

"Allora vecchia suola...." inizia con calma, mentre prende un sorso dalla sua borraccia. Ma cos'è questa mania di chiamarmi vecchia suola!? Non sono vecchio! "Quando ti deciderai a dirmi perché hai voluto ricominciare, proprio adesso, prima di un nazionale, al quale partecipa anche Harry? Davvero cosa vi sta prendendo in questo periodo a tutti e due!?" conclude con un non so ché di empatico.

Cosa ci sta prendendo? Nulla di che ho solo scoperto che il mio migliore amico è innamorato di me da tipo 5 anni, mi ha baciato, si è spaventato e si è allontanato. Vuole fare un nazionale come prima gara della sua vita, da solo oltre tutto. E per quanto riguarda me... non lo so. Non lo so neanche a me cosa mi sta succedendo.

Lo sguardo di Paul brucia su di me. Dovrei rispondergli qualcosa, ma non so cosa. Cosa dovrei dire? Dovrei dirgli la verità? Raccontargli dell'altro giorno?

"Lou ti si vede che sei motivato a tornare, ma hai ancora paura. Per questo te lo sto chiedendo. Harry lo sapeva che non eri pronto, ma ci stava provando comunque passo per passo. Me lo diceva l'altro giorno. Quindi la mia domanda è... perché stai facendo così tutto in una volta? È successo qualcosa?"mi ribecca Paul, scrutandomi con lo sguardo, come se stesse cercando di capire qualcosa dalle mie espressioni facciali.

A meter to victory but a thousand miles from your heart ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora