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2 APRILE 2019


Axel si è svegliato due ore dopo che io ed Elijah siamo entrati nella sua stanza d'ospedale. Era disorientato ma dopo diversi momenti di spaesamento si è ricordato tutti gli avvenimenti. Avevo paura che la grande perdita di sangue gli potesse provocare un problema cerebrale o perdita di memoria.

"Sto bene D" mi ripete per la centesima volta da quando si è svegliato. Non riesco a non pensare a come sarebbe potuta finire, alla possibilità di perderlo.

"Sicuro di non aver bisogno di niente?"

"L'unica cosa di cui ho bisogno è che tu sia qui con me adesso" mi stringe maggiormente la mano rassicurandomi anche se dovrei essere io a farlo "grazie per esserti preso cura di lei"

Si rivolge questa volta ad Elijah con mia grande sorpresa cosa che però non sembra sorprendere Elijah. Gli sorride annuendo sinceramente ed inventa una scusa qualunque per lasciarci qualche minuto soli.

"Nathan?"

"Sta bene, non sa nulla, è con i tuoi genitori a casa. Fortuna che ci sono loro" Axel annuisce accennando un colpo di tosse seguito da una smorfia che probabilmente non avrebbe voluto far vedere "hai bisogno di altri antidolorifici?"

"Sto bene, ci vorrà solo un po' per rimettermi"

"Tranquillo, non ti lascerò da solo, mi prenderò cura di te"

"Lo so che lo farai" questa volta accenna una risata e porta la mano sulla mia guancia lasciandomi alcune carezze "dovresti comunque andare a darti una ripulita a casa e riposarti. Qui sono al sicuro, non preoccuparti"

"Ma.."

"Niente ma D, anche Nathan ha bisogno di rassicurazioni. Ti prego"

Un colpo di tosse ci fa girare entrambi ed Elijah entra nuovamente nella stanza con un caffè in mano dal quale beve un sorso.

"Mi dispiace interrompere il vostro momento ma dobbiamo discutere di quello che succederà d'ora in poi"

Axel chiude gli occhi lasciandosi uscire un sospiro prima di annuire e riportare lo sguardo su di lui.

"Qual'è il tuo piano?"

"Andare in Brasile, è un ottimo posto per nascondersi. Conosco alcune persone che ci daranno una mano"

"E tu hai intenzione di venire con noi?" Axel ride nuovamente prendendolo probabilmente come scherzo le parole di Elijah che sono dannatamente serie. Questi due potrebbero creare problemi solo trovandosi nella stanza stanza, figuriamo scappare tutti e tre in uno Stato che non ci appartiene, sarebbe da pazzi.

"Non c'è la farete da soli, sopratutto i primi tempi, avete bisogno di aiuto"

"Perché lo fai? Rispondi onestamente" chiede Axel scrutando Elijah con le sopracciglia aggrottate.

Elijah scuote le spalle spostando lo sguardo su di me "lo devo a Daiana ed anche a te, se sei nei guai è in parte anche per colpa mia"

Axel rimane in silenzio chiudendo gli occhi probabilmente riflettendo sulla proposta di Elijha, non posso credere che stia realmente considerando la cosa. Nonostante le cose si siano chiarite tra me ed Elijah non so quanto mi sentirei confortevole nel averlo attorno, nell'evitare che drammi possano impromettersi tra la miriade di problemi che già abbiamo.

Poi c'è Nathan. Dopo la perdita della madre non sopporterebbe perdere anche noi, rimanere da solo con i nonni per così tanto tempo. Eppure non posso negare che Elijah ha ragione, restare a New York ora come ora è un pericolo troppo grande che non possiamo permetterci.

The red rose ¥ sequel The red holeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora