Intervista con il mostro

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 Una cella nel braccio della morte di un carcere americano. Un tavolino, due sedie in legno. Una guardia in fondo, la giornalista è vestita con tailleur blu con camicia e cravatta. Il condannato ha una tuta blu metallizato.

Il condannato; Glielo devo dire a quel porco di direttore..

La giornalista :Cosa ?

Condannato : la cucina fa schifo.

Giornalista: Glielo dirò...ma questo non è l hotel Hiton.

Condannato : Io neanche sono la feccia che frequenta l' Hotel Hilton. Perché lei viene a sentirmi ? Ha molto tempo libero ?le hanno ritirato la tessera del circolo dei tennisti?

Giornalista : Io non faccio sport. Vengo qui solo per lei.

Condannato : Per me?

Giornalista : Si, voglio capire.

Condannato : Non capisco cosa vuole capire.

Giornalista : Lei si è auto accusato di oltre 300 delitti...Voglio capire se lei è un mitomane o è davvero il mostro che dicono.

Condannato : Io ho ucciso e basta.

Giornalista : No, non basta. Non mi basta..Non ci basta. Se uno arriva ad uccidere così tante persone ci deve essere per forza un motivo valido.

Condannato : Vuole per forza un motivo ? Gliene posso trovare migliaia di motivi...tutte cazzate

Giornalista : Istinto omicida. La pubblica accusa è convinta che lei sia nato col gene dell'istinto omicida

Condannato :...Ho chiesto sapone liquido per pulire la mia cella e non me l'hanno dato...

Giornalista: Troppo comodo,caro..farmi credere che lei è solo un povero demente...

Condannato :E'un mio diritto avere la cella in ordine ! Odio la sporcizia !

Giornalista : Forse ha ragione lei. Sa la gente sbaglia a ritenerla un tipo eccezionale..

Condannato : Almeno mi faccia avere un aspirapolvere! Sono Allergico agli acri della polvere. Mi vengono le crisi asmatiche..

Giornalista : (si alza) Forse ho capito chi è lei : un misero pessimista che vede tutto grigio..che si nutre del suo proprio malessere e che uccide solo per il suo maledetto pessimismo.

Condannato : No. Non sono io il pessimista..è la vita stessa che è pessima !

Giornalista : La polizia dice che lei è un semplice millantatore.

Condannato : Sempre nei secoli imbecilli

Giornalista : si, dicono che lei è anche affetto da manie di protagonismo e di grandezza . Gli investigatori hanno finora identificato centosei delle sue vittime. Ma in almeno sette casi hanno escluso che lei possa aver commesso il delitto. Ad ogni modo, per arrivare ai quattrocento che lei si vanta di aver ucciso...ce ne vuole !..

Condannato : Ho già risposto ai giudici.

Giornalista: Perché gonfia le cifre ?

Condannato : Io non gonfio proprio niente. Sono loro che non sanno contate e che non sanno trovare.

Giornalista: E'così importante per lei che la gente crede che esiste al mondo un uomo che si crede un Dio ?

Condannato : Non vorrei sconvolgerla con questa mia affermazione...ma io le dico che io lavoro per Dio-

Giornalista : lei ha commesso il suo primo delitto a 19 anni, cioè 20 anni fa..

Condannato : 20 anni sono un mucchio di tempo

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