chapter 33: "lenta romanoff!"

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🔴( bollino rosso)

[Steve's pov]

Ci eravamo rimessi in viaggio senza dirci nulla per tutto il tragitto, era come se quel momento doveva rimanere privato e dal l'espressione di Nat si poteva capire solo la conferma della cosa.

"Steve"
Mi disse Nat mentre parcheggiavo la macchina nel parcheggio dell'ospedale

"mhmh?"
mugolai mentre portavo la mano sul sedile del passeggero per andare in retro

"quello che c'è stato.. no"
"si?ecco anche io volevo chiederti una cosa a riguardo"
"ah, fai prima tu"

"nahh- prima le signore"
le dissi sorridente dopo aver spento la macchina

"possiamo- ecco.. evitare di dirlo in giro o di farlo sapere?"
mi chiese mentre scendevamo contemporaneamente dall'auto

Esitai a rispondere, volevo aspettare a darle la conferma, volevo essere di fronte a lei.

"certo"
gli dissi allungandole le mani sui fianchi mentre sorridente mantenevo il contatto visivo

"bene"
mi rispose dandomi un bacio fra la bocca e la guancia

"ora andiamo da Nicole, peter mi ha scritto che si è svegliata"
aggiunse con voce seducente mentre sorrideva e mi tirava in avanti per andare.

Appena arrivammo davanti alla porta decisi di aprirla per primo correndo quei pochi metri di corridoio come un bambino che fa a gara

"Lenta romanoff"
dissi ironicamente ridendo mentre Nat mi raggiungeva camminando, poi aprì la porta.

Nota immediatamente Nicole e quel Parker limonare sul letto dell'ospedale

"Parker giù le mani da mia figlia"
gli dissi con faccia schifata mentre avanzavo con Nat sorridente al mio fianco nella stanza

"papà pos-"
"non ho minimamente intenzione di sapere cosa stavate facendo, a proposito come stai tesoro?"
"alla grande"
"perfetto, ho buone notizie"
"quali papà?"
"prima mi ha fermato il dottore ,ha detto che puoi tornare a casa ma devi limitare i movimenti con il braccio perché deve guarire"
"fantastico!"

"noi dobbiamo andare a fare delle ricerche, prima di stasera non torneremo"
le dissi abbassando la testa

"ok... papà va tutto bene?"
"certo tesoro, Parker riesci a portarla a casa?"
"c-certo signor Rogers"
"perfetto"

"ci vediamo dopo tesoro"
dissi alzandomi dallo sgabello di fianco al lettino, diedi poi un bacio sulla fronte a Nicole e con Nat mi incamminai alla porta per andare mentre a breve sarebbero partiti anche i ragazzi per tornare alla torre.

[fine Pov]
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[Nicole's pov]

Era passata mezz'ora e fortunatamente eravamo arrivati a casa, mi aspettavo ci fossero gli altri ma eravamo da soli

"siamo soli"
mi chiese sorridendo Peter mentre si avvicinava a me per prendermi i fianchi

"mhmh"
gli risposi provocandolo

"non rispetteremo la regola di tuo padre vero"
chiese ironicamente come se sapesse già la risposta

"non credo"
dissi io per poi baciarlo appassionatamente.

Arrivammo in camera mia, mi mise seduta sul letto e subito dopo mi divaricò le gambe con le mani calde mentre io mi levavo la maglietta rimanendo in reggiseno.
Subito dopo iniziai a sbottonargli la camicetta lentamente mentre lo guardavo dal basso facendolo venire solo a guardarmi
poi passai ai pantaloni, lasciandolo intravedere dai boxer aderenti e grigi che indossava

"ti desidero"
disse con voce bassa mentre allungava la sua mano destra sui miei polsi.
Li prese e mi costrinse a distendere la schiena portando le mie braccia legate dalle sue dita verso l'alto per mettersi su di me facendo toccare i nostri corpi.
Iniziò a baciarmi prima sulla bocca poi lentamente iniziò a scendere fino al seno e poi ancora più giù facendomi inarcare la schiena dal piacere
si abbassò le mutande rimanendo nudo e poi continuò a baciarmi il ventre facendomi toccare.
lasciò i miei polsi per levarmi i leggings neri mentre con le mie mani scendevo sul suo corpo mi alzai leggermente dal letto portando il mio sguardo verso il suo e mantendendo il contatto visivo iniziò ad entrare con un un dito fino ad aggiungerne tre facendomi urlare forte dal piacere.
Mi prese poi le cosce e mi avvicinò a lui facendomi poggiare io mento sulla sua spalla mentre con le braccia gli avvolgevo le spalle.
Entrò più e più volte aumentando la potenza facendomi gemere sempre più forte nel suo orecchio finché non fece una piccola pausa dove iniziò a guardarmi e a sorridere senza tagliare mai il contatto visivo che c'era fra noi.

"Come stai?"
mi chiese eccitato mentre guardava il mio corpo e le mie labbra

"mai stata meglio"
gli risposi con voce bassa e provocatoria.
Mi rigettò poi sul letto girandomi a pancia sotto mentre si mordeva il labbro, allargò le mie gambe e si mise in ginocchio fra di esse portando poi i miei fianchi all'indietro verso di lui spostandomi anche i capelli all'indietro mentre gli stavo sopra.
Iniziò a baciarmi la schiena mentre le sue mani erano sul mio seno.

Ma ad un tratto la porta si aprì..

[fine pov]

venom // avengers-peter parker-romanorgersWhere stories live. Discover now