Non lo fa per cattiveria...

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"Ok questo è spaventoso" constatò Sirius. Remus dovette ammettere che aveva perfettamente ragione, ma continuò discorso fingendo un'assoluta tranquillità "Willia capisci in che genere di guai ci metteresti se queste informazioni ti sfuggissero con qualcuno?" La bimba non rispose "Capisci che è un reato fare ciò che loro hanno fatto?" Remus si rese conto di star usando un tono di voce duro e forse un po' minaccioso "Ti rendi conto che se qualcuno scoprisse cosa sono dovrei lasciare la scuola? " "Remus smettila, la stai spaventando! Stai esagerando!" Intervenne prontamente Sirius sedendosi dall'altro lato del letto in modo da passare un braccio sulle spalle della piccola che continuava a fissare il pavimento in silenzio. "Non sto esagerando sai anche tu che sono cose serie" "Sì, Remus, ma è solo una bambina non c'è bisogno di terrorizzarla" Convenne James "Non dirò nulla a nessuno, so bene che questo genere di informazioni sono pericolose e possono fare danni molto grossi" Disse, uscendo finalmente dal silenzio, la bimba, nella sua voce c'era molta consapevolezza e sicurezza per le proprie affermazioni. Remus, nonostante avesse una tremenda paura di ciò che sarebbe potuto succedere, decise di lasciar stare la piccola e impose a se stesso di crederle. Dunque, in silenzio, si alzò dal letto di Willia ed andò a coricarsi ancora vestito nel suo con i suoi amici che lo osservavano. Spense la luce di fianco a lui e disse, come di rito <<'notte>>. 

Sirius vedendo la ragazzina piuttosto confusa dal comportamento di Lunastorta si affrettò a rassicurarla "Non preoccuparti, lui è fatto così, è un po'...lunatico e quando è un po' stanco o irritabile non guarda in faccia nessuno e se ne va, non lo fa per cattiveria anzi fa un favore a tutti, se si mette ad urlare è peggio sia per lui che per noi." James allora, controllando che Remus si fosse già addormentato, continuò sussurrando "Sai tra tre giorni c'è luna piena ed è stanco ed è nervoso per tutta questa storia -disse alludendo a lei-, poi lui è una persona diffidente, per la combinazione di queste cose potrà apparirti antipatico, ma non lo è, deve solo abituarsi...con i suoi tempi" "E che tempi sono i suoi!" "Peter!" "Che c'è? è vero!" Sirius decise di cambiare discorso, pareva che in quella strana situazione fosse quello che meno si sentiva a disagio e che più capiva cosa fosse giusto fare (Cosa molto strana considerando che è risaputo che Sirius è il meno opportuno ed il meno riflessivo dei malandrini, o almeno all'apparenza!) "Comunque non preoccuparti, davvero, ti troverai bene qui ad Hogwarts e con noi. Non ci siamo adeguatamente presentati: sono Sirius Orion Black, Felpato per gli amici" e porse la mano alla ragazza che la strinse con vigore e che per la prima volta pareva sicura di sè e sorridente, Sirius le ispirava un'inusuale simpatia e fiducia. "E' un piacere conoscerti, Willia Mcgregor, Will per gli amici" La sua voce pareva più ferma rispetto a prima e decisamente non infantile, era una voce con un suono acuto, ma non infantile, aveva una strana r moscia ed un accento fortemente delle Highlands, che prima Remus, che fingeva solamente di dormire e che era in realtà ben attento alla situazione, non aveva notato.

A turno i malandrini si presentarono con strette di mano e tanto di nomi in codice, alla fine anche Remus senza alzarsi dal letto e con voce roca si presentò "Remus Lupin, Lunastorta" Tutti nella stanza sobbalzarono quando la sua voce giunse a loro da quello scuro angolo che era la sua parte di stanza, in quanto credevano che dormisse già da un pezzo. 

"Buonanotte Will" Le augurò Sirius rimboccando le coperte alla bimba, ormai tutti gli altri erano addormentati nei rispettivi letti, e Sirius stesso andò a coricarsi.

La piccola amica dei MalandriniNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ