Parla Anna
Esco dalla porta e mi scontro con una tipa altra e truccata "per una parata".Completamente orrenda.
-Guarda dove metti i piedi,stronza!-mi dice con tono gradasso.
Allora io non sono un'attacca brighe ma quando inizianoa fare le maleducate mi fanno venire l'istinto omicida.Non faccio in tempo a rispondere che Martina mi interrompe.
-Senti,la prossima volta che parli così alla mia amica ti faccio vedere io!-dice Martina cercando di sembrare una bulletta anche lei,e devo dire che proprio non la sa fare.
Mi scappa una risatina che soffoco subito.Giro e vado via cercando di far capire a Martina che deve andare via da quella,in pratica deve andare via deve sloggiare lontano da quella tizzietta!!!Puo ridurci in carne macinata in un solo minuto.
Martina non capisce e continua a guardare la tizia con sguardo di sfida.
-Senti,vedi di darti una calmata e di non parlarmi con quel tono se vuoi riconoscere ancora la tua faccia-dice la bulletta a Martina.Okey,è vero che quella tipa è un ammasso di muscoli e possiamo diventare polpette da un momento all'altro,ma...queste frasi "minaccianti" sono completamente antiquariati!Anche mio nonno per farsi figousa altre frasi!Ma bulli,un po' di fantasia,no?!
Mi affretto a raggiungere di nuovo Martina che non molla la presa.La afferro per un braccio facendole segno di andare via,ma lei oppone resistenza.
-Lasciami,non ho ancora finito con questa pagliaccia!-sbuffa nervosa.
-Taci e vieni-sussurro frettolosamente.
-Aspetta aspetta...prima cosa,pagliaccia a chi?-ci dice la bulla per poi bloccare la strada con la sua enorme figura.-Secondo..mi servite ancora..sapete,tra poco ci sarà il lancio del peso e non mi dispiacerebbe allenarmi con voi due!-.
Io e Martina ci guardiamo negli occhi cercando di cammuffare la nostra paura.Poi io guardo la "pagliaccia" e faccio un finto sorriso a 32 denti.
-Ma vedi..lei non si riferiva a te...lei parla di se stessa,si definisce sempre una..una pagliaccia!-dico cercando di convincere la tizia.
-Ma-ma sinceramente io....-blocco Martina dandole una gomitata in un fianco.
-Si!Si!Vedi!?Non sono brutta come una pagliaccio!?-esclama Martina facendo facce buffe e poco convincenti.
-Vedi!Te l'ho detto!Sta solo scherzando su se stessa!-faccio un'altro finto sorriso a 32 denti.
-Si,okey sta storiella valla a raccontare alla nonnina,magari lei ti crederà!-
-Allora seguo il tuo consiglio!-esclamo prendendo Martina per la mano e trascinandola via correndo.Corriamo per tutto il corridoio senza mai fermarci fin quando non troviamo un piccolo ripostiglio.
Martina di qua!-esclamo.
Entriamo nel ripostiglio e ci appoggiamo al muro,stanche per la lunga corsa.
-Shhhh shhh!-cerco di zittire respiro affannato di Martina.
-Sento dei passi!-Martina sgrana gli occhi,gli metto una mano sulla bocca per fermare un gridolino.I passi si sentono sempre più vicino,inizio ad avere paura.Immagino già la scena,spero che non mi faccia troppo male.
-Signorina Smith,signorina Green...cosa ci fate qui?Le lezioni sono già iniziate-sento alle mie spalle la voce di un professore.
Tiro un sospiro di sollievo,non volevo diventare carne macinata.
-Arriviamo subito-risponde Martina.
Arrivo correndo alla palestra, con il fiatone per la seconda volta in una giornata.Mi cambio velocemente negli spogliatoi e vado velocemente in palestra dove gli altri già avevano finito di correre.
-Anna...Smith?-mi domanda la professoressa.
-Si..-
-Bene...vosto che sei in ritarno di 50 minuti farai 50 giri di corsa-dice senza fare un piega.
-50?-chiedo perplessa e preoccupata.
-Si,ti conviene iniziare-mi dice per poi andar via.
Sbuffo ripetutamente.
-Ti consiglio di arrivare puntuale la prossima volta.La signora Whit sa essere molto piú cattiva-sussurra qualcuno alle mie spalle.
Mi volto di scatto.
Un ragazzo biondo con occhi azzurri mi fissava.
-Em....si-si lo so..ce in realtá non-non lo sapevo...ma grazie dell'informazione-balbetto arrosendo.Odio il mio imbarazzo.
-Sai sei carina quando arrossisci-
Okey,ragazzi adesso posso morire in pace.
Il suono della campanella interrompe i miei giri,sono arrivata a 23,e adesso non ho piú fiato per respirare.
Mi precipito alla mensa,la mia fame ai faceva sentire sempre si piú.Prendo la mia pasta con il sugo e le polpette come secondo.Solo a guardare le polpette mi ritorna in mente la sceba di sta mattina,pensare che ci potevo essere io al posto della polpetta nel piatto.
-Hey!-
Parli del diavolo e spuntano le corna.
-Ancora tu!Non ti basta quello che hai fatto sta mattina!?-dico a Martina in tono abbastanza arrabbiato.
-Scusa,scusa!Volevo solo difenderti!-sbuffa.
Non le do retta ed incomincio a mangiare.Mi blocco appena vedo il biondino in fila per la pasta.Lo fisso incantata.
-Hey!Sembri una scema!Sveglia,terra chiama Anna!Ma chi stai guardando?A.....capisco....- -Ti piace il biondino!-esclama Martina ad alta voce.
-Ma sei scema o cosa!?Ti pare il caso di urlare!Comunque non ho alcun interesse con quel tizzietto,non dovrei neanche darti spiegazioni!-
-Se se.....-commenta Martina.
-Comunque....vorresti un'altro po' di pasta?Se vuoi vado a fare la fila-chiedo cercando di fare la ragazza angelica.
Martina sorride maliziosa.
-No grazie!Sono sazia!-dice con cattiveria.
Le faccio una linguaccia.
-Dai vai!Conoscilo!-mi sussurra all'orecchio.
-Non ci penso neanche!-le rispondo alzandomi dalla sedia.
-Dai un po' di coraggio!Non eri una ragazza determinata?-mi chiede con un sorrisino stampato sul viso,alzandosi anche lei dalla scomoda sedia.
-No!-esclamo girandomi.
Martina mi spinge facendomi andare addosso a qualcuno,giura la avrei uccisa.Non avró mai piú pietá per lei.
Alzo lo sguardo.
Un ragazzo moro mi guardava perplesso.
Ecco un nuovissimo capitolo.Spero vi piaccia!Commentate,commentate.
By
Anna

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Amiche per caso Sorelle per scelta
Chick-LitAnna e Martina,due ragazze completamente diverse. Anna vive a Parigi ed è la classica ragazza "problematica" fin da piccola a causa dei suoi genitori che non le hanno mai dato affetto.La "perfetta" asociale senza aspettative dalla vita,senza sogni,u...