Capitolo 7

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Mi addormentai appena toccai le calde lenzuola, e non mi svegliai fino alla mattina del giorno dopo quando ascoltai le risate della piccola Leila. Mi alzai e andai dove sentivo quelle risate. Arrivai nella stanza di Lauren. Aprì la porta e quando guardai dentro c'era Lauren stesa sul letto e la piccola seduta sulla sua pancia ridendo a pieni polmoni per le facce divertenti che le faceva Lolo. 

-Buon giorno, ti sei svegliata.- Mi disse Lauren. Mi avvicinai a loro, baciai la fronte della piccola e la guancia di Lauren e mi sedetti accanto a lei. 

-Buon giorno, andiamo a fare colazione? Ho fame.- Scendemmo a mangiare e poi pulimmo un po', vedemmo dei film, e giocammo con la piccola. 

Quando si fecero le 20.00 andammo a vestirci. Io indossai i miei jeans bianchi, una maglia azzurra, i miei tacchi azzurri e lasciai i miei capelli sciolti con alcune onde. Il mio trucco era abbastanza leggero. Preparai una borsa per la piccola e scesi quando avevo tutto pronto. 

Lauren scese mentre giocava con Leila. Quando la vidi la mia bocca arrivò praticamente a terra. Indossava un paio di jeans neri, una maglietta bianca, una giacca nera. I suoi capelli erano sciolti e lisci e il suo trucco risaltava i suoi occhi e le sue labbra. Era bellissima e abbastanza, no, completamente sexy. 

-Sei pronta? A proposito, sei bellissima.- Arrossì e annuì. 

-Sono pronta. Anche tu sei bella. Andiamo a lasciare Leila dalla vicina.- Lauren prese in braccio la bambina, io la borsa e alcuni giochi e portammo la piccola dalla vicina. Leila adorava quella signora, e poi aveva due figlie di 6 e 8 anni che giocavano con lei. 

Uscimmo tranquille, entrammo in macchina e ci dirigemmo alla festa. 

Quando arrivammo Lauren parcheggiò l'auto e scendemmo. 

-Camila, se qualcuno ti offre qualcosa tienilo tra le tue mani ma non lo bere. Bevi solo quello che ti porto io, e non ti allontanare da me.- Disse Lauren mentre intrecciava le nostre dita e camminavamo verso la porta. 

-Si mamma.- E ci mettemmo entrambe a ridere. Quando entrammo rimasi un po' sorpresa. Il luogo era molto grande, la maggior parte della gente era al centro della pista da ballo, la musica era altissima. Molte persone erano già ubriache, altri si stavano praticamente mangiando la bocca a vicenda, e mancava poco che non facessero sesso davanti a tutti.

Ci avvicinammo al bar e Lauren ordinò qualcosa di dolce per entrambe e andammo a sederci ad un tavolo. Quando stavamo per sederci arrivò la stessa ragazza dell'altro giorno e ci portò al suo tavolo. 

-Ciao ragazze, siete belle questa sera.- Disse uno di loro. Lauren si sedette e visto che non c'erano più posti, guardai in tutte le direzioni, ma non c'erano più sedie libere. Guardai di nuovo Lauren che sbatteva le mani sulle sue gambe e non mi rimase altra scelta di sedermi in braccio a lei. 

Rimanemmo a parlare, beh, gli amici di Lolo non smettevano di parlare e le raccontavano tutto quello che avevano fatto in questi anni. Ad un certo punto Amanda chiese a Lauren se poteva ballare con lei e questa le disse di no, che stava con me. Mi fece alzare, mi prese per mano e mi portò sulla pista da ballo. 

-Balla con me.- Disse prendendomi per mano.

-Non so ballare.- Dissi un po' a disagio.

-Allora ti insegno io.- Prese la mia altra mano e le portò al suo collo. Fece scendere le sue fino ai miei fianchi e parò al mio orecchio.
-Lasciati andare, ascolta il ritmo, chiudi i tuoi occhi e ascoltalo.- L'ascoltai  e iniziammo a muoverci lentamente. Dopo un po' di tempo avevo capito come fare. Lauren mi fece girare e il mio sedere e la mia schiena toccavano il suo corpo. Mi girai di nuovo e continuammo a ballare. 

Improvvisamente arriva Amanda e si mette a ballare in modo sexy insieme a Lauren. Lei mi guarda e cerca di uscire da quella situazione incomoda per continuare a ballare con me, però Amanda si appende al suo collo e non la vuole lasciare. 

In quel momento la gelosia non mi fece più pensare e afferrai la ragazza dai capelli e la spinsi facendola cadere a terra. 

-Non ti permettere mai più di avvicinarti a Lauren. Lei è mia fottuta troia.- Le dissi mentre prendevo Lolo per mano. 

-Che ti succede? Come ti permetti a toccarmi. Ora ti faccio vedere io.- Prova a scaraventarsi contro di me, ma Lauren la spinge e cade di nuovo. 

-Non ti permettere ti torcere nemmeno un capello a Camila perché ti ammazzo. Mi hai sentita? Lasciami in pace.- La ragazza si alzò, ci mostrò il terzo dito e se ne andò.
-Mi dispiace Camz, lei è sempre stata così. Grazie per avermela tolta di dosso.- Disse abbracciandomi. 

-Non c'è di ché. Grazie per difendermi, mogliettina.- Entrambe ci mettemmo a ridere. Decidemmo di andare al bar e prendere un altro drink, dolce come quell'altro, e continuammo a ballare. Quando ci stancammo ci andammo a sedere, cioè Lauren si sedette, perché io ero in braccio a lei. 

Parlammo per un altro po', ci dissero che Amanda è sempre stata così e che non dovevamo prestarle attenzione. Quando arrivò lei al tavolo cambiammo discorso. 

Mentre gli altri parlavano Lauren mi abbracciava più forte, passava le sue mani per le mie braccia, per il mio busto, le mie gambe. Guardai Amanda e si vedeva lontano un miglio che fosse gelosa, quindi mi sedetti di lato sulle gambe di Lauren, afferrai le sue guance e la baciai. All'inizio Lauren rimase un po' sorpresa, però dopo si lasciò trasportare e mi corrispose. Quando avevamo bisogno di ossigeno ci separammo e avvicinammo le nostre fronti, e pochi secondi dopo aprimmo gli occhi. 

-Wow.- Dicemmo insieme e ci sorridemmo. 

-Ok ragazza, prendetevi una stanza. E poi se continuate così diventerò pazzo e dovrò fare qualcosa stesso qua...- 

-Che schifoso.- Disse Lauren sorridendo. 

Io ne approfittai. Ogni volta che potevo abbracciavo Lauren, la baciavo e lei anche. Quando iniziammo ad avere sonno, salutammo tutti, tranne Amanda e ce ne andammo. 

Quando arrivammo a casa andammo a prendere Leila e la mettemmo a dormire. Uscimmo abbastanza silenziosamente per non svegliarla e ognuna andò nella propria stanza, tranquillamente, senza dire niente.

NOTA DELL'AUTRICE
Buon giorno a tutt*, volevo chiedere scusa per la mia assenza, ma sono presa da altre trecento mila cose e non concludo niente. 
Mi dispiace tantissimo, veramente. 
Spero che vi piaccia il capitolo. 

La Piccola Che Ci Ha Unite-Camren-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora