Chapter 22

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Non ho mai viaggiato da sola, di solito lo faccio con Juan. Ma questa volta è diverso, questa volta lui è impegnato a registrare, e io devo cavarmela da sola...forse è arrivato anche il momento.
Sono diretta, finalmente, a Parigi e Dio solo sa quanto io sia felice in questo momento.
L'aereo sta per decollare, e Neymar è in aeroporto ad aspettarmi. Scendo con la velocità di un fulmine e corro in quel luogo così pieno di persone, ma allo stesso tempo di emozioni: felicità, nostalgia, tristezza, delusione, amore...
Finalmente lo intravedo e ha un foglio con scritto:

"Mi sei mancata principessa"

È incappucciato fino alle punte dei piedi, ma è impossibile non riconoscerlo tra le persone...
Probabilmente lo vedo solo io, ma è l'unico che brilla fra tutti...il mio punto luce.
Corro verso di lui, fregandomene di scontrarmi con la gente.
<<amore mio>>
Mi prende in braccio, e lo abbraccio forte.
<<ciao piccolina. Carina la felpa>>
<<non l'ho lavata, ho aspettato oggi per metterla. Adesso la laviamo, poi la rimetti, e poi la porto con me di nuovo>>
<<intelligente>>
<<mi sei mancato anche tu amore mio>>
Dico riferendomi alla frase.
<<tu di più>>
Andiamo verso la macchina, tenendoci per mano.
Quando entriamo nella sua Ferrari, vedo un mazzo di rose rosse sul cruscotto.
<<per la principessa più bella del mondo>>
Dice lasciandomi un bacio sulla tempia.
<<sono bellissime amore, davvero>>
<<come me>>
<<uff, modesto. No comunque tu sei più bello>>
<<non più di te però>>
<<mhhh...non ne sarei così sicuro>>
<<io ne sono certo>>
<<grazie amore>>
<<grazie a te di essere qui, con me>>
Accende la macchina, e nel giro di 5 secondi siamo finalmente in strada, diretti verso casa.
Per tutto il tragitto mi stringe la mano, e io non smetto di guardarlo...è così concentrato sulla strada, i tatuaggi che escono dal colletto della felpa, i suoi occhi illuminati dai fari delle macchine, e dalle luci di Parigi...tutto lo rende fottutamente perfetto.
<<perché mi guardi?>>
Si volta verso di me sorridendo, e il mio cuore perde battiti...quel maledetto sorriso.
<<perché sei la perfezione fatta persona>>
<<non sono perfetto, nessuno lo è>>
<<tu si, magari non caratterialmente, ma fisicamente si>>
<<che hai contro il mio carattere?>>
Dice mettendo un finto broncio.
<<io nulla, ti sto imparando a conoscere. Mi riferisco più al tuo passato o a come reagisci alcune volte durante i match>>
<<beh forse hai ragione>>
Mi allungo per dargli un bacio sulla guancia, e lui poco dopo accosta davanti al Mc.
<<una cena speciale per una persona ancora più speciale>>
<<la cena speciale sarebbe il Mc?>>
Gli chiedo ridendo.
<<si, Juan mi ha detto che lo ami>>
<<beh, ha ragione>>
Andiamo ad ordinare, e siccome non è molto distante da casa sua, lo portiamo lì.
Quando entra saluta alcuni amici che erano sul divano a vedere un film.
<<ragazzi lei è Isabel>>
Mi guardano tutti, e sorridono...uno di loro un po' meno.
<<piacere di conoscervi>>
<<piacere nostro, io sono Jota, lui è Gilmar e lui è Leo>>
Gilmar...è lui quel ragazzo.
<<noi andiamo di sopra, ci vediamo dopo o domani>>
Dice facendo un ghigno mentre mi guarda.
Gli sorrido, e saliamo sopra...non smetto di pensare al finto sorriso di quel ragazzo...mi chiedo cosa gli abbia fatto di male.
Poso la valigia, e poi mi porta in una stanza...una sala cinema, con delle sedie che diventavano letti.
<<i-io non ho parole>>
<<scegli un film>>
<<quello che vuoi>>
Mette il film, e ci sediamo vicini, mangiando il Mc.
Dopo mangiato, ci stendiamo, e io appoggio la gamba sulle sue. Non smetto di guardarlo...non mi importava del film...lui era l'immagine più bella di quella stanza e la più bella che abbia mai visto.
<<ti sta piacendo il film vero?>>
Mi dice ridendo.
<<si>>
Rispondo accarezzandogli i capelli ricci.
Si gira verso di me, e ci troviamo a pochi centimetri di distanza...e finalmente le sue labbra sulle mie.
Mi chiede l'accesso con la lingua, che gli concedo, e mi fa mettere a cavalcioni su di lui.
<<proprio non resisto a te>>
Passa dalle labbra al collo, e inizia a mordere con delicatezza.
<<qui Ney?>>
Gli chiedo ridendo.
<<ormai è troppo tardi>>
Mi toglie la felpa,e io faccio la stessa cosa con la sua maglia. Sbottona il pantalone, e lo getta a terra, mentre continua a baciarmi il collo e il seno.
Toglie anche il reggiseno, e in pochissimo tempo ci ritroviamo a fare l'amore...
Niente sesso, solo amore.
E con questo intendo i baci lenti sulla bocca, sul collo, sulla pancia, sulla schiena, i morsi sulle labbra, le mani intrecciate, e occhi dentro occhi. Intendo abbracci talmente stretti da diventare una cosa sola, corpi incastrati e anime in collisione, carezze sui graffi, vestiti tolti insieme alle paure, baci sulle debolezze, sui segni di una vita che fino a quel momento era stata un po' sbiadita.
Mi sento sua ogni volta che mi guarda, che mi tocca, che mi sfiora, che mi dice qualcosa...io sono sua, ma non come quegli amori malati, in cui il "sua" significa possesso, dove se fai un passo falso rischi di essere uccisa...no. Sono sua nel senso che ai suoi occhi mi sento la donna più bella del mondo, mi sento perfetta anche se so di non esserlo, non mi sento sbagliata, e solo con lui succede.
I nostri corpi sudati, sono ancora stretti tra loro. Le sue dita sul mio corpo, che lasciano dolci carezze, le mie tra i suoi capelli...vorrei rimanere così per tutta la vita.
Mi fa sentire viva, come non sono mai stata nella mia vita...ma forse non lo sa.
È il mio antidoto in questo mondo...Dio se sono innamorata di lui.
<<mi eri mancata in tutti i sensi>>
<<anche tu amore>>
<<il film più bello è il nostro>>
<<beh non è male questo film>>
Dico ridendo.
<<come se lo avessi visto>>
Risponde.
<<ho guardato te tutto il tempo>>
Mi lascia un bacio sul collo, e si accoccola al mio corpo, mettendo la testa sul mio seno.
<<voglio rimanere così per tutta la vita>>
<<anche io>>

𝘽𝙤𝙧𝙣 𝙩𝙤 𝙗𝙚 𝙮𝙤𝙪𝙧𝙨 | 𝙉𝙚𝙮𝙢𝙖𝙧 𝙅𝙧Where stories live. Discover now