Un doloroso amore

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È arrivato il momento, il cervo sta davanti a me, aspettando il continuo della mia frase.
Mi rendo conto solo ora di non sapere come iniziare, come continuare e come finire, so solo il tema principale, ma come dovrei esprimerlo?
Ho poco tempo ed un unico colpo disponibile, non posso, anzi, non devo sbagliare.
<Alastor, ormai è passato un bel po' di tempo che mi ha dato la possibilità di riflettere. Grazie a te mi sono divertita vivendo momenti unici, mi sono sentita protetta, ho imparato nuove cose e acquisito passioni; te ne sono infinitamente grata.>

Prendo un secondo per respirare, sento la mia faccia scottare, le mie gambe tremare e il mio cuore pulsare all'impazzata. Sento come se dovessi morire, imbarazzata a livelli colossali.
Coraggio, mi ripeto questa parola dall'inizio, inalo l'ultimo respiro e dico tutto di seguito:
<Ho analizzato la situazione, ho anche provato a dimenticare e scacciare via quei pensieri, mi spaventa ammetterlo ma... Alastor io ti amo!>.

Le ultime parole risultano fioche, quasi impercettibili, forse a causa del vento, forse a causa della mia voce tremante. È una situazione così surreale, sognata ma anche impossibile, eppure sta succedendo davanti a me.

Alzo lo sguardo per scrutare il volto di Al, è fisso su di me. La bocca sorridente, un gesto fin troppo forzato, non sono l'unica a sudare freddo. È rigido, immobile, perso nei suoi pensieri. Decido di dargli tempo.
L'aria è tesa, come tutto in questo scenario, gli occhi di Al si socchiudono, si sente un brusio nell'atmosfera, è una risata.
Alastor ride, ride sempre più forte, non capisco questa reazione, ma decido di stare in silenzio per ascolare.
Dopo un minuto buono mi guarda con i suoi occhi arzilli, e senza pensarci iniziò ad affermare parole di pietra:
<Ho capito bene, mi ami?>

Rimango leggermente basita alla domanda, voglio dire, te l'ho appena detto. Trovo imbarazzante il doverlo ripetere, preferisco annuire e continuare il mio imbarazzato silenzio.
<Amore, un concetto romantico, una parola che unisce due corpi e due anime in semplicità e passione eterna>
Si ferma facendo una pausa, le sue iridi diventano a fessura.
<Ti trovo intelligente, sveglia, dallo strepitoso intuito, peccato scoprire che sei così sciocca ed imprudente da credere a un concetto simile>.

Cade il silenzio e con lui il mio cuore, mi sento totalente vuota.
Come se mi fosse caduta la terra da sotto i piedi, mi sento sprofondare su me stessa. Percepisco un immenso dolore al petto e un rivolto allo stomaco, la faccia sempre bollente, calda come le mie lacrime. Ora si che mi sento morire, sotterrata nell'abisso.
Prima ancora di accorgemene ricado sulle mie ginocchia, testa bassa e pugni stretti. Sento dei passi allontanarsi man mano, sempre più piccoli e impercettibili.
Mi ha lasciato qui, umiliata e dai sentimenti distrutti, eppure, nonostante tutto questo, non riesco a smettere di amarlo.

Mi rialzo, ma è come se la mia anima fosse rimasta a terra, questa sensazione fa male, l'amore fa male. Non so con quale forza, ma sono riuscita a tornare in camera.
Passo una mano sulla mensola scorrendo il dito fino al mio libro preferito, sì, quello con cui più o meno tutto era iniziato. Lo apro e comincio a leggere le prime pagine, questa storia è davvero triste inizialmente, la famiglia di quest'uomo è stata davvero pessima.

"Amatevi e rispettatevi finchè morte non vi separi; così aveva detto il prete davanti ai bei fiori che ornavano la chiesa in quel caldo giorno d'estate. Mia madre sorrideva così tanto quel giorno, credeva che quelle parole valessero davvero fino alla morte, aveva quelli che vengono definiti gli occhi della speranza: luccicanti e brillanti. Oh, tale bellezza rovinata da sogni distrutti, speranze infrante da un pugno di sangue. I lividi della vita, meglio, dell'amore, sono visibili sul suo corpo piangente. Chissà se lei lo ha mai sentito parlare e non urlare. Questo non posso saperlo, ma un giorno l'ho sentita supplicare alla luna:<Ti prego Dio fammi tornare indietro nel tempo, fammi cancellare questa mia scelta fatale che solo nell'odio e nella violenza mi ha trascinato>."

Un gentleman demoniaco ~(Alastor x Reader)~Where stories live. Discover now