Seventeen

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Harry Pov:

Ma chi era quel ragazzo dagli occhi di ghiaccio?

Mi girai lentamente su un fianco, il dolore era alle stelle.

Mi faceva male la costola, però sentivo il bisogno di girarmi. Ero stanco di guardare il soffitto, volevo guardare il cielo dalla finestra. In cielo cerano tantissime stelle.

Una era più grande delle altre.

Luccicava, dirigeva le altre con i suoi movimenti.

Distolsi lo sguardo dal cielo e dalla porta entrarono il Dottor Malik e il Dottor Payne.

Il Dottor Malik era magnifico, mi piace il suo colore della pelle.

Era così misterioso, rispetto al Dottor Payne che era un libro aperto.

Da quando sono entrati, sento una certa affinità trai i due.

Liam: Ciao Harry, come va?
Harry: Sento un forte dolore al fianco e ho tanta sete.
Liam: Arrivo subito, vado a chiamare un infermiere.

Liam esce dalla stanza.

Zayn: Allora Harry, ti fa male qualcos'altro?
Harry: No no.
Zayn: Hai un viso pensieroso, qualcosa non va?

Che faccio, lo dico o non lo dico?

Glielo chiedo?

Zayn: Harry?
Harry: Tutto ok. Vorrei che ci fosse mia sorella qui. Aspetterò domani mattina, vorrei che mi portasse la chitarra e il mio blocchetto.
Zayn: Va bene, alle sette la chiamerò e gli dirò di porte tutto.
Liam: Ancora non arriva Chris. Dopo lo chiamo.
Zayn: Ancora è rimasto bloccato per via delle neve. Lo sai lui non abita in città.
Liam: Ok, Harry tieni.
Harry: Grazie mille.

Aspettavo con ansia il mio blocchetto, devo scrivere assolutamente.
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Louis Pov:

Girai l'angolo e mi ritrovai faccia a faccia con un infermiere.

Infermiere: Mi scusi mi può dire il suo nome?
Louis: Ehm
Infermiere: Lei non è di terapia intensiva. Aspetti, ma lei è il Dottor Tomlinson. Che ci fa qui, lei dovrebbe stare in pronto soccorso.
Louis: Non far scattare l'allarme, ti prego
Infermiere: Lo devo fare.
Louis: Ti prego, avevo bisogno di camminare. Le mie gambe non ce la facevano più a stare stesse in quel letto scomodo.
Infermiere: Va bene, però la devo accompagnare. Dirò a Corden, che ero di passaggio li e mi hai chiesto di accompagnati in mensa per mangiare qualcosa, ok?
Louis: Ok, grazie

Ci avviamo verso l'ascensore e sentii la voce di Liam.

Louis: Corri corri
Infermiere: Perché?
Louis: Ora corri cazzo

Per fortuna l'ascensore era già aperta.

Schiacciai il pulsante in tempo, prima che Liam ci vedesse.

Infermiere: Perché era li?
Louis: Non lo so
Infermiere: Deve dirmelo, se no dirò tutto a Corden. Perché stava scappando dal Dottor Payne?
Louis: Perché lui stava visitando una persona speciale per me.
Infermiere: Il ragazzo dal cuore di ferro?
Louis: Si.
Infermiere: Capisco. Lo tiene a cuore, perché è il primo paziente che ha operato?
Louis: Per la sua melodia. Una delle melodie più incantevoli che io abbia mai sentito. Ho ascoltato varie opere come quelle di Beethoven, Verdi, Puccini ma nessuno, ripeto nessuna è superiore a quella del suo cuore di ferro.
Infermiere: Beh Louis, ogni volta che vorrai vederlo mandami un messaggio. Ora sai a che ora ho il turno. Ti coprirò io con i dottori.
Louis: Grazie mille.

Si aprirono le porte e trovammo Eleanor.

Eleanor: Che ci fa lui qui?
Infermiere: Siamo andati in mensa.
Eleanor: Allora perché venite dal quarto piano?
Infermiere: Ho riportato le chiavi su. Deve sapere che a questora al pronto soccorso, arrivano tutti i carcerati e da regolamento gli infermieri non devono portare con se le chiavi.
Eleanor:  Ok, ora riportalo a letto.
Infermiere: Va bene, a più tardi Dottoressa Calder.

La saluto con la mano, ma gira la testa.

Era fredda.

Era arrabbiata nera con me.

Mi porto in stanza e mi lasciò li.

Mancavano poche ore all'arrivo di mia madre. Lei, sicuramente, si vergognerà di me. In me, rivedrà mio padre. Quello morto per droga, dove ci stava per rimare secca anche lei.

Mi sento un lurido, che ha tradito la fiducia della madre.

Sentii il sonno arrivare e chiudi lentamente gli occhi.

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Johanna Pov:

Ero appena arrivata a Doncaster.

Mark: Johanna tutto ok?
Johanna: si si
Mark: Jey lo so che non ti senti pronta a parlarli.
Johanna: Mark ma devo farlo, non voglio che mio figlio continui come ha fatto  il padre. Sto male solo al pensiero che si è fatto. Per fortuna, che cerano Niall e Eleanor se no darebbe morto di overdose. Ho visto un sacco di volte, suo padre Sam, andare in overdose e io, ogni volta, dovevo prendere la siringa e bucarli il braccio di nuovo per disintossicarlo. Ora prendere la siringa per mio figlio, io io

Scoppiai a piangere.

Preso il telefono e guardai la schermata home.
(Sarebbe la foto del capitolo)

Il mio dolce bambino.

Mark: Oggi restiamo in albergo, magari parliamo prima con i suoi amici e domani parlimo con lui, ok?
Johanna: No, andiamo adesso in ospedale, devo sapere il perché.

Sentivo il bisogno di saperlo, non voglio lasciarlo morire come il padre.

Non voglio commettere lo stesso errore di nuovo, non con lui stavolta.

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Louis e Johanna si parleranno?
Oggi sono 7anni dal concerto di San Siro.
VI AMO,
TPWK

9-1-1: Qual è l'emergenza?  | Larry, ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora