3

842 38 22
                                    

Pov's Louis

Dopo aver percorso il vialetto, finalmente rientrai in casa.
-Ciao mamma-
-Ohh ciao boobear, com'è andata in paese?-
-Come al solito. Mi guardano male per le cose che dico. Inoltre Gaston non mi lascia in pace-
-Mi sembra un bel ragazzo, passami il cacciavite-
Mentre glielo passavo, continuai a parlarle.
-Infatti non è brutto, ma è il suo modo prepotente di ottenere le cose e anche, il suo carattere. Mamma questo villaggio mi sta stretto, le menti sono piccole-
-Tesoro capisco quello che vuoi dire, tu sei in anticipo sui tempi. Non prendi in giro tua madre, che potrebbe diventare la prima inventrice donna. E di questo te ne sono grata, ti prometto che se riesco a far funzionare questo aggeggio, ce ne ritorniamo a Parigi-
-Davvero?-
-Certo. Ora prega che questa cosa funzioni-

Lo caricò e sperammo che non andasse in tilt, come l'ultima volta. Ma per fortuna funzionò. L'oggetto che mia madre aveva inventato, era un carrillon più grande rispetto agli altri. La sua forma era quella di un mulino a vento, quando lo azionavi le pale giravano e la parte sotto si apriva, rivelando due persone ballare.
-MAMMA CE L'HAI FATTA- e l'abbracciai.
-Louis sono così emozionata. Dopo pranzo partirò subito e lo porterò alla fiera-
-Vincerai di sicuro-

Al momento della partenza, fui un po' triste. Volevo molto bene a mia madre, era come un'amica per me.
-Vuoi che ti porti qualcosa al mio ritorno?-
-Vorrei tanto una rosa. Me ne porti sempre una da un tuo viaggio, anche di colori diversi a volte-
-Ok Lou, io sarò di ritorno tra tre giorni. Mi raccomando stai lontano dai guai ahah-
-Ahah te lo prometto, fai buon viaggio-
-Grazie caro-
E infine partì, ero molto fiero di lei.



Pov's Johannah

Ormai era da due ore che stavo viaggiando, insieme al mio cavallo. Quando ad un tratto, ci trovammo davanti ad un bivio.
-Dai andiamo di qua, sono sicura che questa è una scorciatoia-
Questo sentiero era strano, faceva freddo e in più c'era la neve. La neve a luglio.

Sentii degli ululati e in breve tempo, sbucarono fuori dei lupi. Subito diedi l'ordine al cavallo, di correre velocemente. Durante la corsa però, ci imbattemmo in una radice, che ci fece cadere. Philip, il cavallo, continuò la sua fuga, mentre io rimasi a piedi.
Non persi tempo e corsi finchè non vidi un cancello, entrai e lo chiusi.

Quando mi girai, i miei occhi si imbatterono in un castello.

Quando mi girai, i miei occhi si imbatterono in un castello

¡Ay! Esta imagen no sigue nuestras pautas de contenido. Para continuar la publicación, intente quitarla o subir otra.













Nota autrice

L'edificio che vedete qui sopra, è il castello di Pales, in Romania. Venne eretto come residenza reale, tra il 1873 e il 1914. La sua inaugurazione avvenne nel 1883.

Oggi, 19 luglio, è l'anniversario della morte di Borsellino. È stato un magistrato italiano, vittima di Cosa nostra nella strage di via D'Amelio, assieme ai cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

"È bello morire per ciò in cui si crede, chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura, muore una volta sola"




"Non ho mai chiesto di occuparmi di mafia. Ci sono entrato per caso. E poi ci sono rimasto per un problema morale. La gente mi moriva attorno."





"Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene."





"A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l'esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato."


Paolo Emanuele Borsellino (19 gennaio 1940 - 19 luglio 1992)

The boy and the beast (larry stylinson, Mpreg)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora