15

364 13 0
                                    

Ci avviciniamo al recinto con le magliette sul naso per ripararci un po' dal tanfo. Uno stallone si avvicina sguazzando nel letame e nitrisce con rabbia. Scopre i denti, appuntiti come quelli di un orso

Percy: "ciao" -prova a parlargli col pensiero -"puliremo le stalle. Non è fantastico?"

Cavallo: "si" -risponde -"venite dentro. Che fame! I mezzosangue sono buoni!"

Percy: "ma noi siamo i figli di Poseidone" -protesta -"il dio che ha creato i cavalli"

Cavallo: "si!" -conferma con entusiasmo -"anche Poseidone può entrare! Vi mangeremo tutti e tre! Frutti di mare!"

Cavalli: "frutti di mare!" -ripetono in coro gli altri cavalli, sguazzando in mezzo al campo

Le mosche ronzano ovunque e il caldo non contribuisce molto a migliorare il fetore, ci allontaniamo qualche metro dai cavalli e Percy mi guarda sconsolato

Percy: qualche idea? Mi ricordo che Ercole c'era riuscito incanalando un fiume nelle stalle, ripulendole in un istante ma il fiume è ai piedi della collina. Troppo lontano per me

Io: io potrei anche farcela a ripulire tutto con il fiume ma... vorrei evitare di inquinarlo

Vedo Percy raccogliere un badile arrugginito e provare a spalarne un po' lungo il perimetro del recinto

Percy: fantastico. Altri quattro miliardi di badilate ed è fatta -commenta ironico guardando poi il sole che sta già calando. Abbiamo poche ore al massimo

Io: beh... Gerione non ha detto se vuole i cavalli vivi o morti, se li uccidiamo sarà più semplice -provo ma lui mi scocca un'occhiataccia ed io alzo le mani -era solo un'idea

Percy: il fiume è la nostra unica speranza. Proviamo a scendere sulla riva -sospiro e annuisco, insieme imbocchiamo la discesa

A metri di distanza posso avvertire una presenza non umana, arrabbiata e impaurita al tempo stesso, che ci sta aspettando, infatti quando arriviamo troviamo una ragazza ad aspettarci. Indossa un paio di jeans e una maglietta verde, e i suoi lunghi capelli castani sono intrecciati con fili d'erba. Ha un'espressione severa sul viso e le braccia incrociate

Naiade: oh, no. Non lo farete -ci intima e mio fratello la guarda stupito

Percy: sei una naiade? -lei alza gli occhi al cielo

Naiade: ma certo!

Percy: però parli la nostra lingua. E sei fuori dall'acqua

Naiade: perché, pensavi che non fossimo capaci di comportarci come esseri umani, se lo vogliamo?

Percy: senti, siamo solo venuti a chiederti se...

Naiade: so chi siete -lo ferma lei -e so che cosa volete. E la risposta è no! Non permetterò che il mio fiume venga di nuovo usato per pulire quelle stalle ripugnanti

Percy: ma...

Naiade: oh, risparmia il fiato, ragazzo. Voi semidei dell'oceano vi credete sempre mooolto più importanti di un piccolo fiume, vero? Be', sappiate che questa naiade non ha nessuna intenzione di farsi comandare a bacchetta solo perché il vostro paparino si chiama Poseidone. Questo è territorio d'acqua dolce, signorini

Naiade: l'ultimo che mi ha chiesto un favore del genere, e per inciso era molto più bello di te, è riuscito a convincermi ed è stato il più grosso errore della mia vita! Hai la più pallida idea degli effetti di tutto quel letame sul mio ecosistema? Ti sembro un impianto di riciclaggio dell'acqua, per caso? I miei pesci moriranno. Ci metterò un'eternità a purificare le mie piante. Starò male per anni. NO, GRAZIE!

Io sono la figlia prediletta {Libro 2}Where stories live. Discover now