Sunny day

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Ansimi e piccoli gemiti riempiono il piccolo cubicolo adibito a bagno per quel evento dove io e il mio partner ci trovavamo in quel momento.

"Cosa ti avevo detto sul non provarci con Hyunjin, eh?!"

Sento la sua mano stringersi ancora di più intorno al mio collo, poco più giù della mandibola, il suo viso che sfiorava in modo così gentile e allo stesso tempo sensuale la pelle del mio petto, piccole scosse di freddo passarono per la schiena in quel modo che amavo così tanto, così tanto da impazzire.

"Jisung, rispondi immediatamente se vuoi tornare di la sulle tue gambe"

Quella frase sibilata tra i suoi denti stretti dalla gelosia mi risvegliarono da uno stato di trash in cui avrei preferito rimanere, ma le stay ci aspettavano per lo spettacolo finale con una collaborazione a sorpresa con gli Ateez, nostri fidati amici.

"Mh-min, goh-gola"

Alla mia richiesta affannosa sento la sua mano lasciare pian piano la presa, finora saldissima, sul mio collo, mentre un sorriso si fa spazio sul mio volto.

"MinMin, sai che non ti tradirei mai con quell'albero parlante di Hyunjin, preferisco mille volte di più essere amato e amare un gattino molto irritabile"

La mia voce lascia la mia bocca con un suono molto rauco, ma ci sono ormai abituato, il mio caro micino ama il mio collo, o meglio, la sua mano ama molto il mio collo.

"Tsk, copriti i segni, mettiti in sesto e torna di là, dopo ti porto a prendere una pizza in quella nuova pizzeria di cui parlavi a colazione"

Minho abbassò il tono della sua voce quasi ad un sussurro mentre mi avvisava dei piani per stasera. Una risatina lasciò le mie labbra prima che si posassero sulle sue in bacio fin troppo puro secondo un qualcuno che decise di salutarmi con una pacca sul sedere prima di fuggire fuori dal bagno.

Poche ore più tardi riuscimmo finalmente a liberarci per andare a mangiare, ma, ci fu un piccolo, piccolissimo, cambio di programma, tutti, e dico tutti, si unirono alla nostra ex serata romantica.
Piccoli sbuffi lasciarono la mia bocca per tutta la serata ogni qualvolta qualcuno mi faceva notare il mancato appuntamento con il mio ragazzo "segreto", per una volta che voleva fare il romantico.
Verso la fine della serata, ormai arreso all'idea del non poter fare più nulla con Minho, mi appoggiai con il mento sopra la mano sinistra, come se fosse un appoggino su misura per esso, mentre con la mano libera sollevavo il bicchiere pieno di un qualche liquido alcolico fino alla mia bocca.

"Ragazzi, è ora di tornare, Il nostro manager mi ha appena avvisato di un impegno improvviso per domani mattina sul tardi."

La voce dolce di Chan fa scattare me e il resto dei miei compagni in piedi, anche se un po' alticci.
Un po' a fatica tornammo tutti in macchina verso i nostri dormitori.
Minho ancora non mi degnava di uno sguardo dall'inizio della serata e la mia tristezza veniva pian piano alimentare dall'alcol che iniziava a circolare nel corpo, non finirà bene, me lo sento.

"Ji, vieni qui, io e Changbin dobbiamo parlarti di un nuovo pezzo extraforte"

Sbuffando mi dirigo verso i miei amici, Chan e Changbin, per parlare del nuovo pezzo e anche di quelli già esistenti ma mai pubblicati.

Arrivati ai parcheggi dei dormitori scendemmo tutti per dirigerci agli ascensori quando mi sentì prendere per le spalle.

"Hannie, seguimi nell'altro ascensore"

Quel piccolo sussurro vicino il mio orecchio sinistro mi fece dimenticare tutte le cose negative di quella giornata. Annuì con la testa mentre un sorriso iniziò a formarsi sul mio viso.

"Ragazzi, voglio mostrare una cosa importante ad Han-ah prima di domani, quindi voi andate pure, noi andiamo in terrazza"

La richiesta di Minho non fece insospettire nessuno dei presenti, molto probabilmente anche perché erano molto alticci.
Prendemmo così l'ascensore e salutati gli altri arrivammo all'ultimo piano, ma prima di scendere Minho avvolse le sue braccia intorno alla mia vita da dietro appoggiandosi con il mento sopra la mia spalla destra.

"Sai Ji, oggi ti avevo promesso una cosetta romantica solo tra noi due, così visto che il piano A non è andato in porto mi son fatto aiutare da qualcuno per il piano B."

La sua voce, la sua bocca, fin troppo vicina alla mia pelle mi fece venire gli amati e ricercati brividi di piacere, la pelle d'oca che prendeva il sopravvento sui miei arti superiori e inferiori.
Le gelatine che presero il posto delle mie gambe.

"Minho... non dovevi baby"

"Beh, io volevo"

Un ghigno, che sentì sulla pelle della mia scapola, si formò sulle due labbra mentre mi guidava verso il centro della terrazza.

"E... 3... 2... 1..."

I miei occhi si spalancarono alla viste di mille luci colorate che si muovevano libere su per il cielo, forti rumori infastidirono le mie orecchie senza impedire ad essere, però, di sentire ciò che il mio amato stava sussurrando accanto ad esse.

"Buon anniversario amore mio."

Lacrime calde lasciarono i miei occhi prima che mi girassi di scatto nella sua stretta per baciare quelle sue labbra dolcissime.
Labbra che, da questo momento, sono mie da ben due anni, e magari fino alla fine dei nostri giorni.

"Ti amo"

Un breve ma significativa frase, una frase con un peso enorme, e che quella notte venne ripetuta così tante volte che i due ragazzi pensarono quasi di averne dimenticato il suo significato.

Sunny day - MinsungWo Geschichten leben. Entdecke jetzt