~2. Non saranno i chilometri a dividermi da te~

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Non sarebbero stati mille e cinquecento chilometri a fermarla da quello che, ormai, stava progettando da più di un mese.

Quando Hermione Granger si metteva qualcosa in testa era difficile farle cambiare idea, soprattutto se essa riguardava la sua ragazza con cui stava insieme da ben due anni e che, pur troppo, non vedeva da uno.

Il solo pensiero di come si fossero conosciute le faceva ridere. In fondo cadere addosso ad una turista in spiaggia, è molto esilarante. Certo per chi vede, per le dirette interessate era stato super imbarazzante. Poi ripensandoci, però, avrebbero riso come matte.

Hermione aveva contato all'incirca nove stati a separarla dalla sua dolce metà che, per l'appunto, la stava chiamando proprio nel momento in cui stava preparando la valigia per il giorno dopo.

Prese il cellulare, che aveva abbandonato sul letto, e rispose alla chiamata.

-Ciao, piccola.- si sentì dire dalla parte opposta della cornetta.

-Ciao, Pans!- rispose la riccia, sorridendo a trentadue denti.

Si erano sentite solo la sera prima, ma dio, era come non sentirla da mesi. Le manca terribilmente giorno e notte.

-Mi manchi...- le disse, trattenendo a stento un respiro tremulo.

-Mi manchi anche tu, Herm. Ma ehi, ci vedremo presto, no? I tuoi esami finiranno tra quattro mesi e finalmente potrò abbracciarti di nuovo!- la rassicurò la sua ragazza con tono allegro, aspettando, impazientemente, che quei mesi passassero il più in fretta possibile.

Hermione si morse il labbro inferiore.

-Non vedo l'ora di risentire il tuo odore.-

Hermione non poteva vederla, ma sapeva perfettamente che il sorriso più bello e luminoso che avesse visto in vita sua si era appena formato sul bel volto della ragazza, dall'altra parte della linea.

-Ok, non finiamo nello sdolcinato se no poi non ne usciamo più!- scherzò Pansy, già sapendo come sarebbe andata a finire la conversazione se l'avessero tirata ancora sulla mancanza.

-Dimmi un po', che fa la mia bellissima ragazza nella stupenda e soleggiata Miami?-

Hermione continuò a torturarsi ancora un po' il labbro inferiore.

-Niente di che, leggevo...- rispose vaga, guardando la valigia appoggiata sul piccolo divano che aveva nella sua camera.

-Ovviamente.- rispose scherzosa Pansy.

-Tu invece? Come va con il lavoro?-

-Non mi lamento, lavorare in un bar non è il massimo, ma si può fare.-

La sua ragazza lavora in un noto bar di Bremerton. Dopo la laurea in giurisprudenza aveva deciso di staccare un po' con le miliardi di leggi e paroloni giuridici e di dedicarsi a qualcos'altro. In realtà Hermione aveva il sospetto che non fosse riuscita a trovare lavoro.

La riccia, invece, essendo un anno più piccola, stava frequentando l'ultimo anno di college e avrebbe dovuto dare i suoi esami tra quattro mesi o almeno era questo quello che aveva raccontato alla sua fidanzata. Fortunatamente, ma soprattutto con pazienza, tenacia, fatica e studio, molto studio, era riuscita a finire gli esami con mesi di anticipo, lasciando a bocca aperta insegnati e compagni di corso. Si era laureata con i massimi voti.

-Ci sentiamo domani piccola, notte.- le disse Pansy dopo ben tre ore di chiamata. No che Hermione non ne fosse felice, ma aveva un terribile problema. Il suo volo partiva alle cinque del mattino, cioè esattamente tra sei ore, e lei non aveva ancora finito di fare la valigia. Si maledì almeno un miliardo di volte nella sua testa per non averla fatta giorni prima.

~One Shot: Fiori di Loto~Donde viven las historias. Descúbrelo ahora