girare l'Europa facendo quello che più ami è fighissimo, non ho di chè lamentarmi, se non fosse per i continui litigi con il mio migliore amico
"Vic non stai stressata solo te, lo siamo tutti"
mi ha appena chiuso la porta della sua stanza in faccia dopo una mezza sfuriata,
perché? Perché sono andata a lamentarmi con lui di quanto già mi manchi l'Italia e di quanto sia stanca di un'intervista dopo l'altra, senza un attimo di tregua

non posso lamentarmi, cazzo ho vinto l'Eurovision quest'anno eppure non mi sono mai sentita così frustrata,
credo che sia perché sta succedendo tutto così in fretta e ho appena ventun'anni...
A volte vorrei tanto somigliare ad Ethan, continua a sembrare la tranquillità fatta persona anche in certi casi

e invece io sono Victoria, che guarda caso quando sta così vuole sfogarsi solo con una certa persona, ancora più pazza di lei

io e Dam siamo tanto simili ed entrambi tendiamo a perdere il controllo facilmente, solo che per lui è più facile evitare di darlo a vedere in pubblico, mentre io evito di alzare la voce con chiunque e mi chiudo semplicemente in camera a fare i chilometri avanti e indietro
"sister"
Nica mi ha richiamato finalmente dopo mezz'ora
"scusa ero fuori con il telefono scarico"
"vaffanculo"
mi esprimo liberamente dal letto della mia camera d'albergo in cui mi sono appena tuffata
"oh calmina!! Che c'hai?!"
"mi servivi, siamo a miglia di distanza e non ti posso nemmeno sentire in quei pochi minuti liberi che ho al giorno"
dall'altra parte per un attimo c'è silenzio, poi mia sorella riprende la parola
"mamma mia scusa... E guarda che mi manchi anche tu"
il mio respiro si calma un minimo
"Veronica non ce la faccio più; lo so che non dovrei lamentarmi perché sono molto fortunata e che na cifra di persone vorrebbero essere al mio posto ma-"
non riesco a trattenere un mega sbuffo
"vabbè rilassati, hai parlato con Damiano?"
"subito dopo aver tentato di parlare co' te, ma non è stata na buona idea perché lui sta peggio di me"
"e che novità è Vic? Me lo immaginavo,
però dovreste essere insieme a sfogà l'ansia, non in stanze
separate"
come abbiamo sempre fatto,
dai tempi della scuola,
prima dei concerti pe strada,
prima dell'audizione ad XFactor,
prima di ogni tappa del tour, prima di Sanremo...
"oggi è un caso particolare, prima c'ho avuto quasi paura che mi tirasse na sberla tanto era nervoso"
"certo e io sono Angelina Jolie"
un'altro sbuffo più sonoro del primo esce dalla mia bocca
"Vic vado mi chiama papà"
"salutamelo"
dico col broncio
(mi manca tanto il mio papi)
"sisi tranquilla e godito il tuo SOGNO CHE ADESSO È REALE sister, non sprecarlo così"
"ciao sorelli' "
lascio cadere il cellulare sul letto

cosa c'è di male, anche chi sta vivendo il proprio sogno può avere un momento d'angoscia, o no?

So' da ricovero

"Dam"
come una furia mi alzo dal letto, perdo anche l'equilibrio e mi precipito nel corridoio, correndo verso la sua stanza

questi sono quei momenti in cui arrivo a prenderlo per il culo perché mi dedichi un po' di tempo e sia premuroso con me,
busso forte alla sua porta e contemporaneamente gli scrivo un messaggio

bugie innocenti che non fanno male a nessuno,

ho bisogno di Dam
"mi sento male ti prego apri"
neanche il tempo di digitarlo che il bonazzo del mio frontman è sulla porta a squadrarmi da capo a piedi
"mi prendi tu per favore"
simulo un giramento di testa e mi ritrovo immediatamente il suo braccio sotto le gambe
"tranquilla respira"
ogni volta che mi prende in braccio vorrei che non finisse mai,
mi sento così bene con la testa sulla sua spalla e i suoi baci sulla fronte

e invece cinque secondi dopo mi deposita delicatamente sul suo letto
"ti passo l'acqua"
annuisco con la testa e lo guardo sedersi accanto a me

dopo due sorsi inizia ad accarezzarmi con dolcezza i capelli e le guance
"va meglio?"
"ora si, credo che sia stata l'ansia"
"e io come uno stronzo contribuisco"
lo guardo con tono interrogativo continuando a godermi le sue carezze
"non dovevo trattarti in quel modo, certe volte me dimentico che hai sofferto di attacchi di panico"
"Dam non ho avuto un attacco di panico"
"si ma c'eri quasi, guarda qua"
"siamo tutti in tensione c'hai ragione tu ed è giusto che la sfoghi come te pare, anche litigando con me, sennò che cavolo di migliore amica sono"
Damiano sorride e mi da un bacio sulla fronte
"ti sdrai un po' qua vicino a me"
fa come gli ho chiesto e in più mi stringe a se con un braccio

una volta non avrei mai pensato che i miei attacchi di panico mi sarebbero potuti tornare utili,
se così si può dire

"mi sento come te"
"mmh?"
"no dico ti capisco, anch'io sono stanco e vorrei na pausa ma poi mi pento di pensarlo perché è impressionante quello che stiamo a vive "
"facciamo una cosa Dam,
oggi ce ne stiamo qui tutta la sera non facciamo un cavolo"
le sue labbra si allungano in un sorriso mezzo insterico
"abbiamo un'intervista stasera Vic"
me n'ero dimenticata,
mi giro verso di lui
"ma cosa ridi c'è da piangere"
e alla vista della mia espressione mi da un altro bacio,
stavolta sulla guancia

tempo fa io e Dam abbiamo fatto qualcosa che va decisamente al di là dell'amicizia: stavamo di merda entrambi per delle storie appena finite male e ci siamo ritrovato soli nel suo garage, dopo le prove
"oggi dov'eri Vic? Hai suonato demmerda"
quella frase mi aveva innervosito non poco, perché al contrario di lui sono sempre stata brava a nascondere i miei stati d'animo
"senti lo so! Me ne sono accorta, ma non c'ho proprio testa di litiga' co te oggi"
una lacrima era sfuggita al mio controllo e Dam se n'era ovviamente accorto mentre velocemente raccoglievo le mie cose per andarmene
"oh calmate scusa, sai com'è, è mio dovere dirti quando sbagli"
mi afferra per un braccio per trattenermi e nel frattempo la sua espressione beffarda da so tutto io, mi fa accennare un sorriso
"nnamo Vic che c'è?"
"Dam per favore lasciami anda' "
la sua presa sul mio braccio era più stretta di prima
"aoh e dai fidati di me"
quando ha puntato i sui splendidi occhi nocciola nei miei non sono riuscita a mantenere più nessuna cacchio di barriera,
mi sono tuffata tra le sue braccia, lasciando che mi stringesse e mi accarezzasse la testa
"che cos'hai me lo dici?"
la mia voce era pari a un sussurro
"Greg m'ha mollata"
mi solleva delicatamente la testa per potermi guardare di nuovo negli occhi contornati dalle sopracciglia corrugate
"si... Con un cazzo di messaggio stamattina"
la mia testa era tornata veloce sulla sua spalla, dove a questo punto tutto le lacrime che avevo trattenuto si stavano rigettando
"che stronzo piccole' "
a quel punto Dam mi aveva avvolto le gambe con le braccia e portato sul divano
dove si era seduto accanto a me per asciugarmi il viso con le mani,
avevo adorato quel momento, nonostante lo stato in cui mi trovavo
"perchè t'interessa tanto di sto coglione, ci sei stata cinque mesi"
"e ci sarei stata ancora se non m'avesse lasciata"
il mio sguardo era caduto sugli anelli che le mie dita stavano torturando
"Dam è stata la mia prima volta"
lo sguardo del mio migliore amico diventa di ghiaccio
"è stato bello, io mi fidavo di lui"
la sua mano aveva afferrato la mia e a quel punto anche la sua irritazione era venuta fuori
"guarda che se vuoi te lo cerco e gli spacco la faccia eh"
mi scoppia una mezza risata
"non credo che mi farebbe stare meglio"
"ma farebbe stare meglio me, c'ho na voglia di sfogarmi con qualcuno che non hai idea"
il mio sguardo, a quel punto fitto, si era alzato verso di lui per saperne di più
"non sto messo bene manco io Vic"
si era lasciato scivolare con la schiena sul divano, per lasciar penzolare la testa dall'altra parte
"problemi con Ginevra?"
al suo sollevare la testa avevo notato i suoi occhi, tutt'a un tratto così lucidi da spingermi subito a riabbracciarlo

a quel punto non ho mai capito cosa gli fosse preso;
la rabbia, la tristezza, follia pura non lo so,
fatto sta che se ne esce con un "ti va ti consolarci a vicenda Vi?"
di scatto si è alzato, ha abbassato tutte le tende ed è tornato verso di me
"è chiaro che è solo te ti va"
in quel momento non ci ho capito niente,
lo fissavo quasi spaventata
"vuoi farlo con me?"
come se non bastasse a quel punto si era levato la maglia
"che dici?"

in quel momento sono impazzita,
ho afferraro il suo viso tra le mani e l'ho baciato,
un bacio splendido, sempre più passionale,
in un attimo ci siamo ritrovati in intimo su quello scomodo divano, e quello che è successo dopo... Dio è stato splendido

e nel contempo così sbagliato

Fear for... YouWhere stories live. Discover now