6. What's happening?

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{ Harry POV }

Sbadigliai per l'ennesima volta nell'arco di un'ora.
Ero spaparanzato su una delle poltrone della sala d'attesa della sede del giornale di turno, del qualche non ricordavo il nome -non che me ne fottesse chissà cosa- che pretendeva una stupida intervista.
Eravamo a Lussemburgo cazzo.
A Lussemburgo.
Ed eravamo in una fottuta Redazione Giornalistica per una fottuta intervista di merda.
Sì, ero incazzato nero perchè avevo tutt'altro per la testa e voglia di fare tutto tranne questo.

Da quando la nostra band aveva riscosso il successo pauroso di cui potevamo vantarci, la mia vita era cambiata radicalmente, completamente in ogni suo aspetto.
Non potevo più uscire a mio piacimento, non potevo più indossare ciò che preferivo, nè tantomeno frequentare chi volevo.
Non ero più nessuno. Per Paul e tutti coloro che gli stavano dietro non eravamo altro che oggetti dell'enorme mercato del mondo corrotto in cui ci ritroviamo.

"I fan non approverebbero." Questa era la tipica frase che sentivo uscire dalla bocca di Paul minimo dieci volte al giorno.
Le fan invece lo farebbero.
Le fan approverebbero perchè loro ci amano per come siamo. Loro ci hanno amati dal primo momento, dall'inizio. Da quando abbiamo fatto la nostra prima audizione, dal nostro primo pezzo insieme, dal nostro primo album, dal nostro primo concerto. Loro hanno sempre amato ogni parte di noi così per com'era, accettando il mio ego smisurato, la timidezza di Liam, la vanità di Zayn, l'ironia continua di Niall, la lunaticità di Louis, loro ci hanno sempre amati, hanno amato la nostra musica e lo faranno sempre.
Potrei giurarlo su ciò che ho di più caro al mondo.

E invece no, secondo loro neanche le nostre canzoni andavano più bene: troppo monotone e sdolcinate a parer loro.
A breve ci avrebbero costretti a cantare pezzi che non erano neanche nostri, letti, studiati, cantati e incisi senza un minimo di passione, di amore per la musica.
E così, sicuramente, presto o tardi avrebbero segnato la fine dei One Direction.

Mi misi ad osservare Zayn che era intento a sfogliare una rivista di moda maschile. Lo guardai inarcando un sopracciglio.
«Cosa c'è? Lo sai che ho un debole per il vestire bene.» scossi la testa e la lasciai ricadere di peso sullo schienale sbuffando.

Ma che ore erano? E perchè cazzo ancora non ci chiamavano per porre fine a quest'agonia una volta per tutte. «Ma hanno intenzione di farci morire qui dentro?» chiesi continuando a guardare il soffitto. «Sono troppo bello e affascinante per morire di questa morte così squallida.» aggiunsi facendo una smorfia. «E quale sarebbe la tua idea di 'morte ideale'?» chiese Louis che era tutto concentrato a sfilacchiare il tessuto strappato dei suoi jeans. «Mh. Io avrei qualche idea, ma sono tutte abbastanza oscene, quindi ve le risparmierò.» si intromise Zayn continuando a sfogliare la sua rivista.
«Ecco appunto.» Niall lo guardò in cagnesco.

Quei due erano il Paradiso e l'Inferno. La castità e il peccato.
Ma li adoravo entrambi.
«Ma a che ora era fissata l'intervista?» chiese Liam in piedi a scrutare uno dei tanti manifesti appesi per la sala. Io spostai le iridi sul mio orologio da polso e sospirai. «E' già tardi per i miei gusti.» risposi amareggiato. «Questa radio va in onda alle undici spaccate, quindi non penso che ci chiamino prima.» NiallIlSecchione a rapporto. «Allora perchè cazzo ci hanno fatto venire alle nove e mezza?» domandò Louis guardandolo. «Perchè vogliono renderci la vita un inferno di merda.» aggiunsi io. E in quel momento fece il suo ingresso una segretaria in tailleur nero e decollet nere a loro volta, intenta a leggere da una cartellina. «One Direction?»

No, il cast di Grease. Ma senti un po' questa.

Continuava a guardarci da sopra la punta degli occhiali che teneva con una mano sul naso. Pretendeva davvero una risposta?
«Siamo noi.» guardai Liam che si era avvicinato cercando di sbirciare il contenuto della cartellina. La segretaria appuntò qualcosa e alzò nuovamente lo sguardo. «Siete i prossimi, seguitemi.» aveva un accento francese molto marcato, ma il suo inglese era impeccabile.

Don't be afraid {H.S.}Where stories live. Discover now