Capitolo 01

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Era il primo settembre quando arrivai finalmente a New Hope in Pennsylvania, dove si trovava la storica casa in campagna dei miei genitori. Il caldo era asfissiante, nonostante stesse piovendo a dirotto e di tanto in tanto il cielo veniva illuminato per una manciata di secondi da una scarica di lampi.
Non avevo mai guidato per così tanto tempo prima d'ora e di fatti, non appena parcheggiai l'auto fuori casa e misi piede fuori dalla macchina, le mie gambe faticarono a tenere il peso del resto del corpo. Mi tremarono per qualche secondo, così molle da sembrare gelatina, poi riuscirono ad assestarsi e mi ritrovai in piedi al riparo sotto il tettuccio sporgente della casa a guardarmi attorno.

Avevo guidato così tanto, lasciando alle mie spalle una vita che sentivo sempre più lontana. Lo studio nel quale lavoravo, i miei amici d'infanzia, Thelma la cuoca di casa e soprattutto i miei genitori. Beh, forse non mi sarei mai sbarazzata di questi ultimi, ma almeno non vivevano più sotto il mio stesso tetto.
Tutta quella vita cupa faceva ormai parte di un passato che solo io potevo conoscere a fondo, mi sentivo più libera ad ogni kilometro percorso e non vedevo l'ora di dare il via a questo nuovo inizio.

Ah, New Hope, quanto mi sei mancata!
Da piccola era la mia meta preferita per le vacanze: venivamo qui ogni estate dato che nelle vicinanze vivono i miei parenti e la prima cosa che facevo era andare a salutare Banana, il mio pony. Oddio, ora sarà sicuramente cresciuto! Non veniamo qui da molto tempo e solitamente mia zia Sandy se ne prendeva cura durante la nostra assenza.
Dio, mi bastava ricordare questa semplice cosa per farmi sentire più leggera e serena.

E bene sì, ho deciso di stravolgere la mia vita mondana per questo e non posso che esserne più felice. New Hope mi ha sempre trasmesso calma e pace, una pace interiore. Qui ho tutto: i parenti che più amo, la scuderia, il fiume Delaware e la bellissima cittadina di Lambertville. Qui a New Hope non ci si annoia mai, ogni settimana festeggiano qualcosa di nuovo ed io sono fin troppo legata agli animali per vivere ancora lontana da loro. Non è un caso che io abbia deciso di studiare e laurearmi in Medicina Veterinaria.

Tornando a Banana, cominciai a chiedermi come si fosse fatto il mio cavallo che non vedevo da anni ormai. Purtroppo crescendo i miei hanno deciso di venire qui sempre più raramente ed i mille impegni non mi hanno permesso di fare visita alla casa.
Notai che era diversa, forse lo zio Patrick aveva deciso di pittarla nuovamente per non farla sembrare troppo vecchia. Le mura esterne della casa erano adesso colorate di un beige molto chiaro, quasi sembrava essere color panna. Invece, da quel che ricordo, prima era tutta colorata di un marrone scuro e da piccola fingevo che fosse la tana delle streghe. Con questo nuovo look aveva adottato uno stile più accogliente.

Dal tettuccio che riparava il piccolo terrazzino di casa dal sole e dalla pioggia cadevano delle lucine al momento spente, ma riuscii già ad immaginare l'atmosfera una volta calata la sera. Aprii lo sportello anteriore della macchina e tirai fuori la prima valigia, quella con le cose più importanti, per poi raggiungere la porta d'ingresso. Per arrivare a quest'ultima bisognava salire tre scalini di legno e venivi accolto da una simpatica altalena per tre persone sulla sinistra ed un divanetto bianco con due piccole poltroncine del medesimo colore, che andavano ad accerchiare un piccolo tavolino da caffè marrone scuro, sulla destra.

Non appena varcai la porta di casa ed accesi la luce, mille ricordi mi corsero incontro e riuscii a vedere la piccola me che si faceva spazio tra mamma e papà per entrare per prima e salire le scale — cercando di evitare lo scalino rotto — solo per scendere giù aggrappata alla ringhiera. Al tempo quella ringhiera era anch'essa marrone scuro, ora era bianca. Mi scappò una risata, mentre il mio cuore si riempiva piano piano di felicità e mi persi così a guardare quella scalinata, notando che lo zio Patrick aveva aggiustato anche lo scalino rotto. L'ennesimo tuono mi fece sobbalzare e tornare alla realtà, chiusi velocemente la porta e trascinai la valigia fino al salotto, gettandomi a peso morto sul divano.

𝑯𝑶𝑴𝑬𝑺𝑰𝑪𝑲, 𝚣𝚊𝚢𝚗𝚖𝚊𝚕𝚒𝚔Where stories live. Discover now