Risveglio

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Il  risveglio non fu dei più piacevoli, le sembrò come se precipitasse nel vuoto, poi la voce stridula di una donna le trapanò il cervello.

Non faceva altro che gridarle di quanto ingrata fosse, e della sua bontà nell'accoglierla in casa sua, o sarebbe divenuta una donna di malaffare sicuramente.

Di muovere quelle chiappe ossute, preparare la colazione, accudire gli animali e preparare il pranzo.

Irritata tentò di fare mente locale, mentre cercava dei ricordi che in teoria dovevano esserci, ma era difficile con la voce acuta di quella donna nelle orecchie. Fu lei stessa a darle l'imput che le mancava
- Sono la tua unica parente, l'unica al mondo che hai, quale cugina farebbe quello che io ho fatto per te?! Ti sto dando il meglio che una come te possa sperare! -

"Accidenti" pensò "se quello era il meglio, non osava pensare al peggio." Infastidita dal modo con cui la donna sembrava trattarla continuò nelle sue elucubrazioni mentali.

Non conosceva quella donna, eppure le si era risvegliato un violento senso di ostilità verso di lei. Il rancore le si gonfiò nell'animo.

"Che altro vuoi strega bisbetica, che, se ho un altro po' di tempo fra i mille ordini che mi hai impartito, magari ti dono una pinta di sangue ?! Altro che indietro nel tempo, mi sembra di essere nella favola di Cenerentola, o Santo Merlino. Speriamo che arrivi presto il principe azzurro o giuro che la strangolo con le mie stesse mani!"

Cercò di fare più in fretta che poteva, e per un momento le vennero alla mente i racconti di Harry e di quello che viveva a casa di sua zia Petunia, ed una lacrima le le brillò all'angolo dell'occhio, solo ora poteva capire veramente l'amico.

Ed al momento non fece caso al fatto che ricordasse il passato e poco del presente. La realtà del momento assorbiva tutta la sua attenzione.

Altro che indietro nel tempo per salvare il mondo, era arrivata all'inferno e la voce petulante di sua cugina le stava dando il benvenuto.

Inoltre ormai sicura che quello fosse il suo destino, inconsciamente strinse il cuore della catenina che portava al collo.

Ora doveva capire come comportarsi con la cugina.

Era una strega anche lei oppure una babbana? Vivevano dove?

Non ricordava il nome del paesino, ma aprendo le finestre la bruma mattutina portò il classico odore di salsedine, quindi dedusse che erano vicino  al mare.

Andò verso lo specchio dove vi era catino e brocca e si fissò sconcertata, abbassò  gli occhi, fissandosi.

Il petto doveva dire che aveva fatto un salto di qualità, era più pieno del suo.

Anche il suo viso era diverso,aveva lasciato i tratti adolescenziali per quelli più maturi di donna. Ma era un bene o un male?

Si sentiva a disagio, faceva fatica a vedersi in quel nuovo aspetto.

Solo allora cominciò a prendere coscienza della situazione e si rese conto del "pasticcio temporale" combinato dalla giratempo, che non l'aveva perfettamente adattata alla nuova epoca.
Magnifico era nella cacca fino al collo, non aveva sufficienti informazioni sulla se stessa in quella epoca, ma al contrario aveva ogni ricordo di quella da cui arrivava, mentre sarebbe dovuto essere esattamente in contrario. Sospirò tra se, mordicchiandosi le labbra, poi una luce ostinata le si accese nello sguardo, non sapeva bene come, ma come sempre ne sarebbe uscita.
Ecco perché l'anziano confidava in lei o meglio nella sua mente arguta, sapeva che lei non si sarebbe persa d'animo.

E poi forse neanche Silente sapeva come avrebbe realmente funzionato tutta la faccenda, dal momento che lei aveva mantenuto intatti tutti i ricordi dell'altra vita contrariamente alle sue previsioni.

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⏰ Laatst bijgewerkt: Aug 28, 2021 ⏰

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