Gelosia

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Andammo in bagno e vidi Nicola cercare in dei cassetti quando alla fine si avvicinò a me con li stessi oggetti dell'altra volta: disinfettante, bende, forbici e un dischetto. Avvicinò il dischetto con il disinfettante alla ferita quando li fermai il braccio.
<<Fermo!>>, dissi io stringendogli di più il braccio.
<<Che c'è? Hai paura faccia male?>>, chiese alzando lo sguardo verso di me.
Io mi limitai ad annuire per risposta.
<<Sei proprio un bambino tu, non è vero? Se ti fa male stringimi il braccio sinistro ok?>>, disse avvicinandomi il suo braccio.
<<Ok>>, risposi incerto.
Posizionai la mano sul suo braccio e appena posò il disinfettante sulla ferita gli strinsi il braccio.
<<Hey hey! Fai piano!>>, mi lamentai.
<<Scusa>>, rispose.
<<Ma come fa a farti ancora male? Cioè, saranno passati mesi da quella volta no?>>, chiese lui.
Non risposi.
Dopo 5 minuti uscimmo dal bagno e ognuno andò per la propia strada.
<<Allora, stai meglio?>>, chiese allarmata Anna appena entrai nel camerino.
<<Sì sì tranquilla>>, dissi facendo un sorriso innocente.
Guardai a destra verso lo specchio e vidi Cichita incamminarsi verso il portone che portava alla sala principale. Assottigliai lo sguardo.
<<Scusa Anna, devo andare>>, dissi abbracciandola e lasciandola lì confusa.
Uscii anche io dal portone per andare nella sala principale e vidi Cichita e Cico baciarsi. Ridacchiai a tale vista: "mi pare ovvio, sono fidanzati non me ne potrebbe importare di meno, tanto io e Nicola non stiamo manco insieme allora perchè sto così male? Me la sto prendendo per nulla, tanto ognuno fa le proprie scelte no? E io o meglio il mio cuore ha fatto la scelta sbagliata", pensai. Mi avvicinai al bancone di Cico.
<<Hey! Io avrei sete!>>, dissi cercando di attirare l'attenzione dei due. Ma quei due continuavano a mangiarsi le labbra a vicenda.
<<Hey! >>, gridai attirando l'attenzione di Nicola, e forse anche quella di tutti gli altri.
<<Che vuoi?>>, chiese schifata Cichita.
<<Dell'acqua naturale fresca per favore>>, dissi appoggiando i gomiti sul bancone con un sorrisino fastidioso.
<<Che palle>>, bisbigliò Cichita.
<<Tieni>>, disse Cico porgendomi l'acqua.
<< E ora smamma>>, disse Cichita.
<<Sapete, qui è un posto dove si lavora, non dove ci si sbaciucchia>>, dissi io sorseggiando la mia acqua.
<<Fatti i cazzi tuoi merdina>>? rispose Cichita aggressivamente.
<<Stai zitta vacca>>, dissi io di tutta risposta guardandola con aria di sfida. Occhi gialli per invidia.
<<Hai veramente rotto il cazzo sai?>>, disse avvicinandosi a me.
<< Oddio ti ho fatto arrabbiare? Oh che paura>>, dissi alzando gli occhi al cielo.
<<Fatti avanti stronzetta>>, continuai avvicinandomi a lei.
<<Vaffanculo!>>, disse incazzata.
<< Usiamo le parole o vuoi fare a botte? Oh scusa, forse sei così fragile che non sai nemmeno tirare un pugnetto?>>, chiesi io facendo una finta faccia triste.
Lei mi scagliò un pugno diretto verso la faccia ma lo schivai subito. Risi e proprio mentre stavo per prenderle i capelli, staccarle la testa e mangiarla a morsi, Cico ci interruppe, che peccato:
<<Basta voi due!>>, disse Cico dall'altra parte del balcone che stava assistendo alla scena.
<<Ha ragione Stre. Devo andare a prendere il ghiaccio perchè tra poco apre il locale. Però Stre non devi immischiarti così a cazzo tra me e la mia ragazza>>, disse incamminandosi verso una porta dietro il bancone lasciando me e Cichita da soli.
<<Senti frocietto si vede da un miglio che ti piace Cico, però lui è mio e visto che tu sei il fratellino del suo migliore amico se ci vede litigare si allontanerà da entrambi, quindi cerchiamo di andare d'accordo, ok?>>, mi bisbigliò lei all'orecchio.
<<Senti puttanella io so che lo tradisci con altri 10 ragazzi quindi o mi lasci in pace o li dirò tutto perchè io non seguo gli ordini di una puttanella di livello inferiore al mio>>, le bisbigliai io.Alzai lo sguardo per guardarla negli occhi, avevo gli occhi gialli, giallo superbo. Mi allontanai salutandola con la mano con un sorrisino falso. Anche se ero girato riuscivo a percepire la sua rabbia l'avevo proprio fatta incazzare.
<<Hey Stre!>>, mi sentii dire da dietro
<<Lyon che c'è? È successo qualcosa ad Anna?>>, chiesi io girandomi subito prendendolo per le spalle scuotendolo.
<<Calmati Stre non è successo nulla ad Anna>>, disse lui togliendomi le mani dalle sue spalle.
<<Ho bisogno che tu provi a ballare>>, continuò sorridendo.
<<Certo! Arrivo subito>>, risposi io sorridendo dolcemente.
Lyon ridacchiò dandomi un pacca sulla spalla, io gli sorrisi di conseguenza.
<<Bene, adesso devo proprio andare. Tu vai da Anna e chiedile che indumento devi indossare, io intanto vado da Cico a vedere dove sta>>, disse incamminandosi verso il bancone.
<<Io so dove sta!>>, dissi io attirando l'attenzione di Lyon. Lui di scattò si girò.
<< È entrato nella porta dietro il suo bancone per prendere il ghiaccio>>, continuai.
<<Grazie piccoletto>>, disse lui sorridendomi e incamminandosi verso la porta dietro il bancone.
Io, invece, andai da Anna.

letters {strecico}Where stories live. Discover now