diciottesimo

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Sabato 03/10/1987
Claudio

Dal pomeriggio passato in compagnia dei miei amici, tre sono gli outfit prescelti: numero uno, la camicia rossa di mio zio, un paio di pantaloni neri, le converse rosse e giacca sempre nera; numero due, una camicia maniche corte un po' multicolor con jeans, un paio di stivali in stile cowboy rossi e una felpa a caso; e numero tre, stessi jeans del primo, camicia bianca, anfibi e giacca di pelle. Sono indeciso tra il due e il tre quindi chiamo ancora Laura e Giovanni al telefono per chiedere conferma.
"Ragazzi mi sentite?"
"Sì, ci sono" risponde Laura
"Aspe un attimo -dice Giovanni- No mamma! Ti ho detto che lo faccio dopo! -si sente urlare- Ok ragazzi ci sono. Cosa c'è?"
"Sono indeciso" rivelo
"E te pareva, sapevo io che dovevamo trovarne uno solo di outfit"
"Vabbè, i due su cui sono indeciso sono il due e il tre. Vorrei metterli su entrambi"
"Per me il secondo -dice Lau- anche se io avrei preferito il primo, eri così figo
"Io il terzo invece, la giacca di pelle sarebbe fighissima"
"Però così sembrerei un metallaro... e poi ho paura di morire di caldo con la camicia maniche lunghe e la giacca di pelle... mi sa che sceglierò il secondo, mi rispecchia di più ed è più leggero"
"I capelli fatteli come Johnny Depp e per gli orecchini, mettitene un paio di quelli fighi argento, non i soliti anellini che hai su, stai un sacco bene"
"Lo farò, per i capelli mi faccio aiutare da Ambra e siamo a posto. Grazie comunque ragazzi, ora vado a farmi la doccia"
"Ciao, in bocca al lupo per la festa" dice Laura prima di mettere giù
"E ricorda, rimorchia tante ragazze" mi dice come se fosse un mantra
"Contaci -dico alzando gli occhi- ci si vede lunedì"
"Ciao" chiude anche lui la chiamata lasciandomi ai miei pensieri
"Ambra -vado da mia sorella in camera sua- dopo che ho fatto la doccia e mi sono vestito, mi aiuti a fare i capelli di Johnny Depp? Ricordi come me li avevi fatti l'anno scorso a quel diciottesimo? Ecco"
"Mh va bene... cosa ci guadagno?"
"Un abbraccio. Ma tu non ho ancora capito se vieni"
"Ah, della mia classe ci va solo il gruppettino snob e no grazie"
"Va bene, allora dopo i capelli ok?"
"Sì, ora vai a docciarti che sennò poi arrivi in ritardo"
Annuisco per poi dirigermi in doccia pensando alla grandiosa serata d'esordio del mio terzo anno di liceo. Sarà una figata pazzesca... e poi ci sarà Luca, l'essere più figo dell'universo. Sì, sono sicuro che sarà vestito benissimo, anche se lui sta bene con tutto, anche con un sacchetto. Sono troppo emozionato!

Luca
Sono molto fiero di ciò che ho scelto per stasera: pantaloni neri di pelle leggermente aderenti, camicia bianca, un giubbino di jeans e ai piedi anfibi neri. Sì, devo dire che ho fatto una bella scelta e non vedo l'ora di vedere come si sarà vestito Claudio. Chissà se gli piacerà il mio outfit, spero di sì.
Dopo aver fatto la doccia mi sistemo i capelli con un po' di lacca e metto su il profumo di mio fratello, tanto lui non lo usa quasi mai. Per completare il look decido di seguire il mio animo rock e mettere un velo di matita nera sugli occhi. Se devo essere figo lo devo fare per bene. Voglio davvero che Claudio mi noti.

Aspetta. Cosa?

No davvero, che mi sta succedendo? Lui manda segnali confusi, io sono già confuso di mio... è tutto così strano ed insolito e onestamente mi piace, davvero. Non so cosa sia e in realtà ne sono un po' spaventato, ma è come se mi stessi sentendo più a mio agio con lui che in tutto il resto della mia vita. E non solo. Lui mi fa sentire bene con me stesso e questa è una sensazione che non avevo quasi mai provato prima d'ora.
È bellissimo. Tutto è bellissimo. Lui è bellissimo. Aspe, ok è oggettivo che lui sia figo, chiunque non lo negherebbe, ma anche se lo conosco da poco, ultimamente lo vedo sotto una luce diversa. Non lo so. Ok, sono confuso. Manca poco. Guardo l'orologio vedendo che sono le nove meno un quarto, giusto in tempo. Prendo quindi la giacca e, salutando la mia famiglia scendo nel cortile dirigendomi verso un muretto che c'era lì vicino per aspettare Claudio e Stefano. Quest'ultimo arriva per primo con la sua dannatissima Prinz verde. Quanto odio quella macchina. Fosse per me non esisterebbe.
"Bella -mi saluta il mio amico scendendo dalla macchina dopo aver messo le quattro frecce- wow amico, eyeliner? Sul serio?"
"Avevo voglia, secondo me sto bene no?"
"Sì, cioè, sei figo, ti sta bene. Rimorchierai un sacco di ragazze"
"Beh, ricordati invece che tu devi chiedere a Camilla di uscire. Concedile almeno un ballo stasera"
"Mh, forse -dice per poi rivolgere lo sguardo alle mie spalle- amico, quel ragazzo spacca, è il tipo di terza di cui mi parlavi?"
"Cosa?" dico per poi girarmi e vedere Claudio avvicinarsi.
E che spettacolo.
Jeans, stivali rossi alla cowboy e una camicia tutta colorata messa dentro ai pantaloni e aperta sul davanti. Molto nel suo stile. Ma quando si avvicina mi stupisce ancora di più. I capelli, leggermente lunghi, sono stati tirati indietro in stile Johnny Depp, mentre gli occhi verdi sono contornati da una linea di matita nera sfumata nel blu scuro. Inoltre, cosa che non avevo mai notato prima, ha due o tre buchi alle orecchie, e gli orecchini che porta stasera lo fanno sembrare davvero figo. Cioè, non sembrare. Essere. Questo è il verbo adatto. È davvero figo stasera. E la cosa bella è che mi sto sentendo totalmente a mio agio. Almeno per stasera. È una bella sensazione, sì non posso dire ad alta voce ciò che penso, ma anche pensarlo va bene no? Ho letto che da qualche parte che le nostre espressioni facciali inconsapevolmente rispecchiano i nostri pensieri, quindi credo che la mia faccia sia felice? Oppure semplicemente sembro un maniaco... Comunque, i suoi occhi luccicano, sembra davvero felice di venire a questa festa con me. Anzi, è talmente felice che sembra emanare luce propria ed è uno spettacolo per chiunque lo guardi. È talmente bello che quasi... No cosa sto pensando? Non mi piacciono i ragazzi, è certo. Ma Claudio... Ma niente. Non mi piacciono punto.
"Hey" esordisce lui
"Hey ciao, stai davvero bene stasera" gli dico
"Grazie, anche tu!" risponde energicamente sorridendomi. È come se avesse totalmente cambiato personalità e lasciato la maschera del ragazzo timido a casa.
"Io sono Stefano, sono in classe con Luca più o meno da sempre" si presenta il mio migliore amico ridendo e porgendogli la mano
"Claudio, piacere"
"Sei in terza giusto?"
"Sì, nella B del linguistico"
"Deve essere una delle tue prime feste allora"
"Uhm sì, in realtà è la prima vera. Sono venuto alla festa di Halloween dell'anno scorso ma mia sorella è stata male e sono venuto via praticamente subito, quindi sì, diciamo che è la prima vera festa"
"Beh amico, allora ti divertirai da matti!"
"Lo spero" dice ridendo, ma un misto tra l'eccitato e il nervoso, come se avesse quasi paura di incontrare qualcuno.
"Allora, vogliamo andare o vogliamo stare qui con le mani in mano tutta la sera?"
"Mh, sì, anche se sarei volentieri andato a piedi"
"Che c'è che non va? -chiede Claudio totalmente ignaro della mia fobia delle Prinz. E sì, non solo di quelle verdi- Oddio forse ho capito, è quella cosa che mi hai detto l'altro giorno?"
"Diciamo che ti avevo anticipato che ci sarebbe stato un problema"
"E sarebbe questo il problema?" dice indicando la macchina su cui stava salendo Stefano
"Zio, è una macchina, mica un transformer, sali e non fare tante lagne" dice il mio migliore amico levando le quattro frecce e mettendo in moto la macchina
"Hai la fobia delle Prinz?" mi dice mettendosi a ridere ma smettendo subito cercando di fare il comprensivo
"Ecco, lo sapevo -metto la mano sulla fronte- dai saliamo su questa stupida cosa, prima arriviamo, meglio è"
"D'accordo cuor di leone, allacciatevi le cinture, non garantisco la sicurezza"
"Parti e basta" dico annoiato per poi lanciare uno sguardo omicida al ragazzo al volante, il quale parte subito sfrecciando verso la festa con la musica dell'autoradio a tutto volume.

Ecco qui! Spero vi piaccia! Nei prossimi capitoli succederanno cose belle!!
Alice

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