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Alessandra

Arriviamo nel bunker, lei chiude la porta e scoppia a ridere. 


"Pensavi davvero di potermi ingannare?" mi chiede retorica. 
"Ci speravo" dico ridendo sotto i baffi alche lei sguaina la sua spada ed io premo sul cristallo dell'anello che mi ha regalato Leo facendo apparire la mia spada in ferro dello stinge. 


"Pensi davvero di poter battere colei che sta per ribaltare l'Olimpo? Sei solo una povera illusa" mi chiede ridendo ed io annuisco. 
"Ho battuto Ares in persona, che se non ricordi è il Dio della guerra, e tu sarai una passeggiata in confronto" dico e lei, arrabbiata, mi attacca con un fendente che io schivo facilmente. 
"Troppo facile cara" dico per poi attaccarla a mia volta e riesco a colpirla al braccio dove teneva la spada che fa cadere a terra per il dolore ma che riprende subito e mi attacca tentando un altro affondo colpendo però il vuoto. 
"Hai sbagliato di nuovo" dico prendendomi gioco di lei. 
"Te ne pentirai! Quando diventerò la regina del mondo ti farò soffrire come non hai mai sofferto in vita tua!" mi dice cercando di intimidirmi.
"Oh che paura! Aspetta che ora tremo! Non vedi quanto sono spaventata?" le dico in risposta tentando un affondo che ha successo visto che la colpisco al fianco. 

"Non mi batterai così facilmente" mi dice con un tono di sfida.
"Ma sai dire altro? Per gli Dei mi hai fatto venire mal di testa" dico attaccandola di nuovo ma questa volta riesce a schivare il colpo e mi colpisce al braccio. 
"Potresti fare di meglio" dico per poi attaccarla con tutte le energie che ho in corpo iniziando così una serie di fendenti di fila facendola arretrare quasi fino al muro ma inizia a rispondere bene ai miei attacchi e sono di nuovo ad inizio ed accapo. 
"Sei una sciocca! Ti avevo anche offerto un posto sull'Olimpo con me! Potevi diventare una principessa" mi dice ed io rido. 
"Non ho bisogno dell'Olimpo cara ne tantomeno di diventare una principessa" dico per poi attaccarla di nuovo con una mossa che mi ha insegnato Ares che consiste nell'attaccare e nel mentre cercare di fare lo sgambetto all'avversario e funziona visto che la metto a tappeto.
"Mi hai stancata!" dico mentre evoco un mini esercito di zombie così, mentre io apro la porta del bunker, la terranno occupata. 

Il sistema di apertura del bunker è molto complesso ma, grazie alle abilità ereditate da Efesto, riesco ad aprirla facilmente e velocemente ma, mentre stavo per uscire, Rea mi attacca ferendomi alla gamba destra facendomi urlare dal dolore e accasciarmi al suolo. 
"Questa me la paghi vecchia megera!" dico rialzandomi lentamente e attaccandola con più cattiveria di prima e lei arretra spaventata fino ad arrivare alla parete dove le conficco la spada nel petto. 
"Sai che questo non mi ucciderà per sempre? Tornerò prima o poi" dice prima di morire. 
"Speriamo che torni dopo che io sia già morta allora che non ho voglia di sentirti parlare ancora e ancora" dico estraendo la spada e pulendola sui suoi vestiti. Zoppicante esco dal bunker raggiungendo la mia stanza dove ho una scorta di ambrosia. Ne prendo un pò e riesco a muovere meglio la gamba quindi corro, per quanto riesco, ad aiutare i miei amici. 

Appena li trovo vedo che stanno combattendo tutti con più di due mostri l'uno e decido di aiutare prima Will che stava fasciando il braccio di Elijah. 
"Ale!" mi dice Elijah notandomi. 
"Ma salve" dico uccidendo il mostro che stava per attaccarli. Evoco un'esercito di zombie e vedo che Nico stava facendo lo stesso quindi mi avvicino a lui così da 'unire' i nostri poteri. 
"Hey sorellina ma Rea?" mi chiede Nico seduto a terra che cerca di riprendersi dopo aver usato i suoi poteri. 
"Nel tartaro" dico sedendomi vicino a lui stremata. Guardo l'esercito che abbiamo evocato e stanno facendo tutto loro lasciando così il tempo ai nostri amici di respirare. Per rilassarmi chiudo un attimo gli occhi e vedo una scena che avrei preferito non vedere. 

Mi alzo di botta ignorando la testa che mi gira neanche fosse su una giostra girevole e corro verso Leo che stava coprendo le spalle di Will, mi metto davanti a lui, mentre un mostro stava scagliando una freccia, e colpisce me al posto suo. 
"WILL AIUTALA PRIMA CHE MUOIA" urla Leo prendendomi in braccio attirando l'attenzione di tutti i nostri amici. 
"Falla sdraiare" dice indicando un 'lettino' che aveva allestito al momento e Leo mi poggia delicatamente dandomi un bacio sulla fronte. 
"Non morire,  ti prego ho bisogno di te" mi sussurra prima di tornare a combattere. 

Tutti i suoni attorno a me si ovattano, sento solo il sangue pomparmi nelle orecchie e freddo, sento molto freddo. 
"Ho freddo" dico a Will che mi sorride leggermente prima di togliermi la maglia. 
"Lo so Ale, prova a pensare a dopo che starai sotto le coperte al caldo" mi dice mentre mi toglie la freccia dal petto e inizia a tamponare la ferita. Stavo per chiudere gli occhi esausta ma Will mi da dei colpetti sulla guancia destra svegliandomi. 
"Non ti addormentare resta con me o Nico mi ammazzerà" dice ed io ridacchio sentendo un dolore atroce al petto. 
"Non ridere che peggiorerà la situazione" mi dice ed io annuisco cercando di tenere gli occhi aperti ma con scarsi risultati. 
"Ale!Ale! Non addormentarti" mi richiama Will. 
"Parlami, parlami di qualsiasi cosa ma parlami" gli dico e lui annuisce.
"Ehm io da grande vorrei diventare un medico" mi confessa. 
"Mh" gli dico in risposta. 
"Tu invece che vorresti fare?" mi chiede. 
"Non lo so, sono ancora indecisa ma penso che farò matematica al college" gli dico e lui alza un'attimo lo sguardo da quello che stava facendo per guardarmi negli occhi. 
"Matematica? Sei seria?" mi chiede curioso e allo stesso tempo stranito. 
"Mh mh" dico incapace di dire altro. 
"Ho quasi finito resisti okay?" mi dice ed io annuisco sentendo le palpebre farsi sempre più pesanti e chiudo gli occhi nonostante le urla di Will che mi incitavano a restare sveglia.


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You made her shine-Leo ValdezWhere stories live. Discover now