uomo o donna?

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20 luglio 1969.
Una data importante per l'America, ma anche per tutto il mondo, due uomini hanno messo piede sulla superficie del nostro satellite, a cui, i grandi poeti del passato, hanno dedicato  innumerevoli liriche dove la speranza, che in un lontano giorno l'umanità potesse ammirare da molto vicino la superficie della magica e misteriosa luna, non si spegne mai. Ma ora basta parlare di Leopardi e antiquariato vario qui, a New York non si fa che parlare d'altro... sui giornali, sui televisori e su enormi manifesti affissi ovunque "Armstrong e Buzz sono i primi uomini a infilare nella superficie lunare la grande bandiera americana!".

-Io te lo avevo detto che saremmo stati noi americani, il popolo più forte dell'intero globo, a colonizzare la luna!!-

- Be' ecco sinceramente non canterei ancora vittoria quei russi, per non parlare dei cinesi, sono sempre pronti ad attaccare, dobbiamo proteggere il nostro territorio...-

-I russi, i Cinesi...? ahah, quelli ci fanno un baffo a noi americani.-

Vi starete chiedendo chi sono costoro che fanno discorsi così patriottici... ebbene sono il signor joseph lee Thompson e il signor Albert White, e in questo preciso istante sono seduti sulle comode poltrone del rinomato bar "La Bella" uno di quei posti frequentato di giorno da signori di mezza età più vicini alla pensione che ad altro, mentre la sera è un bar dove giovanotti audaci portano i loro amori a divertirsi. Il proprietario è il signor Giorgio Barbera un uomo non tanto bello, ma molto apprezzato dalle signore e signorine di tutta New York per la sua galanteria, ma soprattutto per il suo fisico atletico da italiano che ha dovuto faticare per raggiungere i suoi obbiettivi, nel complesso appare come un uomo tutto d'un pezzo con un alta opinione di sé.

Era un caldo pomeriggio di estate e il bar pululava di ventilatori e ventagli di carta sottile con sopra le copie di famosi quadri di artisti giapponesi che in questo periodo andavano tanto di moda. Il silenzio fu interrotto
dalla campanella della porta di vetro, facendo risvegliare i due uomini più pettegoli di tutta la città, il signor Lee Thompson e il signor White. La porta si aprì seguita da una figura di un uomo alto e snello, ma di corporatura robusta; i due sessantacinquenni poterono costatare solo quello; visto che la figura dell'uomo si trovava contro luce e la luce accecante di luglio impediva di vedere i dettagli dell'uomo.
-Salve.- disse pulendo le suole, degli anfibi che indossava, sul tappetino posto all'ingresso della stanza, -Buongiorno- Ribatte il signor Giorgio Barbera mentre asciugava una tazzina da caffè che aveva appena lavato.
White e Lee erano estremamente incuriositi dall'uomo con i capelli rasati e la divisa: era raro che un poliziotto andasse a prendere il caffè lì al "La bella" di solito gli agenti di polizia erano soliti prendere qualcosa da mangiare o da bere al bar della centrale, era la prima volta che vedevano un poliziotto, munito perfino di cappello con stemma, entrare in quel bar. I due si guardarono negli occhi e aggrottarono la fronte, ma si rimisero a leggere i loro giornali come se niente fosse facendo facce disgustate quando gli occhi si posavano su notizie del tipo "Scandalo. Il giovanissimo cantante britannico David Robert Jones è salito sul palco di un rinomato ristorante a Londra vestito da donna! Dai tavoli degli ospiti del ristorante sono volati una marea di pomodori marci!".
-Mi potrebbe fare un caffè macchiato perfavore ?- disse il giovane agente, a vederlo non poteva avere più di trent'anni.
- ci vuole anche lo zucchero?- chiese Barbera con il suo vocione roco -no grazie ho bisogno di carburante allo stato naturale.- disse il giovane in divisa. Il signor Barbera lo guardò strano, non aveva capito la battuta del poliziotto. Il ragazzo interpretò il viso, non estremamente intelligente, del barista e disse con un respiro profondo - no, grazie non me lo metta lo zucchero nel caffè.-
-si si avevo capito la sua battuta signore.- disse Barbera lievemente stizzito. Il barista si voltò verso la macchina del caffè.
Il silenzio ricadde sulla sala, l'unico rumore percettibile era lo sventolio del ventaglio di una giovane donna seduta, in un tavolino, difronte a quello che doveva essere suo marito.
Ma fu nuovamente interrotto dal suono della campanella della porta di vetro. Questa volta non fu un poliziotto ad entrare nel bar, ma una bellissima ragazza con un caschetto marrone che le copriva parzialmente gli orecchini che indossava. Il signor White e il signor Lee Thompson sgranarono gli occhi che subito si erano posati sul prominente seno della giovane. -B-buon giorno- disse lievemente imbarazzata per tutti gli sguardi che aveva addosso. Barbera, Lee Thompson, White, il giovane seduto difronte alla ragazza con il ventaglio, altri due uomini in giacca e cravatta e il poliziotto dissero in coro -salve signorina!-. Lei sollevò un sopracciglio facendo una faccia sconvolta, e si guardò dritta nella apertura della camicia sbottonata al punto da mostrare le clavicole e un microscopico pezzetto di petto. Sbuffò. -Siamo in un mondo così maschilista...- pensò.
Fece un passo per andare verso il bancone di marmo verde, quando la porta del bar si riaprì di colpo e un uomo, direi più che altro un energumeno grande quanto armadio a quattro ante (si fa per dire), entrò facendo tremare tutti i presenti compresa la ragazza con gli stivali alti fino al ginocchio. -Tu, donna!- tuonò con la voce di un ubriacone, indicando la giovane appena entrata, lei ebbe un sobbalzo, Joseph e Albert tirarono fuori tutto il loro istinto maschile e sprofondarono ancora di più nelle comode poltrone del "La bella" e nascosero le facce dietro i giornali spiegazzati, i due uomini in giacca e cravatta erano così intenti a criticare i giovani d'oggi che non si erano accorti di niente, fu l'audace Giorgio Barbera a dire con voce ferma - cosa vuole da...- non riuscì a finire la frase che l'energumeno disse con voce grossa - Sono rimasto attratto dall'ondeggiare del tuo culo, dolcezza, non ho potuto fare a meno di seguirti, cara!- lei arrossì e indietreggiò verso il bancone, lui di conseguenza barcollando per la quantità di alcool che aveva in corpo le andò in contro. Tutti erano pietrificati perfino l'agente non muoveva un muscolo - qualcuno mi aiuti, cazzo!!- urlò la fanciulla in preda al panico.
Il cervello del poliziotto si riconnesse alla realtà e riportò anche il proprietario a essa, Barbera, con un agile ma non troppo preciso salto, scavalcò il bancone facendo cadere la zuccheriera che si sfacello a terra; i due uomini si guardarono e partirono in direzione dell'energumeno, che ormai era praticamente addosso alla ragazza. Quando il duo si avvicinò all'ubriacone la differenza di altezza e di stazza si notò ancora maggiormente. Il signor Giorgio con i suoi centottantacinque centimetri sembrava uno di quei nani da giardini in terracotta, mentre il poliziotto, che non era più alto di un metro e ottanta, non era più che una formichina per quel gigante. Il poliziotto e il barista con una corsa andarono ad accanirsi sulla montagna che stava per schiacciare la piccola ragazza... 
Ma un solo pugno dell'ubriacone bastò a stenderli, infatti entrambi caddero sul pavimento a pelle d'orso privi di sensi.
L'energumeno ormai era addosso alla giovane terrorizzata, le immobilizzò le braccia dietro la schiena e se l'avvicinò a sé.
La donna cercò di liberarsi dalla possente presa di quella manona, inutilmente. Lui iniziò a fargli pizzicotti su tutto il corpo. Tutti nella sala osservavano la scena immobili e con gli occhi sgranati come Alex del film "Arancia Meccanica" che sarebbe uscito solo 2 anni dopo. Barbera riaprì gli occhi e con una prontezza impressionante saltò in piedi urlando - Vuoi che ti mostri un po' delle mie capacità da combattente?! alcolizzato di merda!- Il maniaco tolse lo sguardo dalla vittima, che ormai era in lacrime per l'impossibilità  di respirare causata dal fatto che l'uomo la stava stritolando, e cominciò a sfidare Giorgio Barbera con gli occhi
sporgenti e arrossati.
Il barista non si fece intimidire da quello sguardo e iniziò, con grandi passi, ad andargli incontro. Il bruto prese la ragazza per il caschetto e con uno strattone la buttò a terra. -Ma ti pare questo il modo di trattare una signora? pervertito!!- gli urlò contro Barbera - Fatti avanti...- gli fece l'altro -Ho una proposta da farti...- continuò il farabutto - se ti dovessi battere mi lascerai fare tutto quello che voglio a quella sgualdrina!- Giorgio lo guardò socchiuse gli occhi castani e disse - Molto bene, ma se ti batterò io tu la lascerai stare.- L'ubriacone fece per aprire la bocca per dire la sua quando...
SCRASHH una bottiglia di birra si schiantò sulla testa pelata dell'ubriacone. L'uomo iniziò a barcollare, barcollare, barcollare e alla fine cadde sul parquet di legno scuro con un tonfo sordo. Chi era stato a lanciare la bottiglia? Sicuramente non il poliziotto che era ancora svenuto per terra e neppure Barbera che era rimasto impalato come un pesce su uno spiedo.
- Ma ti pare il modo, cazzo. Di prenderti certe responsabilità... quel tipo era tre volte più grande di te... ti avrebbe fatto a pezzi e poi avrebbe fatto a pezzi pure me. Imbecille!- Disse una voce molto fine... da dietro il corpo senza sensi dell'ubriaco apparve la ragazza con una faccia lievemente stravolta, ma aspettate un secondo... - Ma era una parrucca quella che portava!? guardate e caduta lì vicino al bancone...- urlò la giovane accompagnata dal marito -ma la domanda più importante... è un uomo o una donna?- disse eccitato il signor White.

Continua...

Ciao, questo è il primo capitolo del primo racconto che ho scritto su Wattpad, mi sembra di aver capito tutti i comandi (sono abbastanza intuitivi :|). Comunque spero vi piaccia la storia fino ad ora. Mi impegnerò a non annoiarmi a scrivere (getto la spugna facilmente quando qualcosa non mi torna ;) ).

Alì Babba

FOLLIE DA GIGOLÒ Where stories live. Discover now