il mio nome...

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- Sì sono un ragazzo...-
-non si direbbe hai i capelli lunghi e il seno, sei una donna!- continuò lei sicura delle sue parole. Lui sbuffò e si alzò in piedi.
-Se ti dico che sono un maschio è perché è vero!- disse il rosso innervosito
-Non ti credo, come puoi dimostrarlo?- disse lei maliziosamente guardando la zip della gonna di jeans beige che portava l'altra.
Lui sorrise arrossendo lievemente.
- forse in realtà ti piacciono le ragazze?- chiese il giovane facendo perdere un po' di sicurezza alla ragazza e riprendendo in mano le redini della situazione. Anche lei si mise in piedi e si allontanò dalla figura alta e snella, senza dire niente. Il rosso osservò tutte le sue mosse e quando capì che la ragazza non avrebbe fatto più niente, alzò le spalle e si diresse verso l'uscita del vicolo.
Lei la vide allontanare, ma quando la strana ragazza era quasi sull'orlo della strada principale...
- Aspetta!!!- disse cercando di evitare che se ne andasse.
Gli piaceva quella ragazza così elegante avrebbe voluto parlarle ancora.
Il rosso aspettava solo questo; anche perché era a conoscenza delle sue capacità d'ammaliatore, si voltò in direzione della giovane e fece finta di essere scocciato da quel richiamo.
- Cosa vuoi?- chiese sbuffando
-io volevo solo...- iniziò lei timorosa,
- cosa volevi?- la incoraggiò lui,
-Volevo chiederti, perché ti sei vestito così?- quella domanda lo spiazzò. Ovviamente non poteva dirle - sono vestito così perché stavo rubando in un bar!-, doveva pensare a qualcosa velocemente
-Ho fatto uno scherzo a dei tipi che stavano dando noia ad una donna e allora loro si sono arrabbiati e hanno iniziato a inseguirmi per prendermi a pugni- disse sicuro di sé,
-Davvero?-
- sì-
-come sei coraggioso- disse guardandolo intensamente negli occhi, poi a piccoli passi si staccò dal muro e si avvicinò al rosso che era sempre più deciso a conquistarla.
I loro corpi non si toccavano per pochi centimetri.
-Presumo che quella sia una parrucca...- disse lei guardando quei capelli marroni lucenti quasi innaturali,
-Sì è una parrucca, sto benissimo vero?- scherzò lui mentre guardava il viso, che a suo parere era perfetto, della figura femminile che gli stava accanto.
-Mi piacerebbe vederti senza parrucca, posso?- chiese timidamente la riccia
-Fai pure- rispose lui. Lei, sempre più infatuata dal bizzarro personaggio, sollevò il braccio e tolse la parrucca castana dalla testa del ragazzo. Quello che vide in seguito furono dei bellissimi capelli rossi mesciati che si abbinavano perfettamente con il colore verde degli occhi.
-hai dei capelli stupendi...- disse ora lei colpita dall'eleganza di quel volto. Completamente consapevole della situazione, lui, si sporse in avanti e cinse la vita della castana che tremò a quel contatto. Poi le parlò sulla bocca
-se vuoi puoi ammirarmi da più vicino.- lei arrossì a quelle parole, ma quando le loro labbra si stavano per incontrare lo allontanò.
-Smettila, non ti conosco nemmeno!!-
-Scusa hai ragione...- disse lui lievemente confuso dal comportamento dell'altra, nessuno gli aveva mai resistito.
Staccò i loro corpi e, con un'espressione seria stampata sul viso, chiese
-Vorresti conoscermi meglio?-
Lei lo guardò confusa, ma capì che dietro a quella frase non c'erano brutte intenzioni, quindi annuì guardando il pavimento.
-Molto bene! Allora io sono David, ma tu puoi chiamarmi Dave.-
Lei continuava a non guardarlo in viso, allora David le afferrò delicatamente il mento e le sollevò il viso in modo tale che i loro sguardi si unissero.
Le fece un sorriso per tranquillizzarla e cominciò ad accarezzarle la schiena, creando una specie di nido, che fece scaldare il cuore alla piccola ragazza.
- E invece tu, come ti chiami bellissima?-
Lei strinse gli occhi per visualizzare la risposta, non sapeva se dire il suo nome a uno sconosciuto, ma alla fine si convinse che quel ragazzo non gli avrebbe fatto niente di male; socchiuse lentamente le labbra ammorbidite da un filo di rossetto e...
- Io... io sono N... Nancy-
David rimase intenerito da quella voce così insicura e tremante, decise di non dire nulla a riguardo, aveva capito che anche solo un suo passo falso avrebbe fatto fuggire quella ragazzina che molto probabilmente era più piccola di lui.
Ma ormai lei era sua, ne era più che sicuro.
Allargò il sorriso e decise di farle una proposta allettante
- vorresti conoscermi veramente?- chiese voce trasparente.
Nancy sgranò gli occhi e pensò rapidamente a quello che avrebbe potuto farle... poteva solo voler andare a letto con lei e approfittarne, magari prenderla in giro, oppure la cosa peggiore che potesse accadere... poteva non presentarsi all'appuntamento. Scosse rapidamente la testa e si tolse la mano che gli stava accarezzando la schiena, si allontanò dal corpo di David.
- No! Se non mi dici cosa vuoi farmi io non vengo al tuo appuntamento!- urlò quasi sull'orlo del pianto. I suoi lamenti furono interrotti da una risatina molto femminile
-e...- cominciò David interrompendosi per fare un'altra risata incontrollata.
-E pensi davvero che al primo "appuntamento", se così vuoi chiamarlo, ti chiederei di scopare? Non sono il tipo, prima voglio conoscere quelli che porto a letto- su quest'ultima frase modificò lievemente la realtà dei fatti, infatti in generale non gli importava con chi faceva sesso oppure no, ma sentiva che con quella ragazza sarebbe stato diverso, gli piaceva veramente forse?
Nancy scosse la testa e le guance le si tinsero di un rosso tenue.
David sorrise a quella timida risposta le appoggiò la su una spalla e disse con il suo solito tono elegante e ipnotico
-Molto bene mia signora, allora potremmo incontrarci stasera davanti al "un bicchiere?", che conoscerai sicuramente, e poi improvviseremo sul momento. Tutto questo se non avrai paura di me ovviamente-
Lei contorse il viso e fece una smorfia cercando di sembrare il più credibile possibile
- certo che non ho paura di te, non mi sembri la persona che farebbe certe cose, e poi se dovessi violentarmi in qualunque modo... sei talmente magro che un solo soffio ti butterebbe in terra, quindi sono più che tranquilla.- disse questa frase con ironia e al rosso fece piacere che si stesse rilassando.
A quel punto rise a quella battutina, prese la mano della bellissima giovane e la sfiorò con le labbra.
-A stasera allora- disse mentre si dirigeva all'imboccatura del vialone con passo elegante. Lei non fece in tempo a salutarlo che era già sparito tra la folla inferocita all'esterno di quel buio e silenzioso vicolo.

Nancy si appoggiò istintivamente a una parete sentendo le gambe tremare e non reggere il suo peso. Chiuse gli occhi visualizzando il volto bianco del ragazzo. Pensò che era veramente bello.

Continua...

Non mi piacciono le cose troppo smielate, ma era necessario per il proseguimento della situazione... anche perché sto elaborando una storia non sarà tutta rose e fiori.
Saluti

Alì Babba

FOLLIE DA GIGOLÒ Where stories live. Discover now