"TI AMO"

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POV DI Y/N:
"Che succede Thomas?" Sentii Damiano da lontano mentre ero super concentrata a guardare e giudicare (sempre positivamente, ovvio) i concorrenti di Sanremo dalla TV con Vic. Era una cosa inaspettata: perchè Damiano avrebbe dovuto chiedere ciò a Thomas? Mi spaventai perché avevo paura che fosse successo qualcosa di grave.
"Vic, lo hai sentito anche tu?" Le chiesi.
"Chi? Damiano?" Mi rispose.
"Si, forse è successo qualcosa a Thomas"
"Andiamo a controllare?" Mi chiese ed annuii, così camminammo per il corridoio e vedemmo Ethan, Damiano e Thomas. Aveva gli occhi gonfi e già parecchie lacrime gli avevano rigato le guance. Ci preoccupammo subito, dovevano esibirsi tra meno di trenta minuti e Thomas era in quello stato, e soprattutto, perchè era così? Cosa era successo? Pensai che forse qualcuno dei concorrenti lo aveva insultato, sapevo che Thomas era una persona molto sensibile, anche se preferiva nasconderlo, e forse era andato da Ethan e Damiano per rassicurarsi.
"Che succede?" Disse Vic che si avvicinò per prima.
"È ansioso, ha paura di tutto quello che potrebbe succedere sul palco" Spiegò Damiano, e nel frattempo che parlava Thomas aveva abbassato la testa, evidentemente non voleva che lo vedessimo così. In quel momento ed in quelle circostanze non sapevo minimamente cosa fare. Avrei voluto consolarlo e dargli un abbraccio, ma sarebbe stato meglio se fossimo stati solo noi due. Un grande problema era il fatto che da lì a poco doveva esibirsi, doveva tranquillizzarsi al più presto. Vic, che aveva avuto attacchi anche peggiori ed aveva imparato a gestirli, gli posò una mano sulla spalla e cercò di tranquillizzarlo.
"Thomas, pensa a quanto sarebbe felice il te bambino sapendo che sei riuscito a realizzare il tuo sogno e ad arrivare fino a questo punto, ed ora immagina, quanto sarebbe triste se ti vedesse così. Abbiamo un'occasione stupenda, non ci possiamo permettere di sprecarla, quindi ora fai un bel respiro e asciugati quelle lacrime: conosci a memoria lo spartito e non hai bisogno di preoccuparti di nulla" A quel punto Thomas si asciugo le lacrime come gli aveva detto Vic e cercò di calmarsi.
"Grazie" Sorrise.
"Tra quanto tempo andiamo?" Chiese. Gli si illuminavano gli occhi, e non erano lacrime, ma luccichii di "ammirazione" per se stesso, per esserci riuscito.
"Ancora venti minuti" Disse Damiano guardando il cellulare.
"Sul palco c'è Madame, Vic non avevi detto che ti piaceva?" Disse Ethan tentando di allontanarsi insieme a Vic e Damiano. Rimanemmo solo io e Thomas in stanza, purtroppo non potevamo chiudere la porta a chiave: avremmo dovuto chiedere le chiavi a qualcuno e questo ci avrebbe fatto perdere molto tempo. Lui era seduto su una sedia di quelle che girano, simile a quelle che hanno i parrucchieri. Battè una mano sulla sua coscia come per dirmi "vieni qui, siediti in braccio a me". Mi sedetti e lo abbracciai, sapevo che ne aveva bisogno. Percepire la mia pelle contro la sua mi faceva sentire bene, e questa cosa non mi era mai successa se non con lui. Mi guardò intensamente e poi mi strinse in vita, non mi dava fastidio, anzi mi sentivo al sicuro tra le sue braccia. Mi baciò, era un sollievo sentire le sue labbra delicate sulle mie. Non rimanemmo attaccati per molto tempo, così quando ci staccammo cominciai a parlargli.
"Va tutto bene adesso?" Gli chiesi ancora un po' preoccupata.
"Ora si, ma prima non proprio" Mi disse.
"Se vuoi puoi sfogarti, non abbiamo molto tempo, ma posso fare del mio meglio per aiutarti" Gli dissi comprensiva. Mi diede un leggero bacio sulla guancia, poi si decise a parlare.
"Non voglio influenzarti con la mia negatività, godiamoci i pochi minuti che ci restano, probabilmente tra poco verranno a chiamarmi" Mi prese la testa tra le mani e la poggiò sulla sua spalla mentre mi accarezzava i capelli.
"Sei adorabile quando ti preoccupi così tanto solo per me" Mi disse dopo poco. Io lo strinsi più forte e decisi istantaneamente di rispondergli. Mi irritava il fatto che si sottovalutasse così, insomma, non poteva sorprendersi solo per un po' di preoccupazione.
"Solo per te? Solo? Thomas tu non ti rendi conto che per me sei tutto" Dissi tutto ciò con un solo respiro, e lui sembrava sorpreso. Mi strinse più forte ed in quel momento trovai il coraggio di pronunciare delle parole con un grande significato. Quasi sussurrai, ma lui capì lo stesso.
"Ti amo Thomas Raggi" Non mi pentii mai di quelle parole. In quell'esatto momento sorrise più che poteva, mi faceva piacere renderlo felice. Gli misi le mani sulle spalle.
"Tra poco verranno a chiamarti, e a meno che tu non voglia che Vic ci veda e cominci ad urlare è meglio se vai te da loro" Gli dissi. Thomas si alzò ed andò verso la porta. Prima di chiuderla si sentì un sussurro diretto a me.
"Ti amo anch'io Y/n" Non me lo aspettavo affatto: cazzo, ora avevo voglia di abbracciarlo. Quando uscii dalla stanza notai che i Måneskin si stavano già esibendo, e rimasi sorpresa dal vedere Thomas cambiare da due sensazioni completamente opposte (ansia, preoccupazione e felicità) in solo venti/trenta minuti, ero fiera di lui.

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THOMAS RAGGI X Y/NWhere stories live. Discover now