CAPITOLO NOVE

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Laura lo guardó confusa.
"Premetto che è tanto che non lo faccio."Si mise davanti a lei, aprì le mani prima serrate in un pugno e chiuse gli occhi comcentrandosi.
Laura era ancora più confusa.
"Klaus che stai facendo?"
"Concentrati, concentrati" disse lui ancora ad occhi chiusi e dandosi degli schiaffi.
Laura si alzò preoccupata e lo strattonó per farlo svegliare dal suo stato di trance.
"Klaus mi dici cosa stracazzo fai?!?"
"Dove sei, dove sei, dove sei" diceva lui non ascoltando Laura.
"Klaus se mi stai facendo uno scherzo io giuro che-"
"Laura"
Una voce bloccó entrambi.
Laura la riconobbe subito.
Klaus aprì gli occhi e si tranquillizzó.
La guardó e poi si levó dal suo campo visivo per farle vedere chi avesse parlato.
Laura non credeva ai suoi occhi.
Davanti a lei c'era, in una diversa forma da come lei se lo ricordava, suo padre che le sorrideva.
"Principessa mia come sei grande."
La chiamava sempre principessa quando era piccola, diceva sempre che era la sua principessa guerriera.
"Bella e buona come una principessa, ma forte come una guerriera."
Laura non diceva nulla, spostava lo sguardo da suo padre a Klaus.
"Su vai da lui" la incitó quest'ultimo.
Poi però si incupì.
Laura gli corse incontro con le lacrime agli occhi.
Voleva abbracciarlo.
Ma quando ci provó lo trapassó.
"Questo purtroppo è il brutto di essere un fantasma" disse Klaus guardandola serio, ma allo stesso tempo il suo sguardo era triste.
Voleva tanto poter abbracciare uno dei suoi fantasmi...
Laura lo guardò ancora con le lacrime agli occhi, gli sorrise dolcemente per rassicurarlo e con il labiale gli disse: "Non fa niente."
Per Laura poter di nuovo vedere suo padre dopo tutti quegli anni era come se le avessero regalato il gioiello più prezioso,raro e costoso del
mondo.
Indietreggió e guardó suo padre.
"Papà mi sei mancato così tanto."
"Anche tu principessa" disse lui.
Non si vedeva, ma anche lui stava piangendo.
Era contentissimo di vedere sua figlia per un'ultima volta.
"Ho poco tempo a disposizione, ma ti voglio dire che so che ti sarai data sicuramente la colpa per la mia morte, non è nemmeno colpa di tua madre. Io sono morto salvando la mia famiglia e questo per me è la cosa più importante.
Ti voglio bene mia piccola e dolce principessa guerriera. Ve ne vorrò per sempre, a tutti quanti. Grazie a Klaus per l'ultima volta prima di oltrepassare posso salutarvi come si deve."
Si girarono verso Klaus che assisteva alla scena piangendo di gioia.
Quel momento così commuovente gli aveva fatto tornare di nuovo il buon umore.
Era bello aiutare gli altri.
Era bello essere un eroe.
"Non fate caso a me" disse asciugandosi le lacrime e tirando su con il naso.
"Principessa, grazie di tutto l'amore che mi hai dato e grazie per essere stata mia figlia. Grazie per aver scelto me come tuo padre."
Detto questo scomparse, dissolvendosi nella nube che l'aveva generato.
Laura non poteva crederci.
Aveva appena parlato con suo padre e tutto grazie a Klaus.
Voleva ringraziarlo abbracciandolo forte, anzi fortissimo fino a farlo svenire per la mancanza di fiato.
Voleva fargli capire tutta la sua devozione e la sua gratitudine, ma quando si avviò per andargli incontro, lo vedi ancora concentrarsi a cercare qualcun altro.
Sapeva chi stava cercando.
Suo fratello.
Avrebbe parlato anche con suo fratello, più di così Laura non poteva chiedere.
Si sentì fortunata per aver incontrato Klaus.
Quel giorno resterà sempre impresso nella sua mente e quando penserá che il merito è tutto di un fattone stramboide, sorriderà.
Ma la ricerca non fu facile e veloce come per suo padre.
"Perchè non lo trovo merda"
Laura vedeva e percepiva il suo stato di agitazione che rispetto a prima era più accentuato.
"Klaus non fa niente già non ti ringrazierò mai abbastanza per-"
Klaus cadde a terra ed incominció a tremare.
Aveva degli spasmi, la sua temperatura corporea scese velocemente e le vene sul collo e sul volto erano molto visibili. Laura gli andò incontro il più veloce possibile, era preoccupata e terrorizzata dal suo comportamento.
"Klaus basta ti prego, basta!" urló, ma lui non l'ascoltava.
Laura non sapeva che fare, voleva chiamare un'ambulanza, ma si sentì tirare.
Klaus le aveva bloccato un braccio.
"Col...pi...sci...mi" riuscì solo a dire.
Laura prese un oggetto di vetro sul tavolo al centro del salotto e glielo spaccó sulla testa.
Klaus chiuse gli occhi, svenendo definitivamente.

Gli Occhi della Sparrow [The Umbrella Academy fanfiction]Where stories live. Discover now