22 - Obbligo o verità

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Hayley alla fine si era convinta ad andare alla festa che aveva organizzato Lorenzo a casa sua, erano i soliti che avrebbero partecipato.

Lorenzo non era molto famoso per creare feste in grande stile, preferiva passare la serata in compagnia dei suoi amici più stretti piuttosto che avere un sacco di estranei e parlare sempre con i soliti.

Come d'abitudine, Hayley aveva portato tutto l'occorrente a casa di Fede, sarebbero andati insieme anche perchè casa di Lorenzo distava più o meno una mezz'oretta e chiamare un taxi, quando aveva il suo migliore amico sempre a disposizione e soprattutto con la patente e un mezzo proprio, non le sembrava il caso.

<<Lily muoviti, come sempre siamo in ritardo, sicuro saranno tutti lì a chiedersi se siamo dispersi o ancora vivi>> la rimproverò Fede per la ventesima volta.

La ragazza, quando si trattava di partecipare a una festa o anche a una semplice cena, impiegava ore per tentare di essere il più presentabile possibile, anche se lei era già bella di suo, voleva strafare, spesso facendo perdere del tempo prezioso a chi era con lei.

<<Arrivo Fede, dammi altri cinque minuti>> urlò dal piano superiore.

<<Dici così da un'ora e mezza, parto senza di te, te l'avverto>> esclamò ormai spazientito il castano.

<<Ok ho fatto, sto scendendo>>.

E finalmente dopo la bellezza di due ore e quarantacinque minuti, Hayley scese le scale più bella che mai, lasciando il suo migliore amico a bocca aperta.

Indossava un semplice abito rosa confetto, senza maniche e con alcune pieghe che le ricreavano l'effetto della gonna, ai piedi poi un meraviglioso paio di tacchi bianchi e finire il tutto, un paio di orecchini argento e una collana a pendente.

Dopo essersi complimentato varie volte sulla bellezza della sua migliore amica e averle ribadito più volte quanto avrebbe fatto impazzire tutti i loro amici, salirono in macchina per dirigersi a casa di Lorenzo.

Il viaggio in macchina fu piuttosto movimentato, ne approfittarono più che altro per cantare a squarciagola tutte le canzoni che passavano alla radio e a prendersi in giro su chi stonava di più, decretando vincitore ovviamente Federico.

<<Siamo arrivati, dai scendi e se Lore dice qualcosa, ti prendi la colpa tu>> le aveva intimato il ragazzo, ottenendo come risposta soltanto un'alzata di occhi da parte di Hayley.

Bussarono e dopo qualche secondo il padrone di casa andò ad aprire con un sorriso a trentadue denti.

<<Finalmente siete qui, iniziavamo a preoccuparci>> esclamò salutando i due suoi più cari amici <<però piccola Hayley, sei una bomba>>.

<<Grazie Lori e comunque scusaci per il ritardo, ma sai com'è fatto Federico, non trovava il vestito giusto>> pronunciò in modo quasi teatrale beccandosi un'occhiata dal diretto interessato.

Ovviamente nessuno le avrebbe creduto anche perchè Hayley era famosa proprio per il suo ritardo cronico.

<<Non importa, comunque venite in sala, volevamo iniziare un gioco e stavamo aspettando giusto voi>>.

Seguirono Lorenzo in sala e ad aspettarli c'erano proprio tutti: Ciro, Matteo e Nicolò. Quest'ultimo come si accorse della presenza della ragazza, si illuminò quasi di scatto, ovviamente ciò non passò inosservato agli occhi di Matteo, aveva già in mente un piano e lo avrebbe portato a termine quella sera stessa.

<<Salve a tutti ragazzi, scusate per il ritardo>> si pronunciò Federico andandosi a mettere tra Matteo e Nicolò.

<<Nessun problema ragazzi, comunque il gioco che volevamo fare questa sera è obbligo o verità>> esordì Matteo in estasi, era il più felice lì dentro.

Dimmi che ne vale la pena || Nicolò BarellaWhere stories live. Discover now