Capitolo 25

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Italia-Spagna, semifinale. Siamo tutti in ansia, ma si spera sempre bene.
La mattina mio padre, ha deciso di togliere gli allenamenti, per far sì che i ragazzi siano ben riposati per la sera.

Per far passare il giorno più velocemente possibile io e i ragazzi decidiamo di fare diverse attività. Anche se mio padre aveva tolto l'allenamento, insieme ai ragazzi, andammo a fare qualche tiro allo stadio.

Dopo qualche partitella, ci sedemmo a terra a parlare del più e del meno.
T/n: cosa farete dopo aver finito l'europeo-
Tutti rispondono che se avranno vinto, sarebbero tornati dalle famiglie a festeggiare ed altre cose.
Bastoni: tu invece- mi chiese
T/n: in realtà non so, penso di ritornare nella mia amata città, Roma, ma prima voglio andare allo stadio, Allianz stadium, e incontrare Dybala, è sempre stata la mia crush- insieme ai ragazzi cominciamo a ridere.
F: beh io direi di ritornare, è quasi ora di pranzo- dice facendo il broncio, si sarà ingelosito per quello che avrò detto di Dybala

Ritornati in hotel dopo aver mangiato, come sempre io e Fede passiamo del tempo insieme. Mentre parlavamo un po', mi disse che mi amava, non credo nell'amore e questa cosa mi ferisce. Sapere che qualcuno prova un sentimento così forte per me, ma io non ricambio, soprattutto una persona molto importante per me.

F: t/n.. t/n, ci sei- dice schioccando le dita davanti a me. Mi scusai e continuano a parlare
F: tu cosa provi per me-
Cosa provo per lui
F:t/n.., cosa provi per me- mi richiede di nuovo ed io rimango sempre muta
T/n: tu mi piaci, un sacco- dico timidamente
F: e basta, nient'altro- dice quasi con un tono arrabbiato
T/n: io non credo nell'amore, sono sempre stata 

delusa. Ti ricordi quando sono venuta, ero molto timida e non mi fidavo di nessuno, invece guarda ora-
F: ma io non ti ho mai delusa-
Mormoro a voce molto basa il nome della sua ex, Chiara.

Si alzò subito e uscii sbattendo la porta.
Già mi sentivo una merda prima, pensa un po' ora.
Dopo qualche minuto sentii qualcuno bussare la. Quando la porta si aprì vidi che era Matteo, in questi due giorni non ci parlai molto, era bello vederlo, ma in questo momento non ho voglia di vederlo.

Appena si avvicina a me, comincio a piangere in un pianto sfogatorio. Comincia ad accarezzarmi la testa e ad dirmi cose molte dolci. Penso proprio che lui provi veramente qualcosa per me.

Dopo aver pianto per più di 5 minuti, ed averli bagnato tutta la maglietta, cominciò a parlarmi per capire ciò che era successo.

Gli spiegai tutto, la storia con Federico, i tagli, il periodo no ed altre tante cose. Mi sono letteralmente sfogata per più 30 minuti.

Dopo essermi finalmente ripresa, diedi via libera a Matteo di sfogarsi. Parlò di questa ragazza, una ragazza fidanzata che prova qualcosa per un'altro ragazzo, ma i Matteo e la ragazza erano buon amici.

T/n: ti sembro così stupida?- dico in modo ironico
M: si, il fatto è che lo sei- ridiamo insieme
M: comunque stai tranquilla, penso che sia una cotta passeggera-
Lo abbraccia molto forte, è l'unica persona di cui mi fido veramente, in questi ultimi 2 anni abbiamo legato molto per il fatto del virus.

Anche se sono di Roma e lui di Bergamo, ci incontrammo qualche volta. Alcune volte salgo io da lui o altre volte, la maggior parte delle volte, scende lui qui a Roma.

T/n: tu sei il mio migliore amico, ti voglio un sacco di bene, ma non penso di provare qualche sentimento per te se non di amicizia, spere che tu non mi abbandoni hahaha-
M: rispetto le tue scelte, ma si, ti devo abbandonare, devo andare a prepararmi, quindi ci vediamo dopo-

Dopo che uscii,passai del tempo sul telefono fino ad addormentarmi.

Al mio risveglio notai che fuori era buio, guardai il telefono e notai che erano le 20:45. Mi alzai di fretta ed uscii dalla stanza in cerca di qualcuno dei ragazzi. Non c'era nessuno, neanche Martina.

Tornai in stanza di fretta e mi comincia a prepare.

Per fortuna avevo, già preparato qualcosa prima nel pomeriggio

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Per fortuna avevo, già preparato qualcosa prima nel pomeriggio. Aggiunsi dei jeans neri ed ecco fatta.

Presi le mie cose, il budget per entrare come staff ed uscì di corsa, per fortuna avevo messo le mie amate converse.

Lo stadio distava 20 minuti a piedi dall'hotel. Cominciai a correre come non so che cosa, mancavano 5 minuti all'inizio della partita.

Quando arrivai la partita era già iniziata, mi sedetti  nella parte vip insieme ai familiari dei gli altri ragazzi.

Volevo parlare con  Federico, ma era già in campo, ma almeno in panchina c'era Matteo, lo chiamai per telefono e lo feci entrare dentro per incontraci, così almeno mi sarei potuta mettere vicino a loro.

Mentre parlavamo mi disse che per tutto il tempo Federico non smetteva di chiedere dove fossi.
Dopo la partita ci devo parlare per forza.

Il primo tempo lo abbiamo giocato veramente male, la palla era sempre della Spagna.

Finalmente quando finì il primo temo corsi ad abbracciare Federico e  lui ricambiò, niente dì più, solo un abbraccio dì 5/10 secondi, sarà ancora arrabbiato con me.

Dieci minuti dopo l'inizio della partita, Federico Chiesa segna , al sessantesimo. Siamo in vantaggio 1-0, speriamo bene. Tutto lo stadio fa partire un coro per Federico e l'Italia. Insieme ai compagni seduti cominciamo a festeggiare.

Dopo qualche minuto passata, esce Federico ed entra Belotti. Mancano 30 minuti a fine partita, siamo in vantaggio. Forse era arrivato il momento dì parlare con Federico.

Si ricuperò dopo esser uscito e prese una giacca, anche se era estate faceva freddo e c'era molta umidità.

T/n: senti, ti va di parlare per ciò che è successo prima nel pomeriggio?- dico quasi urlando per colpa delle urla.
T/n: ti ho detto di non credere nell'amore, beh ecco, mentivo , tu sei la prima persona a cui dico Ti amo - dico tutto ad un fiato
Mi prese la guancia e mi comincio a baciare in modo passionale.
Di nuovo insieme.

Continuano a guardare la partita. Al ottantesimo minuto segna Morata, che sfortuna. Proprio a 10 minuti prima delle fine. Ora abbiamo 10 minuti per recuperare, sennò dobbiamo fare i rigori. Io ho sempre amato i rigori. Momenti di molta tensione, sono fantastici.

Il tempo era scaduto, la partita finisce 1-1, era il momento dei rigori. So che possiamo vincere
Primo rigore nostro e dritto in rete, Belotti. Un'altro di Bonuci e Bernardeschi. Arriva il momento di Locatelli, l'ultimo se lo segna abbiamo vinto. Ma la sfiga ci segue da per tutto e il portiere della Spagna lo blocca. Ultimo di Jorginho. Goal, abbiamo vinto, siamo in finale.

Urla e applausi si sentono per tutto lo stadio. Abbiamo vinto, siamo in finale. 

Insieme ai ragazzi seduti in panchina corriamo verso i ragazzi in campo, soprattutto a Jorginho. Festeggiamo direttamente in campo per circa una 30/40 di minuti, beh non capita mica tutti i giorni di vincere una semifinale di un europeo.

~~~~~SPAZIO AUTORE~~~~~~
Dai spero di essere mi fatta perdonare con questo capitolo lumò 1200 parole. Siamo quasi al capolinea eh, manca poco. Ricordate di seguirmi (sempre se volete) e lasciare una stellina. Soprattutto consigli che non ho più tante idee 😩👊. Sono le 1:36, sono rimasta sveglia solo per finire questo capitolo, quindi una bella stellina me la merito 😜 ( emoji usata ironicamente)

Un'amore nel pallone (fedexchiesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora