Dove Jimin si addormenta nel treno arrivando alla sua ultima fermata, ritrovandosi così perso in una città di cui non conosce assolutamente nulla, con il telefono scarico e senza un soldo in tasca. Nella sua stessa situazione però, incontra un altro...
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Flashback "Tutto quanto per me, può andare a farsi fottere." urlo guardando la tabella dei voti scolastici con il quale sono uscito. "Cinque interi anni di studio e alla fine questi insegnanti non riescono nemmeno a valutare bene." Non me gli merito quei voti. Continuo a ripetere nella mia mente. E continuo a ripetere anche mentre brucio quel foglio che non mi servirà mai più a niente. Mi accendo una sigaretta e inizio a incamminarmi verso casa. Sono mesi ormai che fumo e so benissimo che se lo volessi smetterei di sicuro, ma l'unico motivo per il quale non lo faccio è che come dicono: "il fumo finirà per ucciderti Jimin." ed è questo ciò che voglio. Che mi consumi la mente e mi porti alle stelle fino a farmi dimenticare ogni singola cosa di questa terra. Butto la sigaretta ed entro a casa. "Lo sai che le mamme di Taehyung e Hoseok erano da me. Si stavano complimentando di come i voti dei loro figli erano magnifici. E tu invece Jimin? O meglio e io? Di cosa dovrei complimentarmi. Di avere un figlio che non è stato in grado di essere come loro? " Come loro. Già Jimin. Come loro. Fine flashback.
" Da quando sono qui non fumo più....ovvero...uno....due....quattro...sette giorni già." "Fumavi?" annuisco guardandolo mentre mangia le mandorle. "Non ne senti il bisogno adesso? Dicono che il fumo porti dipendenza." "No non ne sento il bisogno. È come se..avessi già trovato tutto quello che mi riempiva il cuore." "Ovvero?" Tu. Avrei voluto dirgli. Tu Jungkook. Ma mi sono trattenuto. "Questo luogo." Mi distendo vicino l'albero mentre continuo a guardarlo.
