Sono scappata a Londra per dimenticare il mio passato e ricominciare. Doveva essere la mia via di fuga dal dolore, dalla solitudine. Mai avrei pensato di incontrare lui. Snake è diventato la mia ossessione, l'oscurità che mi avvolge e in cambio del...
Benvenuti nel mondo di Kaya e Snake. Affacciatevi nelle loro vite ferite e oscure, lasciatevi affascinare dal peccato e dal desiderio. *** Condividerò con voi i primi capitoli della storia, i primi passi, difficili e sudati, di due persone che non avrebbero mai dovuto incontrarsi... o che forse erano destinate a farlo. *** My darkest pleasure è il primo volume (non auto-conclusivo) della serie Dangerous love. E mentre aspettiamo il 19 novembre e la pubblicazione ufficiale su Amazon, lasciate che vi regali un po' di loro. *** Se vi va, lasciatemi un commento, fatemi sapere cosa ne pensate. Non aspetto altro, se non i vostri pareri! *** Grazie, Laila.
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Lo sapevo che sarebbe finita così. Stupida io ad aver creduto che sarebbero bastati orgasmi da urlo per salvarmi la vita o che davvero ci fosse altro tra noi che valesse la pena proteggere. Snake mi guarda dall'alto, la canna della pistola puntata alla mia tempia e negli occhi il fuoco dell'inferno. E nonostante stia per morire a soli ventisei anni, l'unica cosa che riesco a pensare è che dopotutto avevo ragione: non è la morte peggiore che possa capitare. Ho appena goduto nel sentirlo invocare il mio nome per averne di più e ora, nonostante tutto, la vista del suo corpo perfetto e nudo m’incanta. È eccitato e il suo membro, dritto e grosso, mi fa bagnare. Come diavolo è possibile che voglia sentirlo di nuovo sulla lingua mentre mi punta una pistola in faccia? Che problemi ho? Molti a quanto pare, ma non posso evitare di far scivolare una mano tra le gambe e toccarmi. «Che cazzo stai facendo, Penny?» ringhia, saldando la presa sull'arma. «Ti voglio, Snake» sussurro e infilo due dita tra le mie pieghe morbide. «Voglio morire gridando il tuo nome. Prendimi, scopami, fammi urlare ancora una volta e poi, se proprio devi, uccidimi.» Fa un passo verso di me, la pistola sempre in pugno, e mi prende per i capelli. Mi obbliga a sollevarmi da terra e mi fa sedere sul letto. Ho la sua erezione davanti e fremo all'idea che tra poco il dolore diventerà piacere. Mi scopa da mesi ormai, ma non mi sono ancora abituata alla passione con cui mi fotte. Allargo le gambe e mi masturbo di nuovo per lui, ma a quel gesto risponde infilandomi il cazzo tra le labbra e scopandomi la bocca come se fossi solo la sua troia. Cosa che ero fino a poco tempo fa, in effetti. «Se solo non avessi chiesto di più. Se fossi rimasta quel che eri...» dice coi denti stretti e la mano dietro la mia nuca. Lo so, avrei dovuto attenermi al ruolo. Fare ciò per cui ero pagata. Ma Snake è la mia ossessione. No, Snake è il mio mondo e io dovevo avere di più. Poco male, adesso morirò con il suo sapore sulle labbra.