CAPITOLO 10

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Due ore più tardi, dopo aver fatto di nuovo l'amore, erano seduti sul balcone avvolti nella stessa coperta, con le stelle che brillavano sopra di loro.

"L'hai mai fatto prima?" chiese Sara, poi scosse la testa. "No... Ti prego, non rispondermi."

In verità, Cain non aveva mai sperimentato quella magia speciale con nessun'altra donna. E non pensava che l'avrebbe mai più fatto.

"No, non l'ho fatto. Voglio dire, sedere su un balcone con una bellissima donna a notte fonda... dopo aver condiviso attimi colmi di passione."

"Non direi bellissima..." lo corresse lei.

"Sì, invece, bellissima."

"Parli così perché abbiamo fatto sesso."

Non era vero. Cain aveva osservato la dolcezza di Sara. Lei non era solo bellissima fuori, lo era anche dentro. Era assolutamente leale e lui desiderava solo per sé quella lealtà.

"Ci sono un sacco di stelle lassù... Che desideri esprimeresti, Sara?"

"Vuoi dire se credessi ai desideri?" chiese lei.

"Sì, lo so... Ne ho espressi troppi quando ero bambino."

"Mentre soffiavi le candeline della torta di compleanno?"

"Non ci sono state troppe torte di compleanno, perciò mi sono fermato di più sulle stelle cadenti. Allora, dimmi... Che desideri esprimeresti? Che cosa desideri di più?"

Sara sospirò e si strofinò contro la guancia di lui.

"Vediamo... Vorrei che mia madre non giocasse mai più d'azzardo. Vorrei che non volesse più fare nulla del genere. Mai più."

"Mi sembra un desiderio ragionevole."

Le passò la mano sui capelli di seta e poi le lasciò un bacio leggero sulla tempia.

"Ora qualche cosa di frivolo..."

"Immagino che la pace nel mondo non sia accettabile," disse Sara e ridacchiò.

"Non mi pare una cosa frivola," rispose lui ridendo e stringendosela contro.

"Va bene," replicò lei e chiuse gli occhi. "Hmm... È molto difficile."

"Puoi farcela..."

Sospirò e sorrise.

"Un appartamento nuovo con una vasca idromassaggio e una piscina meravigliosa."

"Ci siamo... Ottimo!"

"Anche perdere un po' di chili," aggiunse lei.

"Non ci pensare nemmeno," disse Cain e la strinse tra le sue braccia. "Non devi perdere nemmeno un grammo."

Sara si girò nel suo abbraccio e lo guardò incredula.

"Cain, potresti avere modelle... donne con corpi perfetti."

"Piccola, il tuo corpo è perfetto. Mi piace così com'è," replicò lui, passandole le mani sulla pelle morbida. "Dai, ancora un desiderio."

"Direi... Sì! Una vacanza in un posto esotico."

"Va' avanti..."

"Un cane. Un golden retriever, come Chesnut."

"Ne hai già parlato. Avrai anche bisogno di una governante per il cane."

"Forse ci siamo spinti troppo in là... Ora tocca a te, Cain. Esprimi qualche desiderio."

"Non ne ho. Mi pongo obiettivi, delle mete da raggiungere e vado oltre."

AMORE OSTINATO (1° libro sui fratelli St. Vincent)Where stories live. Discover now