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Corretto ✅..

"Hai intenzione di vendere la tua puttana personale?"
"Non sono affari vostri" dico e tutti abbassano la testa impauriti.

E questi li chiamate capi mafia?

"Il carico di droga è arrivato senza problemi e siamo stati pagati"
"Le armi sono state vendute con successo"
"Abbiamo cercato informazioni sulla lega degli assassini ma sono tutti vicoli ciechi"
"Un nostro informatore prima di morire ci ha informati su una cosa...il capo della lega cerca una ragazza... ma nessuno sa chi è"
"Potremmo mettere delle esche usando delle puttane?"
"Capirà, è furbo, vuole una ragazza e avrà già in mente chi. Quella ragazza deve aver qualcosa di speciale, se troviamo lei troveremo la lega" dico secco.

Appena finita la riunione vado nel mio ufficio e trovo la ragazzina appoggiata con la testa sulla scrivania che dorme. Dio quant'è bella...ok basta la devo smettere. La prendo in braccio e appena arriviamo a casa la pioggia nel suo letto e la osservo per un po' dormire finché non decido di andarmene nella mia camera a dormire.

**1 settimana dopo
Mi preparo ed indosso l'abito che mi ha dato Alexander. Non lo chiamo più scimmione! Si è un bastardo senza cuore ma in questa settimana non mi ha toccata e non ci siamo visti, sicuro sta cercando di evitarmi e la cosa è reciproca.

 Non lo chiamo più scimmione! Si è un bastardo senza cuore ma in questa settimana non mi ha toccata e non ci siamo visti, sicuro sta cercando di evitarmi e la cosa è reciproca

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Indosso un vestito stretto nero con le maniche arricciate con velo trasparente. Molto corto, che mette in risalto la mia vita stretta, il mio seno abbondante ed il mio sedere sodo. Indosso le scarpe nere col tacco con dei laccetti intorno al polpaccio.

Anche se è diventato più "gentile" con me mi manca la mia vecchia vita, la mia monotonia e non sopporto per niente il freddo della Russia ma c'è una cosa per la quale sono stra felice: stasera ho intenzione di scappare e ci riuscirò

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Anche se è diventato più "gentile" con me mi manca la mia vecchia vita, la mia monotonia e non sopporto per niente il freddo della Russia ma c'è una cosa per la quale sono stra felice: stasera ho intenzione di scappare e ci riuscirò. Sì, sono una testa dura ma non mi darò vinta così facilmente e poi so che il suo lato "gentile" nei mei confronti durerà poco. Spero di riuscire a scappare ma se mi troverà prima spero che non sia viva!

E chi poteva immaginare che una ragazza dolce e a volte insicura di stessa si trasformasse in una macchina da guerra

Gli ospiti sono già arrivati, beh tutti mafiosi con mogli o amanti o puttane al loro fianco. Non so come fanno le mogli a non fare niente se le tradiscono davanti ai loro occhi. Non capirò mai questo mondo! Mentre mi guardo allo specchio sento la porta aprirsi ed entra Alexander.
"Sei bellissima" dice ed arrossisco. Mi porge il braccio e mi tengo a lui. Scendiamo sotto lo sguardo attento di tutti quelli nella sala. Non conosco il russo ma so che fanno vari apprezzamenti sul mio corpo e non mi piace affatto. La maggior parte sono vecchi, alcuni potrebbero essere mio padre, altri addirittura mio nonno e fanno fantasie su una ragazza di 16 anni,che schifo, mi vergogno per loro.
Mentre Alexander e gli altri uomini sono messi in disparte a parlare di affari, noi donne siamo in in tavolo apparte e parlo con una ragazza moglie di un altro boss.
"Wow tu scopi con lo zar, è davvero un gran figo, non il mio" dice facendo segno ad un uomo vecchio e cicciottello.
"Oddio stai b-bene?" Chiedo vedendo del sangue uscire dal suo labbro.
"Lui' dice con una lacrima che scende sul suo viso che subito toglie.

"Si ma ora siete sposati. C'è non ti da fastidio che scopa con delle puttane?" dico.
"La mafia è così"
"Mi dispiace" dico abbassando la testa.
"Vado in bagno" aggiungo.

Sento il suo sguardo che mi brucia addosso ma non mi importa, voglio andarmene da sto posto. Invece di andare in bagno vado in camera.

Attacco le lenzuola delle coperte tra loro e faccio un respiro profondo.
"Ok Allison puoi farcela...dopo sarai libera...ne sarà valsa la pena" mi ripeto tra me stessa.
Si beh dopo aver superato quel bosco inquietante ed uscire da queste quattro mura. Ho sopportato fin troppo, non so più cosa significhi libertà, non ricordo la sensazione di essere libera, non ricordo cosa si prova ad essere ignari di questo mondo schifoso in cui viviamo.
Un mondo pieno di uomini crudeli, menefreghisti che usano le donne solo per svuotarsi le palle e poi le buttano. Cattivi fino al midollo... Alexander Volkov, uno tra questi.

Un mostro

Un assassino

Un maschilista del cazzo

Un mafioso

Eppure devo dire che è un uomo affascinante. Volevo che la mia prima volta fosse con un uomo a cui importava di me, il quale amavo e lui amava me e mi avrebbe presa con dolcezza e senza farmi del male.

Io non sogno il principe azzurro ma almeno qualcuno che quando lo sveglio lo trovo abbracciato a me. Qualcuno che mi guardo come se fossi la ragazza più bella del mondo, qualcuno che ha occhi solo per me. Non qualcuno che mi usa solo per soddisfare il suo piacere.

Io non sono quel genere di donna e non lo sarò mai. Mi aggrappo forte alle lenzuola e scendo come un koala dalla finestra, l'aria gelida della Russia invade il mio corpo provocandomi brividi. Sento le mie ossa ghiacciati. Indosso solo un misero vestitino da puttana, non che non sia bello perchè e stupendo ma avrei dovuto sceglierlo io e decidere se indossarlo o meno.

Appena metto un piede a terra sento come se la terra mi crolla sotto i piedi. Mi fa male la testa e sto congelando ma non mi importa.

Voglio essere libera. Non ho mai provato tanto odio per una persona da desiderare che gli accadesse qualcosa di brutto tranne a lui...per carità mi sarei potuta innamorare di lui ma se lo avessi incontrato in una situazione diversa e non mi avesse comprata.

Però c'è stata una volta...una volta in cui ho visto il vero Alexander. Una volta che ha mostrato umanità ed ha sorriso come se gli importasse veramente di me. Una volta che non mi ha trattata come in buco dentro il quale svuotarsi.

Le gambe si muovono da sole. Inzio a correre, corro corro corro fino ad arrivare al bosco. Inzio ad addentrarmi correndo e sento degli uomini dietro di me che li rincorrono ma con scarsi risultati. Continuo a ricordare tutte le cose brutte che mi ha fatto, come un loop dal quale è impossibile uscire. Mi sento spezzata, usata. Ho subito troppo, stupro, violenza, abusi. Sono stata trattata come un animale in gabbia. So che se mi troverà sarà la fine per me e di certo non so dove andare visto che non conosco neanche la lingua.

Non so quanto sia passato da quando sono stata rapita ma so una cosa...io lo odio e lo odierò per sempre.

Corro finché gli occhi non mi si fanno pesanti e cado in un sonno profondo. Senza sogni, solo buio presto.

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il suo punto deboleWo Geschichten leben. Entdecke jetzt