Capitolo 29

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Era una mattinata abbastanza tranquilla, Lauren ne aveva approfittato per allenarsi nella palestra della caserma, ammazzando i tempi morti del turno. Camila la sbirciava dal vano della porta, ammirando il suo corpo tonico e sudato. Ne aveva voglia. Dio se aveva voglia di assaggiarlo di nuovo, amarlo e farsi amare. I suoi occhi non si spostavano da lei, ma doveva affrontare ancora i suoi demoni. E per sua sfortuna, la sera precedente ne aveva avuto la dimostrazione.


Era nella vasca piena di acqua bollente, i capelli tirati su in una crocchia disordinata. Il vapore aleggiava per la stanza in grandi quantità, mentre la musica in sottofondo e le candele profumate contribuivano al suo relax.

Si sentiva davvero rilassata. Teneva gli occhi chiusi, così non si accorse della porta che veniva aperta, finché non sentì una voce schiarirsi. Aprì gli occhi sobbalzando, e provocando uno sciabordio dell'acqua. Lauren ridacchiò, vedendo le guance dell'altra colorirsi.

"Scusa Camz, torno dopo." Disse la corvina, dolcemente.

"O-oppure potresti... unirti a me..." si sbilanciò lei, velocemente. Le due incatenarono i loro sguardi, sorridendosi a vicenda.

"Piccola, non devi... Non mi aspetto nulla."

"Ma voglio..." E non mentiva... Attese qualche attimo, vedendo l'indecisione negli occhi di Lauren, prima che la stessa facesse un passo avanti, prendendo a spogliarsi. Camila la stava mangiando con gli occhi, mentre sentiva il cuore battere più forte del normale.

Quando la corvina fu completamente nuda, e si fu avvicinata, le fece spazio dietro di lei. Era la posizione che assumevano anche quando stavano insieme. Ma in effetti, ora stavano di nuovo insieme o no? Insomma, era una settimana che si baciavano alla prima occasione utile, si coccolavano durante la notte e si comportavano da perfette innamorate, anche davanti a loro figlia.

"Laur..." L'altra le strinse le mani sull'addome, tirandola più vicina a sé e guardandola per farle capire di avere la sua attenzione. Camila non sapeva come farle la domanda che le stava ronzando in testa da un po', ma ci provò. "Cosa... Cosa diremo ad Angy se dovesse chiedere di... noi?"

Lauren rifletté un po', poi tranquillamente le rispose. "... Che stiamo insieme? Che ci amiamo? O dici che è troppo presto?"

"Non lo è." Si affrettò a negare lei, prima di voltarsi leggermente, per raggiungere le labbra di Lauren in un bacio profondo e pieno di sentimento. Sentì l'altra ridacchiare nel bacio prima di ricambiarlo. Quando si allontanarono, poggiò nuovamente il suo corpo contro le morbide curve della corvina. Si sentiva bene tra le sue braccia, e gambe... Al sicuro...

Dopo un po', senza dirle nemmeno una parola, le prese la mano, alzandosi dall'acqua ancora calda. La portò fuori dalla vasca, avvicinando il suo corpo nudo a quello di Lauren, spingendola poi verso la camera da letto.

"Angy?"

"Si è addormentata e DJ l'ha lasciata nel suo letto."

"Perfetto." Disse, aprendo la porta che dal bagno andava in camera della corvina. Spinse Lauren sul letto, godendosi la vista prima di salirle addosso a cavalcioni. Le loro bocche s'incontrarono a metà strada, e iniziò un impegnativo gioco di lingua. Prese a strusciarsi sull'intimità della sua donna, ma sentiva che qualcosa non andava. L'eccitazione era scomparsa. La testa le girava, e il fiato le mancava... ma non per la ragione giusta.

Chiuse gli occhi, cercando di ignorare quello che le stava dicendo il suo corpo. Lì davanti a lei, nuda e disponibile, aveva Lauren, la sua Lauren. La sua seconda possibilità per essere felice, per avere la vita che voleva, con lei. Riprese a baciarla, cercando di scacciare quell'imminente sensazione di panico che la stava assalendo.

"Piccola..." Camila riaprì gli occhi, trovando quelli preoccupati della corvina. "Fermati, piccola." Le disse dolcemente, accarezzandole i capelli. I suoi occhi verdi e preoccupati le stavano leggendo nell'anima. Camila iniziò a tremare e piangere, mentre lei l'abbracciava forte. Pian piano riprese fiato, con le carezze di Lauren si rilassò. La sua dolcezza la spiazzava ogni volta.

Il suo rimuginare fu interrotto dal fastidioso allarme che annunciava un'emergenza. Si voltò, iniziando a dirigersi di corsa verso l'ambulanza. Sentiva la corsa degli altri dietro di lei.

"ALLARME INCENDIO ASILO NIDO 'J. F. KENNEDY' TRA LA HIGHWAY E LA VENTINOVESIMA, RICHIESTI SUL POSTO TUTTI I MEZZI DI SOCCORSO DISPONIBILI, PRIORITÀ ASSOLUTA."

Camila per poco non inciampò per le scale, presa dal panico. Cercò con gli occhi lo sguardo di Lauren, che era dietro di lei, angosciata.

"Angy è lì." Mormorò a stento. La corvina annuiva, mentre arrivavano correndo ai mezzi di soccorso.

"Starà bene, te lo prometto. Mantieni la calma, amore." Le disse prima di separarsi da lei. I loro amici e colleghi cercarono di confortarle, mentre pian piano si avvicinavano al posto indicato. La puzza di fumo si sentiva a chilometri di distanza, così come era visibile la coltre nera nell'aria. Lauren indossò le protezioni, pronta a buttarsi letteralmente tra le fiamme. La sua mente non era lucida, però, riusciva a pensare soltanto a sua figlia.

Arrivarono sulla scena pochi minuti dopo, e tutti corsero per svolgere il proprio ruolo. Erano già presenti altre caserme, con autobotti ed ambulanze. Lauren e Camila si guardarono brevemente intorno, sperando di vedere anche lontanamente la loro piccola. Furono distratte da delle urla. Una donna, vestita con un semplice completo, e ricoperta di fumo, urlava per ritornare nell'edificio in fiamme, mentre due vigili del fuoco la trascinavano fuori di lì. Ci misero poco ad identificarla come Ally, correndole incontro.

"Lei è ancora dentro, la devo trovare." Urlava sconvolta l'amica . La richiamarono, attirando la sua attenzione.

"Mila, io non l'ho trovata, Angy deve essere ancora lì dentro." Pianse la bionda, mentre le lacrime le rigavano le guance macchiate di fumo. "Devo rientrare, fatemi rientrare!" Pregò ancora i due soccorritori, che negarono.

"Ally, ci penso io, ora ti lascio a Camila, prendetevi cura l'una dell'altra." Disse convinta, calcandosi il casco sulla testa. "Camz... Ti giuro che la troverò e la porterò fuori di lì, sana e salva." Non indugiò ulteriormente, correndo verso le fiamme alte. Non sentì nemmeno le parole strozzate di Camila.

"Ti prego, Laur, riportamela, e... fa' attenzione."

DJ trascinò Ally e la cubana in ambulanza, cercando di tranquillizzarle, e di fare lo stesso con sé stessa. Angy, Normani e Lauren in quel momento erano in pericolo, ed era troppo per tutte loro. Mentre i minuti passavano lentamente, l'ansia cresceva sempre più.

Come quelle dannate fiamme.

I Have Questions - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora