I vicini non si scelgono, in particolare quelli che durano un'eternità

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La sala era avvolta in un discreto brusio.
La valchiria Thrud aveva un'espressione mortificata sul viso giovane.
Jason era granitico.
Cosa doveva fare?
Thrud aveva detto di non contraddirla, ma Thrud l'aveva ucciso.
Il padre dei numi (Jason si chiese se era corretto chiamarlo così), d'altronde, era tranquillo ed aveva sorriso accomodante a sua nipote.
Anche Thrud aveva ricambiato il gesto con il nonno.
"Potremmo fare come ai vecchi tempi" aveva proposto il signore degli Asi.
Altro mormorio si era alzato nella sala.
"Come ai vecchi tempi?" aveva chiesto uno dei Thegn, sembrano tutti sconvolti dalla proposta.
Thrud aveva preso la parola, "Certo, mio nonno, il saggio Odino, propone, per una volta di ritornare alle care vecchie usanze ed io potrei raccontarvi le eroiche gesta che Jason Grace ha compiuto" aveva ghignato Thrud.
Ricordava quello che le aveva detto: Tienimi il gioco.
Non aveva solo messo Jason in pericolo, ma anche se stessa.
"E come sapremmo se sono vere?" aveva chiesto qualcuno dei Theng.
"Nobile Jim Bowie, tu accusi me? La figlia di Thor e Sif? Di poter mentire davanti questa sacra Sala?" aveva chiesto con esagerata scena la ragazza, "Mi sento offesa! Come Valchiria, donna e discendente di Padre-tutto" aveva dichiarato poi Thrud, portandosi una mano al petto.
L'uomo che aveva parlato, non più così giovane, con i basettoni calcati e l'espressione d'un uomo che avrebbe voluto essere in qualsiasi altro luogo che lì.
"Non mi permettere Mia Signora" aveva dichiarato Jim Bowie, mortificato, sedendosi di nuovo al suo posto.
La valchiria aveva perso la sua espressione da bambola frastornata, per riprendere su un certo compiacimento.
Jason aveva sentito sospirare Astrid, le aveva lanciato uno sguardo ed aveva visto la ragazza nascondere il viso dietro una mano.
"Io lo dico sempre, momento migliore della giornata" aveva esclamato Madina senza perdere il sorriso allegro.

Thrud aveva gli occhi di tutti addosso, ma non sembrava affatto turbata da questo, aveva giocato appena con la punta della sua treccia, come a simulare un nervosismo che non aveva. A Jason aveva ricordato Drew Tanaka, la sorellastra poco gentile di Piper, per quel suo modo di fare così calcolato.
"Spero non vi dispiaccia se non sarò molto poetica, ho tristemente ereditato l'arte oratoria da mio padre" aveva cominciato subito Thrud, strappando una risata divertita dall'intera sala.
"Dunque, in un caldo giornata estiva sono stata attirata dal nostro Jason Grace, vi basta guardarlo per capire perché" aveva aggiunto la valchiria, sollevando la mano verso di lui.
In quel momento erano tornati tutti a puntare gli occhi su Jason, che si era sentito con le guance in fiamme, sicuro di essere rosso.
Aveva sentito Mel e Madina sghignazzare, da un tavolo non lontano qualcuno aveva anche fischiato.
Thrud aveva sorriso, con una punta di divertita cattiveria ed aveva ripreso.
"Quindi eccolo Jason Grace, in compagnia nella sua bella fidanzata" aveva ripreso a parlare Thrud.
Il suo primo pensiero era andato a Piper, con quel suo modo che aveva preso a guardarlo nell'ultimo periodo, come se avesse voluto dire qualcosa ma come se le sue labbra fossero incapaci di tradurre i suoi pensieri e il dolore che aveva nel pensare a lei.
E quell'immagine di Piper e Leo al bar, come comuni adolescenti.
E poi ... poi aveva pensato che aveva raccontato a Mel e Madina di essere con Apollo e Meg, anche se non gli aveva nominati.

Thrud aveva ripreso, "Dovevano incontrarsi con il di lui fratellastro, Lester ed una sua buon'amica, ma ... ecco, che il nostro impavido futuro eroe affronta un problema che non aveva calcolato.
C'è questo uomo ... un bruto, per quanto appaia raffinato. Peccato la mia camera si sia rotta, lo avreste apprezzato" aveva ghignato lei.
C'erano state un'altra serie di risatine divertite nella sala.
Stava parlando di Caligola ...
"Oh, il bruto voleva qualcosa da loro, qualcosa di bello e di dorato" aveva scherzato la valchiria, facendo una pausa, aveva sollevato le mani all'altezza del viso, circa, con i palmi rivolti verso il basso, poi aveva fatto tremolare le dita, per creare atmosfera, che era stato seguito da una serie di 'uhh' e 'ohh' dei commensali.
Elios ed Apollo. Thrud stava facendo riferimento al suo fratellastro e al titano.
Qualcosa di bello e dorato, scommetteva che Apollo avrebbe apprezzato sicuramente la definizione, scommetteva anche che avrebbe apprezzato anche Thrud.
La valchiria aveva ricominciato a parlare, "Allora, ecco, Jason impavido è già pronto a parare la sua bella, lei di rimando non è da meno. Ottimo gusto, signor Grace, a proposito, una che probabilmente tra qualche anno la ritroviamo qui in sala" aveva scherzato quella.
No, no, Jason voleva che Piper diventasse vecchia, rugosa e grigia e andasse nei campi elisi, nella pace, dopo una lunga vita. "E tra lui e lei, il belloccio se la passa proprio male, le sue navi pure peggio – ebbene sì uno di quei fastidiosi magnati convinti di avere il mondo tra le mani perché manovrano quello che ritengono l'unico metallo importante ... l'oro" – c'era stato un momento di pausa, che aveva procurato degli ululati in sala.
Tutti gli occhi erano per Thrud, tranne qualcuno. Jason aveva riconosciuto al tavolo di Mallory e TJ, altre persone, tra di esse una di loro la stava guardando. Non gli era chiaro se fosse un uomo o una donna, aveva un visetto vispo e bello, lo stesso sguardo divertito di Thalia quando aveva un'idea, con due scintillanti occhi diversi.
"... Lo scontro e aspro, brutale. E Jason muore lì, su quella spiaggia e io lo raccolgo luminoso d'oro come la luce d'un faro nell'aspro oceano. Non potevo lasciare un'anima così luminosa a quell'accattona di Ran", evidentemente Jason si era distratto durante la sua epica morte, ma dalle facce degli avventori, che lo guardavano annuendo, sembravano tutti piuttosto soddisfatti della sorte che Thrud gli aveva dato.
"Mi pare giusto" aveva commentato dall'altro del suo scranno Odino, Jason era quasi certo di aver visto uno dei suoi corvi annuire.
Thrud aveva sorriso al commento del nonno.
"Ma che arma aveva?" aveva strillato qualcuno, Jason aveva cercato nella sala chi aveva parlato. Era un uomo, aveva il viso sbarbato ed i ricci scuri e nerissimi, aveva un accenno di gobba ma della fierezza nello sguardo, perdeva un po' di regalità perché indossava anche lui l'armadietto verde petrolio.
Se Thrud fosse stata colta in fragrante, avrebbe dovuta essersi ripresa in fretta, "Ottima domanda, Richard!" aveva canticchiato lei, "Forse una valchiria un po' irriverente potrebbe aver fatto cadere la sua lama" aveva dichiarato con un certo divertimento Thrud, strizzando l'occhio all'uomo.
Helgi aveva aperto la bocca forse per esclamare quanto tutto quello fosse altamente irregolare, ma Odino l'aveva preceduto, "Bene, bene" aveva stabilito.
"Jason Grace, benvenuto!" aveva stabilito padre-tutto.
C'era stato un applauso e Jason aveva potuto sedersi nuovamente al suo posto.
Per quella sera ne era uscito illeso.

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⏰ Last updated: Nov 11, 2021 ⏰

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Jason Grace and ... the barbariansWhere stories live. Discover now