Preludio

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Lucas Shawney

- L'Araldo dei Fiumi -

Le punte aguzze di legno intagliato della palizzata emergevano irte dal terreno fangoso come i denti di un pettine. Dall'esterno sembravano incutere terrore poiché si trovava in cima ad una piccola collina che sovrastava tutto il panorama.

Le foreste umide delle Terre dei Fiumi facevano da contorno perfetto a quel pugno di legno eretto rapidamente dagli uomini del re. Non era di certo un castello, ma tanto bastava per intimorire gli abitanti della zona che di recente avevano iniziato a chiamarlo Fangs'Fort, 'Forte delle Zanne', per via delle sue due torri dai vertici acuminati.

Quella mattina però sembrava vuoto, c'erano pochi uomini rimasti a fare da vedette, principalmente nuove leve reclutate nei villaggi dei feudi circostanti, ancora troppo inesperte per poter andare in perlustrazione e rischiare di dover affrontare nemici in agguato. Quelle zone erano divenute troppo pericolose negli ultimi mesi, Lucas lo sapeva ma sperava anche che in breve tempo la situazione si sarebbe placata. "Come le acque di un fiume dopo una piena".

«Mio Signore! Rientrano i soldati a cavallo di Ser Terrick!» disse gridando la giovane recluta abbarbicata sulla torre di vedetta. Con un cenno della mano lo ringraziò.

Lord Lucas era accaldato quella mattina e sentiva il sole picchiargli la testa rasata, così si fece versare da Clover un po' di acqua fresca per ristorarsi. Bevve dalla coppa fino all'ultimo sorso, ringraziò il ragazzo e poi ritornò ai suoi pensieri che ripresero a vorticargli nella testa. Prima la guerra, poi i titoli e adesso quell'incarico. Lord Lucas non era mai stato un uomo d'azione, o questo era quello che gli aveva sempre ripetuto sua moglie, e glielo aveva detto così tante volte che gli era penetrato fin nelle ossa.

Accarezzò i lunghi baffi che si era fatto crescere e cercò di non pensare a quello che diceva sua moglie.

Dopo la carneficina sul prato dell'erba rossa, aveva giurato che non avrebbe mai più combattuto in una battaglia. Per uno come lui era stata un'esperienza raccapricciante, anche mesi dopo chiudendo gli occhi non faceva che vedere i volti di tutti quegli uomini e quei ragazzi che aveva ammazzato.

"Lo dovevi fare, era tuo compito, o tu o loro" era ciò che costantemente si ripeteva. "Fosse stato per me, sarei rimasto ad Anglerford passando il tempo a pescare lungo la confluenza del Tridente, ma Sandor no, lui aveva il dovere di andare, era suo dovere aiutare Maelor e gli altri stramaledetti ragazzi del Drago".

«Che i Sette se li portino tutti negli inferi» sputò a terra.

Alla fine della battaglia, di tutta la sua compagnia era stato il solo a salvarsi, e si considerò anche fortunato, poiché illeso: ad altri il Guerriero non concesse la sua stessa benedizione.

Suo nipote Sandor era stato schiacciato da un cavallo e il suo caro amico Maelor era stato impennato per bene come un bersaglio da allenamento, dei suoi uomini invece non riuscì a trovarne nessuno ancora intero, fu una vera strage.

Dopo alcune ore di pianti disperati fu lo stesso Drago Nero che dall'alto del suo cavallo gli ordinò di ricomporsi per marciare verso le terre dei fiumi come suo araldo, un vero onore, ma sapeva che quel compito fu affidato a lui solamente perché l'unico Lord dei Fiumi ancora vivo nei paraggi.

Ad ogni modo era ripartito immediatamente assieme ad un manipolo di giovani male assortiti e peggio armati capeggiati da un altro ragazzo del drago, Aeryn il bastardo di Harrenhal, fresco di investitura e con un nuovo cognome: Goodrivers. 'Buon fiume' la bocca di Lucas si contorse, "Come se un paio di parole e un tocco di spada potessero cancellare l'onta dei suoi natali".

A Kingdom of FireWhere stories live. Discover now