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Rimango ferma in quella posizione per una decina di minuti, poi venti, poi trenta, poi quaranta fino a quando non passa un'ora.

I miei occhi continuano a rimanere svegli e vigili sembra proprio che non vogliono chiudersi, nella mia testa i pensieri continuano a vorticare freneticamente
senza che io possa permettermi di fermarli.

Non so come ma tutta la stanchezza che avevo fino a un'ora fa, sembra essersi volatilizzata nell'aria.

Sbuffo, infastidita di rimanere in quella posizione e afferrando le mie ciabatte e un cardigan, decido di uscire da quelle quattro mura che per la prima volta da
quando sono arrivata in questo collegio sembrano diventate una prigione.

Cammino per i corridoi buii e vuoti come se fossi un'anima in pena, anche se c'è da dire che a vedermi si potrebbe dire che è vero.

Appena esco dalla struttura, una folata gelida, mi fa rabbrividire e sospirare allo stesso tempo.

Sento il freddo penetrare il mio corpo fino alle ossa, questa sensazione mi fa sentire bene ma allo stesso tempo come se fossi completamente sola.

Mi stringo di più nel mio cardigan e incomincio a camminare lentamente mentre cerco di liberare la mente.

Faccio dei respiri profondi mentre rimugino su quello che è accaduto stasera.

Mi sembra tutto assai surreale, però contando che vivo in un mondo dove i vampiri esistono dovrebbe essere normale.

Continuo a camminare e non so come, mi ritrovo ai vecchi dormitori della Night Class.

Entro, cercando di fare il minimo rumore possibile e salgo le scale per poi dirigermi verso l'ultima stanza che c'è alla fine del corridoio.

Non è una cosa volontaria, anzi e come se qualcuno mi stesse guidando.

Noto la porta è socchiusa e prima di entrarci, lancio un'occhiata curiosa all'interno.

La stanza in sé è molto simile alle altre ma la cosa che cattura il mio sguardo, è un donna rivolta di spalle dalla candida veste e dai capelli lunghi e argentei.

Per pochi secondi ho un flash di un ricordo che avevo sepolto ormai da anni.

Flashback
Dodici anni prima

Sto correndo il più veloce che posso anche se la neve, mi ostacola e non poco.

Il vento gelido mi penetra fino alle ossa e le gambe mi fanno male ma non riesco a smettere di pensare che devo arrivare il prima possibile da mia zia, come mi hanno detto i miei genitori.

Per colpa di un ramo che sbuca da sotto la neve, inciampo e le mie ginocchia vanno a contatto con la neve.

Scoppio in lacrime, spaventata ma la voce di una donna mi chiama:<<Hey, piccolina, che cosa ci fai qui?>>

Alzo lo sguardo verso di lei e rimango stupita da tale bellezza.

È alta, con gli occhi color rosa antico, dei lunghi capelli argentei che scendo morbidamente fino ai fianchi.

Indossa un kimono bianco con un enorme fiocco lilla e una cordicella rosa che attaccata ad essa, ha un campanello.

<<Sto andando a casa di mia zia, i miei genitori mi hanno detto di scappare e di andare da lei.>>le rispondo sincera.

Mi aiuta ad alzarmi e afferma:<<Non è sicuro per una bambina come te andare in giro da sola, vieni, ti accompagno.>>

La signorina mi accompagna fino a casa di mia zia mentre intanto le parlo di quello che era successo.

<<Questa è casa di tua zia?>>mi chiede con atteggiamento non molto interessato.

Io annuisco per poi correre a bussare alla porta.

Mia zia mi apre e appena mi vede da sola, mi chiede:<<Hikari, cosa ci fai qui, da sola?>>

Le spiego velocemente tutto per poi dire:<<...mi ha accompagnata, la signorina.>>

Mia zia mi guarda confusa e io allora mi giro ma non c'è nessuno.

Fine Flashback

<<Oh, guarda chi abbiamo qui?>> dice quella donna, voltandosi verso di me.

Il suo volto è quello di una volta ciò vuol dire che anche lei è un vampiro.

<<Chi sei tu? E perché mi hai guidata fino a qui?>>le domando, entrando dentro la stanza.

Mi sorride per poi esordire con la sua voce delicata:<<Non riesci proprio a capire. Io conosco te e tu conosci me o almeno, ti hanno raccontato di me.>>

All'inizio non riesco a capire cosa stessa dicendo, fino a quando la voce di Yuki mi risuona nella testa, la frase:<<Era una donna da lunghi e candidi capelli e dagli occhi rosa. Lei aveva detto di essere la creatrice di Zero, Shizuka Hiou.>>

<<Tu sei Shizuka Hiou, non vero?>>affermo guardandola nei suoi occhi rosa antico.

Il suo lieve sorriso pare allargarsi di più e asserisce:<<Chi hai messo un po' ma sei riuscita a capirlo.>>

<<Che cosa vuoi da me?>> le chiedo, afferrando un candelabro lì vicino come arma.

Si avvicina a me intanto che mi spiega:<<Abbassa pure quel candelabro, non ti ho chiamata per farti del male ma per avvertirti.>>

Soddisfatta, esclamo:<< Vedi, avevo ragione che sei stata tu a chiamarmi>> per poi ritornare seria e domandarle:<<Avvertirmi di cosa?>>

<<Sta per ritornare colui che ha fatto del male ai tuoi genitori e la persona che è la causa della disgrazia dei sangue puro.>>risponde guardandomi attentamente.

Le rivolgo uno sguardo confuso e successivamente, esclamo:<<Che cosa significa?>> <<Significa che lui sarà la causa della tua morte se non farai qualcosa.>>

Sgrano gli occhi, indietreggiando come se qualcuno mi avesse colpito.

<<C-cosa?>>sussurro senza fiato, guardandola non riuscendo a credere alle mie orecchie.

Lei fa per dire qualcosa, quando sento la voce di Kaname che mi chiama per il corridoio e mi volto verso la porta.

La sua voce si fa sempre più vicina e non appena mi rigiro verso Shizuka trovo solo una stanza vuota.

<<M-ma dov'è finita?>>chiedo sotto shock per poi sentire una mano toccare la mia spalla.



&quot;Di nuovo insieme&quot; - Fanfiction Vampire Knight🌹Where stories live. Discover now