📦 6 dicembre

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Pacco.

Ho deliberatamente scelto pacco, anche se nel mio sondaggio ha vinto principe azzurro.

Mi sono ritratta dalla conturbante vicinanza del suo volto, ho terminato il dessert e poi sono tornata a casa da sola per scelta. Per non rischiare di uscire di nuovo dalla sfera della frivolezza e del materialismo, perché spaventata da tutto ciò che c'è al di fuori.

Sembrava quasi un gioco divertente, quello di uscire a cena con il corriere, una trovata carina da documentare e discutere sui social, e invece ho realizzato che Jordan mi attira, che con i suoi modi di fare mi intriga e che forse è molto più interessante di quel che mi aspettassi.

Per questo ho scelto pacco, perché Dio solo sa quanto io non abbia tempo di gestire il campo sentimentale, ora come ora.

Jordan non ha battuto ciglio, l'ha buttata in ridere e ha semplicemente continuato a lanciarmi velati flirt come se nulla fosse. Ma si deve mettere in testa che è Natale, che ho per le mani una collaborazione d'oro e che non posso rischiare di mandare tutto a rotoli per un Signor Nessuno che ho scelto di non conoscere da una vita.

Tuttavia, quando il campanello di casa mia suona, scopro di essere in attesa di quel rumore da tutto il giorno.

No, chiamarlo "rumore" è un'amenità, in realtà questa è musica, musica che solo lui è in grado di comporre. Forse non l'avevo mai realizzato, ma nel tempo ho imparato a riconoscere il suo suono, il modo in cui preme quel tasto, il tempo in cui ci lascia sopra l'indice, gli intervalli che infila quando ha fretta perché piove o è tranquillo perché è il suo ultimo giro.

Ecco cos'è.
Non sto aspettando un pacco, ma il mio corriere.
E quel suono mi dice che anche io lo conosco già un po', nonostante tutto.
Maledizione!

«Sì?»

«Buongiorno, Giaquinta.»

«Ciao» rispondo. E in quel ciao c'è tutta una serie di rivelazioni compromettenti, del tipo: "Da dopo quella cena non penso a nient'altro che a te e al tuo stramaledetto sorriso."

«Esci a prendere il pacco di Ferri? C'è anche una busta per Semana.»

«Volentieri. Mi infilo le pantofole di Edvige e arrivo.»

In realtà, sono tirata come una corda di violino, sempre perché ho scelto di non avere nessun flirt e di non conoscere meglio nessun corriere.

«Eccomi! Ciao.»

«Wow» commenta lui, avviando un check-up completo del look.

È da capire, poverino, non mi ha mai vista uscire dalla porta conciata così. Solitamente, la mia versione casalinga è mozzafiato, nel senso che fa passare il singhiozzo dalla paura.

«Come sei bella oggi. Registri un nuovo video?»

«No, ehm...» Bene, ora nemmeno più i complimenti so gestire. «Cioè, sì. Nella casella di oggi ho trovato un illuminante e quindi ho girato il tutorial e, beh... eccoci qui.»

«Non me lo perderò. Mi sa che ci sto prendendo gusto con questo avvento, e dire che non sono mai stato un tipo religioso.»

«Santo Dio, Jordan.»

«Cosa?»

«Una cena. È stata solo una cena e ti sei preso troppa confidenza.»

«Beh, se ti disturba, puoi segnalarmi all'azienda, ora che conosci il mio nome. Buona giornata, Clara.»

Mi lascia i pacchi in grembo e io lo guardo andare via con la bruciante sensazione di essere nei guai.

Ha un culo bellissimo.

Ha un culo bellissimo

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ANGOLO AUTRICE

Ops... dite che i pensieri di Clara si stanno facendo pericolosi?

Preparatevi per domani!

Daffy

Il corriere dell'avventoWhere stories live. Discover now