7.

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la casetta quella mattina aveva vibes negative ovunque.
la sera erano stati chiamati tutti, tranne alice, in studio solo perché c'era un provvedimento disciplinare in corso.

per fortuna suo fratello non c'era di mezzo ma i più quotati erano albe, luca, alex, dario, mattia e christian. avevano litigato tutti tra loro tutta la sera, alex era incazzato nero con albe e luca faceva cenerentola per casa sotto richiesta di rudy.
christian e mattia invece, erano arrabbiati con dario, che non si era preso la colpa, insomma dove si camminava si stava litigando.

era praticamente pronta per uscire ed andare a provare ma non trovava christian da nessuna parte, decise di aspettarlo di là in cucina e lì trovò alex che faceva colazione.

«ehi.. come stai?»
iniziò lei e poi lui le rivolse lo sguardo.

«ancora arabbiato, mi da fastidio quando non si ammettono le cose, io sono sempre così schietto con tutti, ci vuole tanto ad ammettere? è solo un bambino»

«ale...»

«alex.»
la corresse lui, eppure tutti lo chiamavano ale, perché correggere solo lei?

non ci diede tanto peso e proseguì.

«mh, lascialo stare, tu hai dato le tue motivazioni e mi sembra che lorella ti abbia creduto no? l'importante è questo»
la guardò e poi le fece un mezzo sorriso, quasi per ringraziarla.

«scusa, mi è suonata tardi la sveglia, andiamo che si arrabbiano»
era christian, con il fiatone e le sue cose, si era avvicinato a loro.

alex adesso cambiò la sua espressione, distolse lo sguardo facendo una smorfia e poi finì di bere il proprio latte.
fatto ciò si alzò e se ne andò senza dire una sola parola.
ad alice sarebbe piaciuto rincorrerlo e chiedergli cosa fosse successo ma erano già in ritardo di cinque minuti, quindi decise di prendere le proprie cose e dirigersi con christian in aula prove.

durante il tragitto l'aria era tesa, si capiva che anche christian era nero per quel successo e lei non sapeva come farlo sentire meglio.

«tutti di poche parole vedo oggi»
sdrammatizzò alice, mentre i due continuavano a camminare, l'uno vicino all'altro.

«scusami ma sono scosso, raimondo sicuro ce l'ha con me e mattia, al cento per cento, ci farà il culo»
sospirò solamente non sapendo cosa rispondergli ed entrarono dentro.

andarono a posare le loro cose e poi si rivolse di nuovo a lui.

«beh oggi non c'è, pensa a ballare con me, magari elena ci farà un po' ridere»
le sorrise, era la prima volta che lo vedeva sorridere in quella giornata.

si affrettarono ad entrare in aula prove e trovarono proprio raimondo, in teoria non doveva esserci ma evidentemente per quello di ieri aveva cambiato idea.

«buongiorno, mettetevi subito in posizione, voglio vedere come procede.»
annuirono entrambi ma raimondo a dir la verità stava guardando solo christian, era evidente che ce l'avesse con lui.

iniziarono a ballare insieme ma alla minima cosa raimondo li bloccava, perché secondo lui christian eseguiva male alcuni passi.
alice la trovò come se fosse una punizione per lui, una seconda punizione perché la prima era quella di stare senza cellulare.

le prove proseguirono con gran fatica, alice a fine prove era stanca morta, todaro gli aveva fatto il culo e riprovare la coreografia cento volte.
completamente esausta andò a prendere le proprie cose e si diresse verso l'uscita per poter andare finalmente in casetta.

«aspetta»
era christian che adesso correva verso di lei.
«mi spiace che per colpa mia hai faticato oggi, non dovrebbe andare così»

«va tutto bene, facevo di peggio alla mia scuola di danza, certe volte tutta la giornata a provare»
e proseguirono vari discorsi insieme fino ad arrivare in casetta.

una volta dentro andò subito a posare le sue cose ma sentiva già vari litigi e gli era sembrato proprio suo fratello a litigare.
posò velocemente le sue cose e poi andò verso quelle voci che urlavano, entrò quindi in stanza di alex, luca ed albe e lì trovò proprio loro tre con suo fratello che stavano discutendo.

«ho capito ma ti rendi conto? potevi alzare tranquillamente la mano e prenderti la colpa come giusto che sia, ora luca deve pulire tutta casa per colpa tua»
suo fratello sembrava molto alterato e gesticolava contro albe che era lì, muto che non sapeva come rispondere.
«bah assurdo»
continuò luigi e poi uscì dalla stanza sorpassando anche lei.

«ma si può sapere che è successo?»
disse subito alice guardando i tre che erano ancora lì.

«ma niente, ancora per la roba di ieri, luigi è solamente furioso con albe»
diede in risposta luca e sospirò appena.
subito dopo se ne andò, con l'intento di andare proprio da lui.

sapeva calmarlo e poi doveva comunque parlare con suo fratello.
entrò in camera sua e lo vide steso sul letto a pancia in giù, si andò a sedere vicino a lui e poi gli passò una mano sulla schiena, accarezzandola dolcemente.

«ti va di parlare?»
gli chiese dolcemente con la stessa dolcezza che aveva nei movimenti.

«mi da rabbia che non si rende conto di quello che fa, non si prende le sue responsabilità.
lo dovevi vedere ieri era tutto che no ma io, si alcune sono cose mie ma non solo, non so cosa dire»
iniziò a imitarlo con la voce anche ed alice non potè far a meno di ridere.

«si ma a te che importa di ciò? tu non c'entri»

«mi dispiace per luca ed alex, sono miei amici e so che si impegnano»
si, ogni tanto si dimenticava che erano suoi amici. sopratutto si dimenticava che era amico di alex.
«a proposito..»
eccolo sapeva che il momento sarebbe arrivato.
«si può sapere che c'è tra te ed alex? ti piace?»

degludì sentendo le ultime parole, a dir la verità non sapeva come rispondere.
trovava certi comportamenti di alex così strani che non riusciva proprio a capirci niente.

«non lo so ma che importa, ad alex piace rea»
si alzò mettendosi a pancia in sù, adesso la stava guardando.

«ma chi te lo ha detto»

«dai lu, si vede, sta sempre con lei»

«a me non sembrava che a lui piacesse rea, l'altro giorno, era palesemente geloso di te e christian... AH SI CHRISTIAN»
aveva urlato le ultime parole e alice lo zittì.
«si scusa, mi lascio prendere la mano... dicevo, christian invece ti piace?»

non sapeva rispondere neanche a questo in realtà, adesso lo vedeva come un amico e forse anche lui ma era tutto da vedere.

«ti odio quando inizi a farmi tremila domande, quindi adesso tocca a me»

«ma non hai risposto!»

«e non lo farò perché è un buco nell'acqua anche questo... piuttosto, carola ti piace?»

«siamo molto uniti»

«ma non ho chiesto questo.»

«lasciatelo bastare, perché è l'unica risposta che avrai»
lo guardò male ma poi scoppiarono a ridere tutti e due.

subito dopo, alice si mise allungata di fianco a luigi, abbracciandolo e rimasero così a chiacchierare.

ora o mai più || alex Where stories live. Discover now