~capitolo 3~

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Eh già, la quiete prima della tempesta...
Penso che questo detto sia il più vero tra quelli mai inventati. E inoltre mi rappresenta molto.

Ma in quel momento...
In quel momento proprio non mi serviva...

Era tutto così tranquillo, I miei passi mentre correvo, il vento, il fiume... niente di più sereno.
Ma ho imparato che nella mia vita i momenti così non esistono.
Infatti d'un tratto sentii un tonfo enorme rimbombare nelle mie orecchie e mi sembrò quasi che il fiume fosse sparito.
Mi girai di scatto era stato un gatto che aveva fatto cadere un cassonetto dell'immondizia, ma un'altra cosa mi turbò e non poco. Mi ero persa.
Come è possibile?!?! Dopo qualche secondo girando lo sguardo intorno a me vidi un'insegna non molto rassicurante. La riconobbi subito perché qualche settimana prima io è Mikey avevamo fatto un giro per la città è quel cartello mi colpì particolarmente.
Ero finita nei brutti quartieri di Tokyo, dove gira la droga e la violenza come fosse acqua.

Un rumore diverso dal primo mi fece gelare il sangue. Qualcuno aveva fischiato. Girai lo sguardo e i miei occhi caddero su un vicolo vicino a me. Da quest'ultimo ne uscì un ragazzo con un taglio sulla faccia.

Mira: Osanai

Osanai: ma tu guarda chi si vede... Mirai cara... come sta l'amico di Pah? Deve essere piuttosto scosso no?

Mira: chiudi il becco corvo di merda

Osanai: Mira Mira Mira abbassa la cresta, piuttosto che stare qui a litigare perché non vieni con me in un posticino carino eh?

Mira: coglione io te la faccio pagare adesso e poi Mikey e Draken faranno il culo a quelli della tua gang da quattro soldi

Osanai: come ti permetti sei anche più piccola dovresti portare rispetto ai tuoi senpai

Senza pensarci due volte gli tirai un destro da paura e il naso di Osanai cominciò a sanguinare come una fontana.

Osanai: bastarda di una ragazzina te le insegno io le buone maniere

Provò a tirarmi un pugno ma io lo schivai, inorridita alla vista della sua faccia gli tiro un calcio da sotto il mento.
Purtroppo lui non era solo e me ne accorsi solamente dopo che una stanga di ferro mi colpisse il braccio.
MERDA
Mi girai e rimasi scioccata. Quel coglione di Osanai si era portato una ventina di persone per una ragazzina?!? Che codardo!

Cominciai a picchiarli uno ad uno ma neanche una cintura nera di Karate come me contro tutte quelle persone sarebbe uscita viva senza un graffio. Riuscì a sconfiggerli ma in molti mi avevano tirato pugni allo stomaco e alle gambe non riuscivo a reggermi in piedi. Svenni immediatamente ma non prima di sentire qualcuno urlare il mio nome, veniva da una voce che conoscevo bene... molto bene...

/skip time la mattina dopo/

Aprii lentamente gli occhi vidi un soffitto bianco e una lampada classica appesa ad esso. Sembra quasi... UN OSPEDALE?
Io odio gli ospedali sono deprimenti, anche se conosco tutte le persone alla reception dato che sono stata lì così tante volte che potrei far fare un giro turistico a chiunque.
Mi misi seduta nonostante la mia testa girava in modo assurdo.
Mi trovavo in una stanza di ospedale con una flebo attaccata al braccio.
Che era successo?
Cercai di fare mente locale tra i miei ricordi e dopo qualche minuto tutto mi tornò in mente, avevo combattuto con Osanai e la Moebius e poi ero svenuta e qualcuno mi aveva portato qui.

Dopo un paio di minuti di riflessione entrò un medico con una cartella in mano, vedendomi sveglia si sorprese.

Medico: oh sei sveglia

Mira: ehm si... che è successo?

Medico: un tuo amico ti ha trovata in una strada poco raccomandabile qui vicino con svariate ferite, un braccio rotto, un taglio sulla testa e altro. Il tuo amico è rimasto qui tutta la notte vuoi vederlo?

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