Chapter 16

1.3K 69 1
                                    

Notai come i suoi lineamenti fossero tesi e controllati sotto la luce fioca della lampada, mentre lentamente attraversava la stanza, chiudendo lo spazio che ci divideva. Potevo sentire il suo respiro caldo sul viso e  suoi occhi puntati su di me. Rabbrividii al suo tocco, chiudendo gli occhi e prendendo un sospiro. Quando li riaprii, fui sorpresa di trovarlo così vicino alle mie labbra. L'istinto di toccarlo era come una spinta che mi trascinava in chissà quale universo, ma qualcosa mi tratteneva dal farlo. Era qualcosa di puramente concreto, non riuscivo a muovermi. Sgranai gli occhi stupita, cercando di dimenarmi, ma Harry sembrava non notare i miei sforzi. Quando feci per parlare, solamente un respiro strozzato uscì dalle mie labbra. Immobile e incapace di parlare. Il ragazzo a pochi centimetri da me era totalmente preso da altro, mentre cupo mi scrutava. Mi accarezzò la guancia con leggerezza, provocando una serie di brividi alla mia schiena. Sussultai quando lasciò un bacio dolce e casto sulle mie labbra, stava accadendo di nuovo. Harry si allontanò riluttante dal mio corpo, facendo scivolare la sua mano sul mio braccio incapace di muoversi. "Non possiamo, piccola" sorrise forzatamente, guardandomi. Sentii una strana sensazione allo stomaco ed un improvviso colpo alla testa che mi fece accasciare a terra. Potevo muovermi.

Approfittai del fatto che potessi muovere i miei arti e con freddezza mi alzai impiedi, ma quando la mia mano si avvicinò al ragazzo, egli si dissolse velocemente nell'aria, lasciandomi sola e vuota. "Harry".

Sgranai improvvisamente gli occhi, voltandomi freneticamente verso la porta della mia camera. Non mi resi conto di essere avvinghiata alle lenzuola fino a quando non mi ritrovai bloccata dal mio stesso corpo. Mi lasciai cadere sul cuscino, sospirando rumorosamente. Era solo un  sogno. Riaprii gli occhi nervosa, alzandomi. Notai che era ancora molto pesto, ma probabilmente non sarei riuscita a prendere sonno, così mi rintanai al piano di sotto, sprando che non ci fosse qualche notturno. Fortunatamente sia Edith che mia madre stavano ancora dormendo, così approfittai del momento di solitudine per accendere la TV e rilassarmi sul comodo divano color pesca. Dire che non stessi pensando a quel sogno sarebbe stato un euferismo. Pensai che ci fosse qualcosa dietro a quel ragazzo, nonostante avessi già intuito qualche giorno prima il suo strano comportamento. Eppure, ricordai il mio corpo immobile e l'incapacità di parlare, il suo tocco e poi il suo "Non possiamo". Era qualcosa che prima non mi era mai capitata, ripensare ad un sogno e rifletterci sopra. Di certo non avevo mai fatto quel tipo di sogni, ma quella notte era stato diverso. Mi ritrovai a pensare molteplici volte al ragazzo dai capelli ricci e gli occhi color smeraldo e alle sue fredde parole. Perchè non potevamo? Cosa stava nascondendo? Il suo tono calmo e freddo riusciva sempre a bloccarmi, lasciandomi senza parole. E poi lui era scomparso, scomparendo tra le mie dita e lasciandomi sola e piena di domande. Notai che quando lui si era dissolto nell'aria, avevo provato un dolore al petto, ma non riuscivo a sentirlo totalmente, presa come ero dallo stupore della sua scomparsa. Avevo sussurrato il suo nome, quasi come lo volessi di nuovo con me, ma lui era scomparso, ed io ero rimasta sola.

Per il resto della giornata non feci altro che pensare alla notte precedente. Inutile dire che cercai di evitare la presenza di Harry in tutti i modi, non avendo alcuna intenzione di vederlo. Mia sorella aveva notato il mio strano comportamento, ma fortunatamente riuscii a scansare le sue domande parecchie volte e mi ritrovai a camminare sola per le strade di Spring Hill, godendomi la fresca brezza delle ultime ore del giorno. «Grace?» una voce dolce mi richiamò da dietro, facendomi voltare velocemente. Aggrottai la fronte, scrutando la ragazza di fronte a me. Sembrava conoscente, ma non mi venne nulla in mente fino a quando non sorrise distratta. «Ellie?» mi sembrava di ricordare che fosse questo il suo nome. La ragazza della festa che mi aveva visto 'scappare' via con Harry senza la minima spiegazione, chissà cosa avranno pensato lei e gli altri. «E io che credevo che ti fossi volatilizzata! Come sta il tuo ragazzo iperprotettivo?» sussultai, sorpresa dalla sua sfacciataggine e le sue domande improvvise. Sorrisi debolmente, cercando di nascondere il nervosismo e le spiegai che Harry non era affatto il mio ragazzo, bensì solamente un.. conoscente.  «Conoscente?» rise, portando una mano alla bocca  «ma hai visto come ha guardato Charlie? Pensavo stesse per prenderlo a pugni!» Prenderlo a pugni? A me Harry sembrava solamente irritato dal  fatto che non lo avessi cercato prima per andare via dalla festa, non più di tanto da ciò che stavo facendo. Sbuffai, non sapendo come rispondere alle sue manifestazioni di pensieri personali sul ragazzo dai capelli ricci.  «Sai, ai ragazzi piacerebbe rivederti. La volta scorsa sei andata via senza preavviso e non siamo riusciti, uhm, a contattarti. Ti andrebbe di rivederci? Magari stasera!» sorrise radiosa, portando una ciocca bionda dietro le spalle. «Non lo so» borbottai, guardando la strada dietro di lei. Non nego che mi sarebbe piaciuto uscire di casa, magari per scacciare un pò di pensieri dalla testa e conoscere nuove persone.  «Posso portare un'amica?» dissi titubante, cercando il suo sguardo.  «Certo, tutte quelle che vuoi! Che ne dici se ci incontriamo a Spring Hill Park fra due ore?» annuii sorridente, salutandola e allontanandomi. Inviai un messaggio ad Aria, avvisandola dell'uscita imrpovvisa. Sorrisi quando rispose a tempo record con un "Wow, Grace Parks che esce di sua spontanea volontà! Ci sarò".

Secret || Harry StylesWo Geschichten leben. Entdecke jetzt