𝗦𝗮𝗰𝗸𝘆 (𝟰)

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"Siamo soli per sempre."

Gli amori estivi sono come una stella cadente, un lampo fugace di splendore ed eternità che in un attimo sparisce.
Ne rimane solo un ricordo.

Sento bussare alla porta, chiudo il libro che stavo leggendo distrattamente e do il permesso di entrare.
Mattia entra nella mia camera e si butta sul letto goffamente.

-Tra un'ora andiamo in discoteca, è stata un'idea di Sami, preparati.-

Non appena sento quel nome mi si blocca il respiro per un attimo. Mattia se ne accorge e sbuffa alzando gli occhi al cielo.

-Sara smettila, mi fai venire il diabete.-

Gli lancio un'occhiataccia e lo mando via dalla mia camera.
Ho solamente un'ora per rendermi presentabile ai suoi occhi.
Per l'ultima volta.

Mi faccio una doccia veloce e indosso un jeans con un semplice top nero, la semplicità è la prima cosa che il ragazzo ha notato in me.

Circa tre mesi fa, all'inizio dell'estate, sono arrivata qua a Milano per trascorrere le vacanze insieme a mio cugino Mattia.
Ho sempre abitato a Zurigo con mia madre, nonché sorella di primo grado della mamma di Mattia.
Non vedevo mio cugino dalle scuole medie, ma nonostante ciò abbiamo sempre mantenuto un rapporto solido, ci siamo sempre aiutati a vicenda condividendo esperienze di ogni tipo, dalle più felici alle più tristi.

Fin dalla sera stessa del mio arrivo Mattia mi ha fatto conoscere i suoi amici più importanti della zona, da Valerio ad Amine, da Aziz fino ad arrivare a Sami.
In lui ci fu qualcosa che catturò subito la mia attenzione, al contrario degli altri, se ne stava in disparte a fumare, ridendo solo ogni tanto alle battute dei presenti.

Allora, presa dalla curiosità, mi avvicinai chiedendogli se avesse da accendere, alzò lo sguardo e mantenendo il contatto visivo mi accese la sigaretta, in silenzio.

Per tutta la sera continuò a non accennare parola, mi guardava solo di soppiatto distogliendo costantemente lo sguardo.
La sera arrivata a casa chiesi informazioni su Sami a mio cugino, mi disse che era appena uscito dal carcere e che quindi non stava passando un bel periodo, tutti i punti si collegarono.

Nei giorni a seguire cercavo sempre di strappare un sorriso al ragazzo dalle due righe sulla testa, o comunque di fargli compagnia in silenzio, fumando una sigaretta e guardando le stelle.

Arrivò ferragosto e tutto si stravolse.
Avevamo deciso di festeggiarlo a casa di Valerio, una cosa tranquilla tra amici.
Alla fine fu tutt'altro che una serata tranquilla, finimmo tutti ubriachi, e per la prima volta, forse per il troppo alcol, Sami si aprì con me.
Era la prima volta che parlava dopo essere uscito di prigione.

Mi raccontò della sua infanzia, dei mesi di latitanza.
Poi improvvisamente mi baciò ringraziandomi, senza spiegazioni.

Dal giorno seguente iniziò a corteggiarmi come in un film.
I tempi saranno cambiati ma la galanteria non passerà mai di moda e lui ne sapeva qualcosa.
Sapevamo entrambi che non poteva durare, finite le vacanze ognuno doveva tornare alla propria vita, io a Zurigo, lui a Milano.
Ma decidemmo di non pensarci e goderci il momento, e che momenti.
In due mesi mi ha lasciato di più di persone che conosco da anni.

Pensavo che questo momento non sarebbe mai arrivato, è più dura di quello che pensavamo.
Domani devo ripartire e finirà tutto.

Finito di vestirmi prendo gli orecchini e cercando di infilarmeli di corsa mi arrabbio con me stessa per non essermi piastrata i capelli, troppo tardi.
Esco di casa raggiungendo Mattia già fuori con la moto accesa, mentre borbotta per il mio solito ritardo.

Mi tengo sulle sue spalle e cerco di scacciare via i brutti pensieri insieme al vento.
Stasera è l'ultima sera e devo divertirmi.
Scendiamo dalla moto e la musica del locale si sente già da qui, mi preparo al mal di testa.
Mattia mi prende per il braccio e varchiamo l'ingresso della porta.
All'improvviso la luce si spegne insieme alla musica.

-Mattia, che succede...-

-Sorpresa!-

Le luci si riaccendono e i ragazzi mi si buttano addosso abbracciandomi.
Mi guardo intorno e vedo un cartellone gigante appeso.

GRAZIE SARA.
CI RICORDEREMO DI TE.

Lo cerco con lo sguardo e lo vedo sorridere. Trattengo il fiato dalla troppa bellezza.
Mi basta quello per toccare il cielo con un dito.
Spingo le persone e butto le braccia intorno al suo collo.

-Idea tua scommetto.- mi stacco e lo fisso negli occhi studiandolo.

-Ovviamente, ma senza gli altri non sarei riuscito a fare nulla.- mi dice imbarazzato.

Lo lascio per andare a salutare tutti gli altri e prendere qualcosa da bere, nonostante l'estate sia quasi finita qui a Milano si muore ancora di caldo.
Sento qualcuno circondarmi la vita e mi basta il profumo per capire che è lui.

-Non riesci a stare senza di me nemmeno per un secondo, vero Sami?- gli chiedo ironica girandomi.

-Saluta gli altri e vieni fuori, ti devo dare una cosa.- mi sussurra all'orecchio prima di scomparire tra la folla.

Non aspetto un minuto di più ed esco quasi correndo dal locale.
Lo trovo seduto sul marciapiede della strada.
Senza dire nulla mi avvicino e lo abbraccio da dietro chiudendo gli occhi. Voglio godermi ogni singolo momento.
Mi prende la mano e mi fa sedere vicino a lui circondandomi con un braccio.

-Uscito di prigione non pensavo che sarei riuscito ad aprirmi di nuovo, a tornare me stesso.
Poi sei arrivata tu.- mi alza il mento con la mano e mi accarezza la guancia con le nocche.
Con l'altra mano cerca nella sua tasca e fa uscire una collanina con una "S" incisa sopra.
Mi solleva i capelli e me l'allaccia con facilità.

-Con questa mi penserai, ovunque ti troverai.-

Questa volta gli prendo io il mento.

-Non mi serve una collana per pensarti.- gli prendo la mano e me la porto al petto -Tu sei già qui, e non te ne andrai così facilmente.-

-Il vuoto che provo se penso che domani finirà tutto mi provoca la nausea Sara.- si alza di scatto tirando un pugno al muro.

Lo raggiungo di corsa e gli bacio le nocche, rosse per l'impatto.

-Sami calmati, non finirà nulla, come può finire tutto questo? È impossibile.
Qualsiasi cosa siamo stati in questi mesi di certo non saremo più due sconosciuti.-

Inizia a baciarmi con disperazione, tristezza, rabbia.
Come potrei dimenticarmi di un ragazzo come lui?

-Se questo è l'amore allora io ti amo Sara, mi hai insegnato ad amare con i tuoi piccoli gesti.
Non smetterò mai di ringraziarti.
Qualunque cosa accada.-

Sorrido e non ci capisco più niente, è così che ci si sente quando ci si innamora?
In caso è un vero casino.
Un casino bellissimo.

-Ti amo Sami, non sai quanto.-

Vorrei ritornare ad amare intensamente, proprio come quando mi lasciavo andare completamente in quelle storie estive che parevano durare in eterno.

One shot ; 𝘁-𝗿𝗮𝗽𝗽𝗲𝗿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora