Ayla

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Entrai nel solito bar ,questa sera era molto confusionaria, mi guardò intorno cercando il solito tavolo , ma era così affollato che ha malapena si riconosceva qualcuno , per me distinguere i miei amici era complicato mentre per loro era un giochetto ,per via dei miei capelli bianco perlato mi distinguevano da tutti .
Mi tolsi il cappuccio sperando che qualcuno mi riconoscesse, infatti vidi Olsen alzare la mano ,mi feci la strada tra la folla
"È tutta questa gente ?" Chiesi sedendomi
Minù e Jasper mi guardarono in modo curioso
"Non hai sentito cosa sta succedendo alla capitale?" Disse Olsen passandomi il giornale, era nuovo di zecca ,l'odore di carta , perfino il giornale stava diventando un bene ,di solito ero io a comprarlo per noi, ma questa volta Olsen aveva guadagnato molto.
Sfogliando le pagine , il titolo in copertina
𝘿𝙀𝘾𝙀𝘿𝙐𝙏𝙊 𝙄𝙇 𝙍𝙀
𝙄𝙇 𝙁𝙄𝙂𝙇𝙄𝙊 𝘼𝙇 𝙏𝙍𝙊𝙉𝙊
Rabbrivì solo leggendo quelle parole
" tuo cugino al trono eh" disse Olsen bevendo una birra.
Con tutti li scandali che sono successi non mi stupivo più di tanto ,solo che ricordare la mia vita li è soffocante.
"Prima o poi doveva morire no?"
"Sicuramente"
"Dalle foto sembra bello" disse Minù giocherellando con il tappo della birra
"L ultima volta che lo visto era timido ed era pieno di brufoli"
"Non conta se sia bello ho brutto ,basta che sappi regnare in modo decente"affermo Jasper
"Sembri uno di Vald Os" disse Olsen riguardandolo male.
Conobbi Olsen per primo ,avevo 9 anni ero in piazza ,vidi un ragazzino rubare un gioco ad un bambino , scappava nella mia direzione, feci uno sgambetto e cadde li tirai un calcio in faccia rompendoli il naso , presi il gioco e lo ridai al bambino ,ed è così che conobbi Olsen Minù e Jasper dopo.
Olsen era alto e muscoloso ,tranquillo e il suo naso ad aquilotto lo rendeva minacciante.
Capi all' istante che la città era diversa dalla città dove vivevo  , per tre cittadine dopo la capitale lì si viveva con la magia e combattimenti aldilà del mare era completamente diverso ,chi viveva la non sapeva cosa fossero le mele placate e viceversa e là non sapevano cosa fosse un caffè.
"Noi siamo la città più lontana dalla capitale" ribadì Jasper "siamo come le api ,fastidiose per il nostro commercio ,ma indispensabili per i soldi"
Jasper il solito tipo che scherza sempre , ma non sa nemmeno il suo colore preferito, capello riccio nero e occhi così scuro che la pupilla quasi invisibile( quando non scherza ,non scherza)
"Stasera sei poetico Jasper?"
Milù ,un nome così carino , ma è letteralmente un maschiaccio , una volta entrarono dei ladri in casa sua li ruppe l'intero cranio e osso sacro .
La popolazione era così simile , pelle scuretta occhi scuri capelli neri o maroni già il biondo e il rosso erano rari gli occhi erano abbastanza comuni marroni scuro o chiaro il verde poco e niente.
"Ha parlato Miss simpatia" rispose Jasper mandando giù una vodka
"Ehi fiocco di neve ,stasera non bevi nulla"chiese il barista verso di me ,il fratello di Olsen
"Il suo nome è Ayla" rispose lui
"Scusa fratellino, vuoi qualcosa?" Fece una piccola pausa ,ma appena stava portando il menù faci un gesto con la mano facendoli capire che non volevo nulla.
"Mi deludi" disse Jasper come per piangere
"Gli alcolici della capitale sono più gustosi" dissi io prendendo la bottiglia di vodka ,cercando di vedere dove proveniva
"Un giorno c'è lo farai provare , andremo tutti e quattro a fare un bel viaggetto" disse Milù
Un dettagliato che solo Olsen sa , e che sono esiliata,gli altri non ho mai avuto il coraggio di dirlo ,forse avrei voluto evitare la realtà ,ma anche il fatto meno ti fidi più sopravvivi.
"Ogni santa volta che che nominiamo di andare alla capitale fate quelle facce da funerale ,o inteso che la tua famiglia sia una delle peggiori ,ma non per forza devi andare a trovarli " disse Milù scocciata,Jasper guardò me e Olsen dubitante
"Il fatto e che ,c'è nel senso ,voglio dire , è complicato da spiegare io..." non so quante volte io abbia provato a dire quella fottuta verità
"Olsen?tu sai qualcosa,aiuta fiocco di neve ad esprimersi" Milù apri bocca interrompendo Jasper ma scommetto che avrebbe detto la stessa cosa
" il fatto è che un po più complicato di quanto qualcuno possa pensare" disse Olsen guardandomi come se aspettasse un cenno di sì o no
"Non abbiamo tutta la sera" ripetette Milù
Feci un cenno di si
"Ayla e la sua famiglia sono stati esiliati" a quelle parole Jaspers stava per piangere o ridere , Milù era schioccata
"Non capisco"disse Jasper cercando di non soffocarsi con il ridere
"Non vi siete mai chiesti cosa chi facesse una persona ᴅᴇʟʟᴀ ғᴀᴍɪɢʟɪᴀ ʀᴇᴀʟᴇ ǫᴜɪ?" Dissi abbassando la voce per non destare persone curiose
"Pensavo vi fosse trasferiti qui perché era un posto tranquillo" disse Jasper
"Qui?un posto sicuro?che ti sei ubriacato con due bicchierini di vodka?"disse Olsen incredulo delle parole di Jasper
"Bhe con il caratteraccio che hai , e mettendo caso che tuo zio era matto lo avrei fatto pure io"
Mi inervosì solo alle parole di Jasper
" sai una cosa hai ragione , però il re non è mio zio le parentele non funzionano così" mi alzai ripresi le mie cose e me ne andai .
"Ayla lo sai che scherza sempre" disse Milù in lontananza cercando di giustificarlo
Sbattei la porta uscendo e presi la strada di casa .
"Ayla aspetta!" Era Olsen che mi ricorreva "non prendertela! Sai come sono fatti"
Non risposi , camminavo dritta , Olsen mi raggiunse
"Non dirmi che te la sei presa?" Ripetè con il fiatone e mettendosi davanti a me ,neanche lo riguardai in faccia " dai ,dov é la bambina che prendeva a calci tutti, ora ti offendi per due cose"
Lo riguardai negli occhi io non vidi nulla ,lui vedeva probabilmente i miei occhi azzurri che diventavano Neon , una differenza tra me e lui.
" Forse ha ragione , e anche tu, ero piccola e senza amici e indifesa"
"Non lo sei mai stata"
"Sai inizio a pensare che siamo amici solo perché avete ritrovato una riosorsa di soldi in me, pensi che non mi sia  accorta che pagavo solo io quando andavamo in giro o che jasper rubava qualche soldo dal mio borsello, una volta tuo fratello senti parlare male di me quando eravate voi tre , e TU non hai mai aperto bocca per difendermi"
"Perché dici questo"nella voce di Olsen si sentì che avevo ragione ,mi guardò dritto negli occhi,eravamo sotto un lampione vidi bene la sua espressione ,mi sentivo caduta dentro un buco nero ,l'amico di cui più mi fidavo aveva dato ragione alle mie parole uscite per caso dalla mia mente.
"Dimmi che non è vero"lo ripetevo a me stessa e a Olsen,nessuno risposta , "vai a quel paese" quelle sono e saranno le ultime parole che rivolgerò a Olsen per tutta la vita.
Non mi ero più sentita così da quando ero stata esiliata ,nel mentre avevo superato il viale <degli ubriaconi> così lo chiamavano ,per via di droga e ecc..
Mio padre mi aveva a avvistata che le persone qui sono bugiarde e li fai comodo solo quando cacci i soldi;feci tutta la piazza in meno di un minuto , Olsen non mi seguiva da sotto il lampione ,era vero quello che dicevo ,mi avevano sempre usato ,girai ancora una volta l'angolo ,presi la solita stradina per tornare a casa.
Casa mia era una villa in campagna lontana dagli sguardi dei ladri ,ma per me gli attirava sempre lì ,scavalcai il cancello ,e sgattaiolai sotto il mio balcone dove avevo lasciato la corda ,mi arrampicai poggiandomi sul muro, e come un fantasma entrai nella mia camera.
"Ben tornata" feci un salto dalla paura ,Diana mia sorella maggiore.
"Potevi avvisarmi a cena che mi avresti aspettato come un cane da guardia" dissi togliendomi lo scialle e le scarpe
"1 non ti avrei mai aspettata a lungo di notte ,2 c'è una novità" disse lei alzandosi dal letto
"Che novità"dissi curiosa ma ancora scossa dall' accaduto
"Non siamo più 𝙚𝙨𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖𝙩𝙞, possiamo tornare a casa".

ℒ𝒶 𝓋ℯ𝓃𝒹ℯ𝓉𝓉𝒶 𝒹𝒾       ᖘ꒒ꀎꌩꂦꈤꋪWhere stories live. Discover now