XIII

80 10 8
                                    

Non parlammo più di quanto accaduto la notte passata ma Yunho non si fece scrupoli a raccontare ai sue due hyungs ciò che aveva detto anche a me, poi si era innervosito nel momento in cui Hongjoong aveva provato a dirgli che avrebbe dovuto denunciarli.

"Non posso!" aveva protestato, poi si era chiuso in camera e io non sapevo effettivamente come comportarmi. Dopo il nostro bacio in camera mia potevamo dire di essere... come una specie di fidanzati anche se non ufficialmente?
Perciò mi ero limitato a seguirlo ed avevo bussato alla sua porta.
Mi aveva rincuorato sentirmi dire "entra solo se sei Mingi" e quindi il terrore di poterlo disturbare era sparito improvvisamente.
Mi aveva sorriso ma vederlo disteso sul letto mi fece capire che non aveva intenzione di parlare, così mi ero seduto sul suo materasso ed avevo atteso che dicesse qualcosa.
Non mi ero aspettato niente da lui quel giorno, capivo quanto fosse sconvolto ancora per ciò che gli era capitato, infatti poco dopo quando avevo provato a chiamarlo non mi aveva risposto ed avevo dedotto che stesse dormendo.
Era così che ci eravamo "salutati", ma mi convinsi che una volta tornato a casa gli avrei mandato un messaggio, dicendogli che me n'ero andato solo per lasciarlo riposare in pace. Non c'era più pericolo per lui a rimanere in casa sua per due motivi: il primo era la presenza dei due suoi hyungs e quindi l'avrebbero protetto loro nel caso ci fosse stato bisogno, e il secondo si trattava del fatto che da bambino Seonghwa aveva passato molto tempo in compagnia di suo nonno. Lui lavorava molto con le mani e sapeva addirittura cambiare serrature.
Nell'arco di una giornata riuscì a trovare tutto il necessario per poter sostituire la serratura la cui chiave era impossesso anche Jihun, così Yunho non avrebbe più temuto per la sua vita.
Mi ero messo d'accordo con i due ragazzi per tenerlo al sicuro.

"Quando non potete stare con lui chiamatemi così che possa venire io a fargli compagnia. Vi lascio il mio numero."

Ci eravamo scambiati i numeri di telefono con Hongjoong e Seonghwa, cosa che ancora, a distanza di mesi dalla nostra conoscenza, con loro non ero riuscito a fare.
Prima che me ne potessi andare, Seonghwa parlò.

"Yunho ti piace davvero tanto, si vede da come lo guardi."

Le mie guance si fecero rosse a quelle parole e fui costretto ad abbassare lo sguardo.
Ma lui non voleva sminuirmi o prendermi in giro anzi, tutt'altro.

"Lo stesso vale per lui. Non me lo ha mai detto esplicitamente ma certe notti siamo rimasti svegli a parlare e mi raccontava sempre e solo di te, di quanto ti trovi intelligente, di quanto tu abbia da dire ma per educazione e paura di essere giudicato rimani in silenzio."

Alzai lo sguardo, sorpreso.
Sollevai le sopracciglia per assumere un'espressione stupefatta, lui sorrise dolcemente sotto lo sguardo di Hongjoong, che si teneva appena dietro le sue spalle.

"Tu sei quello giusto per lui, non avere paura di essere te stesso in sua compagnia. Lo fai stare bene, Mingi. Non lo vedo felice da un mucchio di tempo e ora riesco a farlo solo quando lo vedo insieme a te."

Tornai da San con un sorriso ebete sulle labbra perché per tutto il viaggio mi ero ripetuto e ripetuto mille volte le parole che mi aveva detto Seonghwa e ripensandoci aveva ragione.
Non era il primo ad avermelo detto. Anche il mio coinquilino aveva più o meno espresso lo stesso parere, quindi probabilmente non si trattava solo di un semplice parere, ma di pura verità.
Io, da quando avevo conosciuto Yunho, non avevo pensato più a niente e nessuno.
Non che prima di lui avessi mai pensato a qualcuno in realtà, avevo pensato di essere asessuale perché non interessato a nessuna ragazza o nessun ragazzo che mi si presentasse davanti, poi era arrivato quella chioma di capelli color pesca, il sorriso dolce e genuino come quello di un bambino.
L'avevo prima visto accanto a me nei panni di un amico e nonostante avessi cercato di convincermi, dopo il bacio che mi aveva dato quella notte sulla nostra panchina, avevo avuto la prova schiacciante che Yunho mi piaceva davvero.
Tornato a casa, San mi aspettava seduto sul divano. Aveva la tivù accesa ma la sua attenzione si spostò completamente su di me e si alzò in piedi all'istante.

"Devo dirti una cosa!! E anche tu devi dirla a me, non abbiamo parlato del fatto che Yunho stamattina fosse nella tua stanza."

Roteai gli occhi con uno sguardo imbarazzato mentre mi toglievo il giubbotto per appenderlo all'attaccapanni vicino all'entrata.
Non risposi e San continuò.

"D'accordo allora inizio io, così almeno ti si allenta un po' di tensione. Ho detto a Wooyoung che sono innamorato di lui!"

Il suo tono di voce aveva spoilerato fin dal primo momento la fine della storia, e il sorrisetto che aveva sulle labbra contribuiva a tutto ciò.
Ma io sorrisi comunque, felice di sapere una notizia del genere, anche se ovviamente risposi con un "e?" per invitarlo ad andare avanti.

"E mi ha baciato! Capisci? Poi mi ha abbracciato forte forte e mi ha detto che per lui è esattamente lo stesso e che è stato come togliersi un peso dallo stomaco nel sentirmi dichiarare. È stato un momento magico, wow non pensavo che sarebbe finita così bene!" esultò felice e fece dei piccoli saltelli di gioia, mentre mi picchiettava le mani sulle spalle, proprio come un bambino punzecchiante.

"E quindi sono fidanzato con Wooyoung. Oh mio Dio è così strano, sono fidanzato con il mio scopamico è... un'esperienza mistica" fece una piccola pausa, poi continuò.

"Adesso tocca a te!"

Non mi diede il tempo di commentare, di lasciarmi dire quanto fossi felice per lui, ma lo dissi comunque, perché lo ero sul serio. Wooyoung inoltre era un bravo ragazzo e pensavo fosse proprio adatto a San, insieme si completavano, erano l'uno la metà dell'altro, come lo erano Seonghwa e Hongjoong, come lo ero io... e Yunho, forse.
Gli raccontai tutto, dall'inizio fino alla fine, e mi scusai anche per averli lasciati soli alla festa la sera passata, ma lui capì ovviamente e mi disse che avevo fatto bene a portarlo via veloce.
Gli dissi che mi aveva baciato di nuovo, la mattina stessa, sul mio letto, e che questa volta non mi ero paralizzato. L'avevo ricambiato e lo avevo finalmente accarezzato sui fianchi, avevo sentito le sue curve, avevo avuto il primo assaggio dell'amore che avevo cominciato a provare per lui, quello che di lì a poco sarebbe diventato il centro del mio mondo, la ragione per cui avrei vissuto.
Yunho sarebbe diventato davvero tutta la mia vita.

***
buonasera ehm... a distanza di ben 2 anni torno qui per annunciarvi che uno dei buoni propositi del mio 2024 sarà proprio tornare a scrivere, quindi perché non ricominciare intanto riprendendo in mano questa storia?

ammetto che questa bozza è pronta dal 2022 e non me lo ricordavo neanche, però beh eccola qui :')

spero siate felici del mio comeback, fatemi sapere <3
detto ciò vi saluto e spero di risentirvi al più presto!
ciao ciao 🫶🏻

Respirare aria di libertà || yungiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora