Caro diario, sono Emma Fogg e ti scrivo per raccontarti alcune avventure vissute con il mio fratellastro, Phileas.
Intanto ringrazio la gentile autrice che mi ha dato vita e mi ha fatto vivere straordinarie avventure, una volta stavo anche per rimetterci la vita!
Ma ti chiederai chi sono io.
Sono una ragazza che ama vivere la vita rischiando. Se non succede credo che sia molto monotona e noiosa.
Gli stimoli, l'adrenalina sono ciò che mi fa vivere!
Non ho mai conosciuto il mio vero padre ma, da quanto mi ha raccontato Foggy, era una persona orribile.
Ho vissuto tutta la mia infanzia e adolescenza vivendo in una camera molto piccola e con genitori che mi istruivano ad essere una vera donna. Era una situazione insostenibile e intollerabile per me.
Quindi mi rifugiavo nei libri, soprattutto quelli di avventura.
Studiavo, leggevo e scoprivo nuovi mondi.
Spesso dalla finestra vedevo passare un bel ragazzo: aveva corti capelli marroni, gli occhi dello stesso colore e un sorriso che faceva splendere le mie giornate.
Io stavo sempre alla finestra a vedere se passava e, quando succedeva, lo salutavo.
Crescendo cominciai a capire di essermi innamorata.
Così un giorno, era il 1833, avevo ormai vent'anni, lasciai la casa dei miei genitori per vivere la mia passione: diventare una giornalista e scrivere le avventure che mi sarebbero capitate sott'occhio.
Lasciai l'abitazione dei Williams anche per un motivo che mi lasciò profondamente offesa nel mio orgoglio.
Era un giorno qualunque di primavera: gli uccelli cantavano le loro meravigliose melodie e il pesco che avevamo in giardino era in fiore; se aprivi la finestra potevi sentire il profumo dei suoi fiori rosa. Quel giorno ero alla mia solita finestra per vedere se passava quel " gentleman" quando sentii bussare alla porta.
«Signorina Williams, c'è un ospite che vorrebbe conoscerla. L'hanno invitato i suoi genitori» mi informò la mia serva Elsa. Ella aveva lunghi capelli marroni e gli occhi verdi che sembravano due smeraldi. Mi chiedevo sempre perché non lasciasse la casa per trovare marito.
Mi sistemai al meglio e mi diressi nel soggiorno nel quale si trovavano i miei genitori insieme a un ragazzo con corti capelli riccioluti e gli occhi celesti come il mare.
«Salve, lei dev'essere Emma Williams. Io sono Ryan Fell» si presentò facendomi il baciamano.
«Molto lieta di conoscerla, signor Fell»
Ci sedemmo sul sofà presente e mia madre prese la parola.
«Emma, hai raggiunto ormai l'età da marito e Ryan è il figlio di un importante membro della politica. Quindi, io e tuo padre, abbiamo deciso di darti in sposa a lui.»
A quella sua affermazione mi sentii cadere un macigno sul petto e una vena iniziò a pulsare sul mio collo.
Come hanno osato?! Io non posso legarmi sentimentalmente a un uomo! Devo vivere la mia vita! Devo sentire l'adrenalina scorrere nelle mie vene!
«Mamma, io non voglio sposarmi, o se devo veramente farlo, preferisco con un uomo che amo veramente. Non potete sempre decidere voi per me, non sono più una bambina. Quindi, dopo questo affronto al mio orgoglio, me ne vado. Con permesso. »

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80 giorni di avventure ( IN CORSO)
AdventureLa storia parla di due fratellastri, Phileas Fogg e Emma, che si ritrovano a viaggiare per il mondo in soli 80 giorni a causa di una scommessa di Phileas. Loro però non sanno nulla l'uno dell'altro avendo vissuto per molto tempo lontani a causa del...