Cap.5

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La prima settimana di scuola è andata , non mi sarei aspettata nulla di tutto quello che è successo ma sono fiera di me.
Sta sera devo uscire con Alana, la ragazza di cui non sapevo il nome.
Ha un nome particolare infatti non è italiana ma non ho prestato attenzione comunque alle sue origini.
Sembro una che non ascolta mai quando gli altri parlano , in realtà è semplicemente un pensiero che mi insegue da inizio settimana, una persona più che altro , Luca.
Sta sera andiamo ad un pub ma non ho vestiti da mettere , almeno non che mi piacciano.
Scavando freneticamente negli abissi del mio armadio tiro fuori dalla calca un tubino nero della Nike che non so come mai avessi ma probabilmente era un regalo.
Se non si fosse capito la Nike è la mia marca di abbigliamento preferita per questo per la maggior parte ho solo roba sportiva.
Mi infilo il tubino che mi va molto corto e stretto , ma mi sento stranamente a mio agio , sotto mi infilo le solite scarpe perché non voglio essere elegante e mi infilo una giacca di pelle un po' corta di qualche anno fa poi mi trucco e metto un rossetto viola che mi sta veramente bene con i capelli neri e un po' di mascara.
Mi riempio di profumo e scendo salutando mio padre con un bacio sulla fronte.

Esco alle mi accendo una sigaretta mentre aspetto Alana.
Controllando il telefono mi arriva una notifica e non potete capire il cuore in gola quando leggo che era Luca D'Orso...

 Controllando il telefono mi arriva una notifica e non potete capire il cuore in gola quando leggo che era Luca D'Orso

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Questo ragazzo si sta prendendo veramente troppo spazio nella mia vita , ora vuole anche venirmi a prendere...Cosa vuole da me ?
Non mi da comunque fastidio ed è questa la cosa peggiore , che io voglio vederlo.

Alana aveva messo un jeans stretto e un top rosso col pizzo che le stava davvero benissimo , insieme sembravamo molto quelle amiche opposte entrambe belle delle serie.
Questa cosa che la mia vita sta diventando sempre di più come quelle "stronzate di serie" mi sta preoccupando.
Entrate subito ci adocchiano due ragazzi di circa 20 anni , che sinceramente non mi piacevano né fisicamente ,né mentalmente dopo averci parlato 10 minuti con la scusa di offrirci un drink.
Così facendo finta di andare in bagno mi stacco da quella conversazione insensata , sui cavalli?
Mentre Alana rimane a parlarci, io esco a prendere un po' d'aria e fumare , erano più o meno le 10:20 quando mi vedo arrivare D'Orso in contro.
Era più bello del solito.
"Pensavo che non saresti uscita invece vuoi proprio vedermi" Dice ridendo e forse per la prima volta senza irritarmi.
Gli sorrido maliziosa.
"In realtà stavo solo fumando"
"Si ho notato, ma la vuoi dare?"
"Cosa?" Rispondo , volendo picchiarmi per aver pensato in modo perverso.
"Una siga...ei non pensare sempre male, perché sei così porca?" Dice mordendosi il labbro,cosa che fa spesso davanti a me facendomi rabbrividire.
"Non sono porca , solo che con uno come te è impossibile non fraintendere"
"Si che sei porca...anche più di me , e non dico che questo non mi faccia venire ancora più voglia di te"
Mi prende la faccia tra le mani guardandomi dall'alto,fa il muso a bacio e crea lo schiocco del bacio con le labbra senza poggiarle alle mie.
"Cosa vuoi da me Luca D'Orso?"
"La domanda dovrebbe essere cosa voglio DI te , e la risposta è ,tutto."
"Nemmeno mi conosci"
"Mi sono bastati 3 giorni neanche per capire che voglio esplorarti ogni minima parte sia della testa che del corpo"
Rabbrividisco , lo sento mordicchiarmi il collo e notando il mio stato di trans sorride sul mio collo facendomi venire la pelle d'oca.
Era una situazione che non avrei mai pensato di vivere , ma cosa poi? Noi due non siamo nulla ?
Non so come regolarmi...per una volta però voglio lasciar le cose accadere senza pensare a niente.
Si stacca da me.
"Allora me la dai?".
Sta volta nonostante la mia testa abbia comunque pensato male gli porgo la sigaretta, lui se la mette in bocca e mi chiede di accendergliela.
Fa uno sbuffo di fumo davanti alla mia faccia è mi prende delicatamente i fianchi.
"Ti sto facendo diventare meno aggressiva lo sai?"
"Tu credi?" Rispondo guardandolo dritto negli occhi in senso di sfida.
"Credo credo"
"Allora credi male"
Lo stacco dalla presa e gli tirò su la cerniera del Moncler nero.
"Vuoi andare a prendere qualcosa da mangiare?"
Si mi andava , così accetto dimenticandomi di aver lasciato Alana alle prese con i due 20enni , anche se sembrava trovarsi molto bene con loro.
Nella mia testa sentivo che magari gli stavo dando troppo l'illusione di avermi già conquistata così mi blocco nel tragitto verso la sua moto.
"Che c'è ?"
"Sono venuta qua con un'amica devo stare con lei"
AMICA?
Non mi era mai capitato di dirlo o almeno da quando ho superato i 9 anni.
Vabbè magari non siamo amiche però mi piaceva molto Alana come persona e magari non sarebbe stato male averla al mio fianco...
Non riesco nemmeno a capacitarmi di come possa essere cambiata la mia vita in così poco tempo.
"Non fa niente ,sta parlando con due coglioni"
"Si ma non la lascio da sola appunto per questo"
"Dai vieni, facciamo in fretta"
"Vai tu"Mi giro e me ne torno dentro; me ne sono pentita ? Si , lo rifarei ? OVVIO.
Intanto vedo una sua nuova notifica ma non la leggo, almeno per ora.
Vado al bancone e vedo Alana ubriaca marcia che non si regge più in piedi con quei due coglioni che cercavano di toccarla senza farsi notare, la scena mi stava innervosendo e scoppio quando vedo uno dei due poggiarle una mano sul culo.
Mi avvicino con rabbia ad Alana.
"Potete lasciarla stare  , non vedere  che è ubriaca?"
"Ci stiamo solo divertendo" Mi grida uno nelle orecchie per sovrastare il volume sproporzionato della musica.
"Senti coglione se vai con le ragazza ubriache è perché da sobrie nessuna ti vorrebbe"
Gli strappo il drink dalle mani e glielo rovescio addosso.
Lui inizia ad imprecare e ad insultarmi pesantemente così prendo Alana e me la porto fuori dal locale.
Vedevo che il ragazzo mi stava inseguendo ma pensavo che ad un certo punto tornasse indietro, invece no, ci segue fino a fuori continuando ad insultarmi , non mi ero accorta che anche lui era ubriaco e probabilmente anche fatto.
Aveva iniziato a gridare che sono una puttana e la poca gente uscita fuori a prendere aria o a fumare stava guardando la scena con gusto.
"Stai zitto" Gli gridavo, ma più parlavo più si avvicinava a noi e non sapevo cosa fare.
"Oooo coglió vuó rimané senz a cap sta ser? Sento gridare da lontano , mi giro ed era Luca , lo stava minacciando in dialetto quindi non capivo bene.
"Che cazz vuó tu?" Risponde l'altro.
Luca si avvicina con rabbia lo prende dal colletto della camicia e lo sbatte con forza per terra.
Fa un tonfo davvero forte che sobbalzo nel sentirlo, corro verso di Luca per fermarlo. Gli gridavo di smetterla di picchiarlo ma sembrava non sentire più nulla.
Vedevo la rabbia nei suoi occhi , vedevo il suo odio più nascosto , così gli prendo con forza la faccia e gli faccio guardare la mia , per cercare la sua attenzione.
Lo vedo respirare pesantemente e tranquillizzarsi sotto le mie mani , gli accarezzo il viso e mentre lui mi guarda fissa negli occhi.
"Grazie" Gli  sussurro.
Non mi risponde , mi prende e mi abbraccia.
"Vuoi andare a casa?" Mi chiede sottovoce.
"Si..."
Si alza e mi prende le mani per farmi alzare, Alana era tenuta da delle ragazze ,compagne di scuola,che avevano notato il suo stato critico e si erano offerte di portarla a casa.
Così ero salita sulla moto di Luca e lo avevo stretto forte mentre mi portava in un posto che nemmeno sapevo , perché non mi aveva chiesto dove fosse casa mia.
Ma non mi importava volevo stare con lui ancora.

Non andare rimani...Where stories live. Discover now