14.Il bacio di Mic

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«Vieni a bere qualcosa con me e Mic?» mi chiese Aizawa davanti al cancello della Yuei. Le lezioni erano finite da alcune ore e gli studenti erano tornati a casa. C'erano state delle assemblee che avevano occupato tutto il pomeriggio e noi professori stavamo quasi tutti andando via adesso. Il sole stava tramontando e non avevo cenato così come non lo avevano fatto i due uomini di fronte a me e sinceramente non avevo voglia di cucinare e neanche di stare da sola. Accettai la proposta e dopo aver cenato nel ristorante dell'ultima volta andammo in un bar poco distante.

Ordinammo da bere e notai che Mic era già leggermente brillo nonostante non avesse bevuto quasi niente. Farfugliava cose a caso e oramai io e Aizawa lo ascoltavamo distrattamente e ci eravamo messi a parlare di altro fino a quando non sentimmo dire a Mic che eravamo molto carini insieme. Io arrossii leggermente e cercai di non farlo notare ad Aizawa che non rispose ma rivolse uno sguardo accigliato all'amico. «Ma dai non ve la prendete» aggiunse poi il biondo «Fate come me e Takeo. Ci siamo baciati e nessuno dei due se ne pente». «Chi è Takeo?» chiesi un po' scombussolata dalla confessione di Mic ma troppo curiosa per trattenermi dal fare domande. «Il detective» rispose Mic bevendo quel poco che rimaneva nel suo bicchiere.

«Sono felice per te» dissi sorridendo e l'uomo ricambiò il sorriso. Non me lo aspettavo. La prima volta che aveva parlato di questo detective sembrava infastidito alla sola idea di doverci lavorare e ora dice che si sono baciati. Mi voltai verso Aizawa. Guardava Mic accigliato e non ne capivo il motivo. Uno dei suoi migliori amici era innamorato. Perché non era felice per lui?

Un dubbio mi assalì prepotentemente. Forse era omofobo. Scossi la testa per cercare di cancellare quell'idea. No. Non ci potevo credere. Ma cosa pensavo? Doveva esserci un'altra spiegazione. Aizawa in quel momento alzò lo sguardo e notò che lo stavo osservando.

Mi ritrovai con gli occhi incatenati nei suoi e l'oscurità della sue iridi mi avvolse. Un senso di tranquillità mi pervase e rimisi in ordine i pensieri che si erano intrecciati in quel breve momento di panico. No...ci sarà sicuramente un'altra spiegazione...ne sono sicura. Dopo un po' ci alzammo e Aizawa si offrì di darmi un passaggio a casa essendo che doveva accompagnare anche Mic e accettai. Durante il tragitto dal bar a casa di Yamada il silenzio regnò sovrano e quando io e Aizawa fummo da soli in macchina mi feci coraggio e glielo domandai.

«Scusa se te lo chiedo...» mormorai con un tono di voce in cui traspariva un accenno di imbarazzo. «Come mai non sei felice che Mic e quel...Takeo si frequentino?» continuai e serrai immediatamente le labbra come se potessi rinchiudere il suono delle parole che avevo appena pronunciato. Seguirono alcuni secondi di silenzio fino a quando la voce calma di Aizawa lo frantumò.

«Non è...che non sono felice» disse lasciando momenti di silenzio come se stesse pensando alle parole giuste. «Semplicemente sono un po' preoccupato. L'ultima volta che è stato fidanzato era felicissimo e poi il suo ragazzo lo ha tradito. Ha sofferto tanto e...non voglio che soffra ancora. È uno dei migliori amici» pronunciò e di nuovo calò il silenzio.

Rimuginai su quello che Aizawa mi aveva appena confessato. Era una cosa molto dolce che non mi sarei mai aspettata da lui. Mi voltai leggermente verso di lui e sorrisi. Guardai fuori dal finestrino e osservai i palazzi andare all'indietro velocemente. «È molto dolce come cosa» dissi infine e nessuno dei due proferì un'altra parola fino a quando non arrivammo sotto il palazzo in cui abitavo. Aizawa accostò e spense l'auto .«Grazie di avermi accompagnata» dissi e gli sorrisi. «Di nulla. È stato bello passare la serata con te» rispose e un piccolo sorrise comparve sul suo volto.

«Anche per me...buonanotte» gli dissi scendendo dall'auto e allontanandomi. «Buonanotte» lo sentii dire e ripartì. Osservai la sua auto allontanarsi e ripensai alle sue parole.
È stato bello passare la serata con te.
Il mio battito cardiaco accelerò e un enorme sorriso comparve sul mio volto. Ripensai al suo sorriso e rimasi senza fiato anche solo nell'immaginarlo. Ancora non capivo il perché di quella reazione ma non cercai una risposta. Mi faceva stare bene e mi bastava.

Il nostro forse-Aizawa×OCOù les histoires vivent. Découvrez maintenant